L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-24-2013

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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 24 OTTOBRE 2013 www.italoamericano.com 5 Columbus Day: come la Grande Mela vive la più grande parata dell'orgoglio italiano negli Stati Uniti goFFRedo pAlMeRINI New York. È sabato 12 ottobre, giorno della scoperta dell'America. Sole e vento. I colori cangianti dell'autunno dipingono le chiome degli alberi e Central Park è come un quadro impressionista. La Statua della Libertà Domenica 13 ottobre. Per andare a Messa, scelgo la cattedrale di St. Patrick sulla Quinta Ave. La trovo impacchettata da tubi innocenti in restauro integrale. È di New York. Non mi spiego, ma poi capisco. È il Columbus Day degli Ispanici: spagnoli, messicani, portoricani, haitiani, cubani, centroamericani, venezuelani, boliviani, argentini, cileni, peruviani, e gli altri. Festosa, colorata, coloritissima. La Quinta Strada si va riempiendo di turisti e curiosi, la giornata festiva aiuta. Lunedì 14 ottobre, giorno della parata. Esco di buonora, alle 9, per andare al Columbus Day. Le manifestazioni cominciano con la Messa in cattedrale, celebrata ancora dal cardinale Dolan. Tutta la comunità italo americana è presente, con i massimi esponenti. Il Console generale a New York, Natalia Quintavalle, fa gli onori di casa. È molto stimata ed apprezzata dalla nostra comunità. Sono con Fabio Ghia, contrammiraglio di Marina in pensione, ora imprenditore e giornalista, presidente di Anfe Tunisia. Rappresentiamo l'associazione delle famiglie emigrate fondata dalla deputata costituente aquilana Maria Federici alle manifestazioni del Colum- Il candidato sindaco di New York, l'italo americano Bill De Blasio piena come un uovo. Celebra il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York. A fine celebrazione dice alcune parole: sta annunciando il Columbus Day e la parata dell'indomani. I fedeli ridono, il cardinale ha una forte tendenza all'umorismo. Sono le 11 e qualche minuto. C'è un gran movimento di transenne e molti agenti della polizia di New York. Immagino che stiano preparando per l'indomani, quando ci sarà la famosa parata alla quale dovrò partecipare come delegazione Anfe, l'associazione nazionale delle famiglie degli emigrati. Invece, un quarto d'ora dopo, eccoti arrivare un corteo. Alla testa un drappello della Polizia a cavallo, poi la banda della Polizia bus Day e alla grande Parata del 14 ottobre. La rappresentanza ufficiale dell'Anfe ha un posto di rilievo nella parata, tra le prime delegazioni, grazie ad uno stretto rapporto con la Columbus Citizens Foundation, la potente associazione che da decenni organizza l'evento nato nel 1929 per iniziativa di Generoso Pope. È una bella giornata di sole. Appena fuori della cattedrale mi sento chiamare, è Rosanna Di Michele, una vera ambasciatrice della cucina abruzzese e delle eccellenze gastronomiche della nostra regione. Fa almeno due missioni gastronomiche l'anno nei ristoranti di New York. È molto conosciuta e la sua simpatia conquista. La conosco da alcuni anni e apprezzo la sua Rosanna Di Michele, ambasciatrice della cucina abruzzese passione e la qualità del suo impegno per promuovere l'Abruzzo. Come di solito accade, il mondo istituzionale stenta a riconoscere le vere qualità delle persone, sulle quali investire, preferendo logiche che spesso costano molto e producono assai poco. Invece, basterebbe vedere cosa Rosanna riesce a fare in due settimane, non solo nelle sue dimostrazioni in cucina, ma nel mondo delle buone relazioni, per capire quanto sarebbe utile all'Abruzzo investire sulle potenzialità di questa "ambasciatrice" delle qualità della nostra regione. Parte la parata, in testa il Console generale, Natalia Quintavalle, e gli esponenti della comunità italiana nella Columbus Foundations con il suo presidente Louis Tallarini ed il responsabile delle celebrazioni, Frank Fusaro. Poi una banda. Quindi la rappresentanza della Columbia University. Mentre il corteo muove, arriva il candidato sindaco di New York, l'italo americano Bill De Blasio. Altissimo. È molto alla mano, come capita qui in America. Intanto ci ricongiungiamo con Mariangela Petruzzelli, madre abruzzese e padre lucano. Lei vive a Roma, persona eccellente, preparata e grande promoter di eventi culturali. È addetta stampa di Asmef, l'Associazione Sviluppo Mezzogiorno Futuro che promuove a New York lo spettacolo teatrale, che ha debuttato a Todi, sulla figura poliedrica ed affascinante dell'eroina dell'emigrazione italiana negli States, l'attrice e cantante napoletana Gilda Mignonette. Nel 1924 arrivò a New York diventando presto un'icona dei nostri emigrati in America. Facciamo insieme la sfilata, scegliendo di aggregarci alla de- Palmerini, Accili e Mario Fratti legazione del Governatore di New York, Andrew Cuomo, una personalità di spicco insieme a suo padre Mario, della nostra comunità negli States. Sfilare alla testa del corteo non consente di gustare la parata, nei suoi aspetti più suggestivi e nelle sue curiosità. Ma è un'esperienza che già ho fatto. Partiamo dalla 48esima, attorno alle 11 circa. La nostra sfilata sulla Quinta Avenue si scioglie a mezzogiorno, alla 69sima Street, dove ha sede la Columbus Foundation. Qui è allestito un buffet per gli ospiti. Un momento della parata per il Columbus Day a New York Usciamo poi a goderci la sfilata, che si concluderà alle tre del pomeriggio, con l'ultima banda giovanile di un College del Connecticut, che già le macchine pulitrici dell'igiene urbana spazzano e lavano la strada. Alle cinque, in Consolato, il ricevimento. Saluto Natalia Quintavalle, Console generale, il vice console onorario Tony Tufano, pilastro dell'Anfe nell'area di New York, il prof. Tamburri direttore del Calandra Institute e il uno scambio con il turco Ali Agca, in prigione per aver tentato di uccidere il Papa. Fratti costruisce il suo dramma brillantemente, intorno a questa versione. Una compagnia di ottimi attori, ma davvero eccellente e commovente è la protagonista, Giulia Bisinella, attrice di Belluno. Tra il pubblico anche la drammaturga Argia Coppola, che ha scritto un interessante dramma su Marilyn Monroe. Ringraziando gli ospiti, Natalia Il gruppo della delegazione del governatore di New York Andrew Cuomo prof. Sciame che presiede l'Italian Heritage of Culture Month Committee, che ha scelto l'opera teatrale "The Vatican knows" di Mario Fratti, grande drammaturgo aquilano e già docente per diversi anni alla Columbia University prima d'andare ad insegnare all'Hunter College, per le celebrazioni dell'Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti. È in programma per tre settimane al Theater for the New City, nel Village di New York. È un dramma sul rapimento di Emanuela Orlandi, scomparsa dal Vaticano durante il papato di Giovanni Paolo II, nel 1983. Un mistero non risolto. Il New York Times, nel maggio 2012, ipotizzò che fosse stata rapita per fare Quintavalle presenta il nuovo responsabile della Rappresentanza Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite, a New York, l'Ambasciatore Sebastiano Cardi. È quasi sera, ma una passeggiata da Park Avenue rientrando a casa attraverso Central Park, è sempre piacevole. Turisti in carrozza, persone sui prati, bimbi che giocano, un giovane suona il sax, scoiattoli che scorrazzano sulle rocce di granito bruno e s'arrampicano sui tronchi delle betulle, mentre il cielo sul tetto dell'hotel si stempera di rosso, al tramonto, e la luna a metà compare sulla punta del grattacielo che svetta dietro all'Essex House. Il Console generale a New York, Natalia Quintavalle

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