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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2013 www.italoamericano.com 11 Arriva terzo sulla pista di Valencia ma è il più giovane campione del mondo di sempre: il MotoGp è di Marquez È il più giovane di sempre, ha appena 20 anni ed era all'esordio nel MotoGp, e mai nessuno era riuscito in un'impresa simile. Il Motomondiale lo ha conquistato Marc Marquez anche se a Valencia è arrivato terzo in un podio tutto spagnolo: primo Lorenzo, secondo Pedrosa, terzo lui, il campionissimo. Nella storia del Motomondiale fino ad oggi solo Kenny Roberts (l'americano lo aveva stabilito nel lontano 1978) aveva vinto il titolo al debutto nella massima categoria ma non così giovane. Tanto che è stata la stessa Honda a far indossare a tutti la maglietta con scritto sotto il viso di Mar- Il vincitore della gara Moto Gp di Valencia Jorge Lorenzo quez "baby champion on board". Valentino Rossi ha provato a salire sul podio ma si è fermato al quarto posto davanti alle Honda di Bautista (5°) e Bradl (6°), davanti a Smith (Yamaha) e alle Ducati di Hayden, Dovizioso e Pirro, 10°. "Non è stata una stagione troppo positiva - ammette Rossi - e i primi tre sono stati più bravi, sono andati più forte. Da domani cominciamo a lavorare per la prossima. Da parte mia spero di fare un passo avanti e lottare con loro. Marquez? Può aprire un ciclo e vincere ancora tanti Mondiali". Come Rossi ci ha provato anche Lorenzo, ma nel senso che ha tentato di bloccare l'ascesa di Marquez cercando di imporre una gara lenta. Però non ha funzionato: a metà gara si è trovato nella condizione di avere vinto la corsa, avendo incassato l'ottava vittoria stagionale contro le 6 di Marquez ma, nello stesso tempo, di avere perso il titolo. Marquez ha concluso la stagione 2013 con sei vittorie, 16 podi e 9 pole position in 18 gare. Ma anche tre titoli mondiali, in tre categorie diverse, a soli 20 anni dopo la conquista dei titoli nella Classe 125, a soli 15 anni, e in Moto2. Il primo a sorprendersi davanti al pubblico spagnolo che lo ha visto trionfare in casa è proprio A soli 20 anni lo spagnolo Marc Marquez incassa il terzo titolo mondiale in tre categorie (il primo in Classe 125 lo ha conquistato ad appena 15 anni) e div enta il più giov ane campione di sempre nel Motomondiale il maiorchino: "Non mi rendo ancora perfettamente conto di ciò che ho fatto, lo capirò tra un po'. È un sogno diventato realtà addirittura troppo presto, visto che quest'anno non pensavo minimamente di vincere il Mondiale". Eppure ai primati non è nuovo: è stato il più giovane pilota a conquistare punti iridati e un podio nel Gp del Qatar 2013, il più giovane pilota a ottenere un giro più veloce sempre nel Gp del Qatar, il più giovane a conquistare una pole position e una vittoria nel Gp delle Americhe 2013 (Austin), oltre ad andare in testa alla classifica iridata. E ancora: il più giovane a vincere il titolo mondiale della Comunità Valenciana. Quasi sorpreso anche il suo manager Emilio Alzamora: "Il difficile sarà mantenere questo livello L'addio del brasiliano Massa nel Ferrari Day del Mugello davanti a 15mila tifosi: 8 stagioni di grandi risultati Dell'addio si sapeva da mesi ma nel giro di pista al Mugello per salutare il popolo della Ferrari, gli occhi lucidi non sono mancati. Terminata la corsa per il titolo mondiale, il pilota brasiliano Felipe Massa lascia ufficialmente le Rosse, anche se correrà ancora le due gare rimanenti del Gp cercando di portare a casa, con Alonso, almeno il titolo costruttori (da strappare alla Mercedes). "Lascio la Ferrari dopo otto anni in F1 ma non sono un pilota frustrato. Sono un pilota e una persona molto felice di quanto passato con la Ferrari". Massa vuole cancellare l'alone relativo ai problemi di convivenza che avrebbe incrinato i rapporti in scuderia anche se a chi lo sostituirà, Kimi Raikkonen, dice: "Conosce molto bene la Ferrari perché ci è già stato. Ma non conosce molto bene Fernando Alonso, quindi si metta in palestra, si prepari, perché è un pilota molto forte, molto veloce, non sarà facile per Kimi. Alonso e Raikkonen - ha detto rilanciando lo spirito sportivo - sono due piloti che possono dare molto alla Ferrari". L'addio è arrivato davanti a oltre 15.000 tifosi che non hanno voluto perdersi il giro di pista nonostante la pioggia battente, Entrato in Ferrari a soli 19 anni, Felipe Massa lascia le Rosse dopo 8 stagioni nel Ferrari Day 2013. Massa è stato il secondo pilota più longevo per "militanza" a Maranello dopo Schumacher. Con la Ferrari, dove è arrivato nel 2001 a soli 19 anni, finora ha disputato 137 Gp di F1, facendo 11 vittorie, 15 pole, 14 giri veloci e sfiorato il titolo mondiale nel 2008, quel che resta "il suo rimpianto più grande" anche perché nel Gp del "suo" Brasile rimase iridato appena 38 secondi, giusto il tempo che Lewis Hamilton facesse un sorpasso in extremis nelle ultime centinaia di metri e gli strappasse il punto decisivo per il podio. "Una delle cose più importanti della mia vita è aver fatto parte della Ferrari per tanto tempo, più di quanto pensassi quando sono arrivato a Maranello. La scuderia mi ha sempre fatto una grande impressione. Arrivarci per me fu una cosa immensa". Tra due gare, Texas e Brasile, se ne va, si dice alla Williams, ma ancora non ci sono conferme sul prossimo campionato. Ma in Ferrari, assicura il presidente delle Rosse Luca Cordero di Montezelo, per lui la porta resta aperta: "Felipe Massa ha sempre dato il massimo, è un vero pilota della Ferrari e nella storia della Ferrari avrà sempre un posto. Credo che le strade di Ferrari e di Felipe Massa avranno molte possibilità di tornare insieme". Kimi Raikkonen in Ferrari nel 2014 in futuro. Certamente Marc ha il talento per rimanere al top, spero per molti anni. La sua caratteristica migliore? Ha la fiducia per tenere la moto al limite della caduta, è qualcosa da imparare". Sul suo modo di correre Marquez spiega: "Sono stato molto combattuto. Ho dovuto frenarmi, perché dentro di me sentivo la spinta a combattere per la vittoria. Ma poi mi sono detto: Marc, il titolo è più importante della gara. Ho fatto un campionato guidando al limite, poi a metà stagione ho capito che non era necessario guidare al limite per stare coi primi. Oggi è stata la gara più lunga della mia vita. Grazie alla squadra: è bellissimo". Il vincitore della gara, Lorenzo, gli ha fatto i complimenti: "Ho fatto di tutto per innervosirlo ma lui è rimasto calmo. È stato bravo, niente da dire. Io ho lasciato molti punti per strada a causa delle cadute di Assen e del Sachsenring e lui ha fatto zero al Mugello e Phillip Island. Quindi alla fine le cose si compensano. In questa gara avevo pensato a scappare via subito. Poi dopo il warm up, in una riunione con i tecnici, abbiamo deciso di rallentare il ritmo per creare il gruppone e vedere cosa succedeva. Ma più passavano i giri e più ho capito che non funzionava e ho cominciato a spingere".