L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-31-2013

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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 31 OTTOBRE 2013 www.italoamericano.com 11 Vettel campione del mondo in F1 come la sua Red Bull. La Ferrari si gioca il secondo posto nella classifica costruttori In pista non c'è storia. In India trionfa Sebastian Vettel e diventa campione del mondo per la quarta volta di fila, eguagliando i record di Prost. Nella quartultima gara del Gp di Formula 1 gli sarebbe bastato arrivare tra i primi cinque per portare a casa il risultato migliore. Invece, non solo ha vinto dopo aver conservato la pole position delle qualifiche ma ha subito raffreddato le speranze altrui di posizionarsi meglio durante la gara. Rivelandosi, un'altra volta, irraggiungibile. In quattro anni c'è stata una felice crescita del pilota tedesco e tanti traguardi raggiunti con la Red Bull ma, avendo solo 26 anni, può tranquillamente preventivarne molti altri. Come dire che i record di Fangio (che vanta 5 titoli mondiali) e Schumacher (che ne conta sette nel suo splendido palmares) non sono al sicuro. Per la Ferrari e Alonso la partenza con foschia sul circuito indiano di Buddh, invece, non ha portato bene. Subito un contatto Sebastian Vettel vince il Gp con il 10° successo stagionale e il 36° della carriera con Webber e con una McLaren: il pilota spagnolo è stato costretto a tornare ai box per sostituire l'ala anteriore danneggiata. La collisione lo ha comunque penalizzato. Al traguardo è arrivato soltanto undicesimo (quindi fuori dalla zona punti al termine di una gara tutta in salita). Ottima invece la partenza di Felipe Massa che alla fine dei giri è quarto, a 41 secondi da Vettel. Sul podio indiano sono così saliti Nico Rosberg con la sua Mercedes staccata di 29 secondi e Romain Grosjean sulla Lotus a 39 secondi di distacco. E la stessa Red Bull di Vettel che ha incassato il Mondiale costruttori. In ballo c'è ancora il secondo posto, una posizione che da sola vale 9 milioni di euro e che vede una battaglia al vertice fra Mercedes e Ferrari. La scuderia di Hamilton è a quota 313 punti contro i 309 della Ferrari. Per Vettel quello in India è stato il terzo successo in altrettante edizioni del Gp d'India e il sesto consecutivo. Con 322 punti a tre gare dalla fine, era comunque lontanissimo da Fernando Alonso (a quota 207). "Il nostro segreto è fatto di tanti piccoli passi compiuti in ogni fine settimana di gara e di una comprensione sempre più profonda della macchina" ha spiegato Vettel, aggiungendo un concetto che spiega il livello simbio- In India Felipe Massa ha portato a casa un ottimo quarto posto tico raggiunto con motore e meccanici: "Se conosciamo il suo comportamento fin nei dettagli, è anche più facile reagire quando qualcosa non quadra". Scattato dalla pole, Vettel si è fermato ai box dopo soli due giri per cambiare le gomme soft. Una volta al comando non lo ha fermato più nessuno. Mark Webber dopo aver costretto Alonso ai box per sostituire l'ala anteriore, e aver comandato la gara per alcuni giri non solo è stato superato da Vettel autore di una rimonta a colpi di giri veloci ma al 40° è stato a costretto al ritiro per problemi al Drs facendo riaprire la corsa per il podio. Alla fine Rosberg, con una gara regolare, ha chiuso al secondo posto dopo un sorpasso ai danni di Raikkonen. Il finlandese ha scontato la scarsa tenuta delle gomme e la tattica con un solo pit stop. Tattica che invece ha premiato Grosjean che ha resistito agli attacchi di Massa, (dopo di lui Perez ed Hamilton) e portato a casa un prezioso terzo posto. Nella top ten anche Di Resta (Force India), Sutil (Force India) e Ricciardo (Toro Rosso). Russo conquista il Mondiale Lorenzo incassa il MotoGp del Giappone. Si decide tutto a Valencia kazako dei pesi massimi Nei pesi massimi torna ad essere il numero uno. A sei anni dalla prova di Chicago che lo aveva già incoronato campione del mondo, Clemente Russo ha conquistato con determinazione la medaglia d'oro ai Mondiali di pugilato Aiba. E ad Almaty, in Kazakhistan, ha "vendicato" l'argento olimpico ottenuto a Lon-dra, che pur essendo il secondo della carriera, non gli era andato giù del tutto. Netto il punteggio della finalissima vinta contro il russo Tischenko, battuto 3-0 (29-28; 2928; 29-28), dopo sette mesi di stop e anni di sacrifici. Il 31enne casertano ha vinto con verdetto unanime dei giudi- Il pugile Clemente Russo ci. Ha dominato le prime due riprese, cosa che gli ha consentito di accumulare un vantaggio incolmabile per il pur forte avversario, che non è mai riuscito a evitare i suoi colpi. Nella terza ripresa, assegnata al russo, il pugile di Marcianise si è limitato a controllare senza correre rischi. A dominare ad Almaty sono stati i pugili di casa, che hanno conquistato quattro dei dieci ori in palio. Due sono andati a Cuba, due all'Azerbaigian, uno alla Russia e uno, appunto, all'Italia. Ma grazie al contributo di "Tatanka", soprannome del pugile casertano, l'Italia ha concluso il Mondiale con un bottino ricco che comprende i bronzi di Domenico Valentino nella categoria leggeri (60 Kg) e Roberto Cammarelle nei supermassimi (+91 Kg). Più che soddisfatto dei risultati della nazionale è il responsabile tecnico, Raffaele Bergamasco: "Clemente è stato immenso e ha dimostrato ancora una volta di essere un fuoriclasse. Anche stavolta ha disputato un match di livello assoluto, mettendosi al collo uno strameritato oro. La mia gioia - ha detto Bergamasco - non deriva solo da questo e dai due bronzi di Cammarelle e Valentino, ma dall'orgoglio di aver portato dieci favolosi ragazzi ad Almaty, anche se non tutti sono tornati a casa con una medaglia al collo". Lo spagnolo Jorge Lorenzo ha portato a casa il Gran premio del Giappone. Ovvero, la penultima gara del MotoGp è stata vinta in casa dalla Yamaha. Marc Marquez, in testa con 13 punti, è arrivato secondo. Terzo Dani Pedrosa. Come dire che il Mondiale si decide tutto nella prossima gara: anche un quarto posto a Valencia, il prossimo 10 novembre, garantirebbe al pilota spagnolo di diventare il più giovane campione di sempre. Sesto al traguardo Valentino Rossi, anche lui su Yamaha. In gara l'italiano era alle spalle di Lorenzo e davanti alle Honda ma non è riuscito a raggiungere il podio e si è ritrovato a lottare con Cal Crutchlow, per il sesto posto. Il nove volte iridato è scattato bene ma ha fatto due errori che gli hanno fatto perdere posizioni su posizioni. Davanti a Rossi, Stefan Bradl (su Honda) quinto, e Alvaro Bautista (Honda), quarto. Il migliore tra i piloti con la Ducati è stato l'americano Nicky Hayden, nono a 37 secondi da Lorenzo. Dovizioso ha chiuso decimo a quasi 43 secondi dal vincitore. A punti Andrea Iannone (Ducati), quattordicesimo, mentre Danilo Petrucci (Io-da Suter Bmw) ha terminato 18°. Per Lorenzo, alla settima vittoria stagionale, le premesse della vittoria si erano già viste nelle qualificazioni dove aveva ottenuto la pole position, segnando Jorge Lorenzo ha vinto a Motegi il miglior tempo in 1.53.471. Seconda posizione per il leader della classifica iridata, Marc Marquez (Honda), staccato da Lorenzo di 0,658 secondi. In Moto2 invece, lo spagnolo Pol Espargaro si è laureato campione del mondo con una gara di anticipo sulla fine del campionato. A Motegi lo spagnolo della Kalex Tuenti ha preceduto sul podio Mika Kallio (Kalex Cds Racing Team) e Thomas Luthi (Suter). Settimo posto per il sanmarinese Alex De Angelis (su Speed Up) e decimo posto per Marria Pasini (Speed Up). Nella Moto3 ha vinto lo spagnolo Alex Marquez, fratello di Marc.

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