L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-28-2013

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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2013 www.italoamericano.com 11 Si chiude la stagione di Formula 1 con l'ennesima vittoria di Vettel Alonso 3° e Massa 7°: sfuma il 2° posto in classifica costruttori Aveva già conquistato la pole a Interlagos fermando il cronometro sull'1'26"479. Per il quattro volte campione del mondo si trattava della 45esima pole in carriera, la nona stagionale. Si doveva capire che nell'aria non c'era storia per nessun altro pilota, nemmeno per la gara. Sebastian Vettel ha festeggiato la nona vittoria consecutiva. Il già campione del mondo della scuderia austriaca della Red Bull ha vinto anche l'ultima gara del Gp 2013 precedendo il compagno di scuderia Mark Webber, che ha regalato alla casa costruttrice, a sua volta già campione del mondo, una doppietta che fa Terzo piazzamento per Alonso chiudere letteralmente in bellezza una straordinaria stagione nell'ultima prova di Formula 1 in Brasile. Con l'ennesima vittoria consecutiva, mentre complessivamente sono 13 i gran premi vinti dal pilota tedesco in questo campionato, risulta eguagliato il record raggiunto nel 2004 da Michael Schumacher. La Ferrari ha lottato, corso bene per conquistare podio e secondo posto nella classifica costruttori ma non ha raggiunto il risultato sperato. Certo, è salita sul terzo gradino (di un podio che mancava da Singapore) ma il bronzo non è bastato a conquistare il secondo posto nella classifica costruttori, che è rimasto nelle mani della Mercedes. Il quarto posto nel Gran Premio del Brasile è andato alla McLaren di Jenson Button che ha preceduto la Mercedes di Nico Rosberg e Sergio Perez. Settima l'altra Ferrari di Felipe massa, davanti alla Sauber di Nico Hulkenberg ed all'altra Mercedes di Lewis Hamilton. Chiude in zona punti la Toro Rosso di Daniel Ricciardo. Gara andata male per Massa che ha guidato per l'ultima volta la Ferrari, dopo l'annuncio dell'addio alla scuderia dopo 8 stagioni. La bella rimonta a cui ha dato vita è stata vanificata da una penalità: ha tagliato la linea Con il Gran Premio di Interlagos si chiude la carriera in Ferrari di Felipe Massa, arriv ato settimo in Brasile bianca in entrata della corsia box in occasione della sosta. Questo proprio mentre il brasiliano lottava con Hamilton per mantenere la quarta posizione. Per conquistare il secondo posto costruttori non è bastato nemmeno che al 47° giro lo stesso Hamilton si toccasse con la Williams di Bottas, durante un doppiaggio, e si ritrovasse con un pneumatico esploso, precipitando a sua volta all'ottavo posto, e successivamente fosse punito con un drive through per aver causato l'incidente, fino a sprofondare in undicesima posizione, rientrando poi nei punti per un soffio. Un soffio che ha dato alla Mercedes la certezza del secondo posto nei costruttori. Il secondo posto alla Ferrari è mancato per appena 6 punti: la Mercedes incasserà 10 milioni in più di premi risultato. Oltre all'addio di Massa, è stata anche l'ultima gara con il motore V8 aspirato, adottato nel 2006. Al suo posto nel 2014 il V6 turbo. Finisce anche l'era Cosworth, marchio storico tra i produttori di motori da corsa: quest'anno ha spinto la Marussia senza mai andare a punti. Cala il sipario sulla Formula 1: l'appuntamento è a marzo, sperando in un'annata un po' rossa... Nuoto, nuovo record italiano Rugby: Argentina batte Italia 19-14 sotto il nei 100 sl per la Pellegrini diluvio, davanti ai 45mila dell'Olimpico Ha terminato i suoi cento metri in stile libero in vasca corta in 52"86, migliorando nettamente la sua prestazione. Federica Pellegrini ha registrato il nuovo record italiano al Gran Premio Italia di nuoto a Viareggio. L'atleta ha superato notevolmente anche il 53"58 che Erika Ferraioli aveva stabilito al centro federale di Ostia il 5 agosto 2011. Il precedente risultato della Pellegrini è lontanissimo e rimanda ai suoi primi risultati, all'età di 15 anni: 53"89 nuotato il 19 dicembre 2003 a Camogli. I riscontri cronometrici ottenuti complessivamente dalla compagine italiana nel meeting hanno però rassicurato i tecnici in vista delle prossime gare. Oltre a Federica Pellegrini protagonista assoluta, Viareggio ha mostrato una panchina lunga con crono rilevanti, primati personali e pass per i campionati europei di Herning di Alessia Polieri nei 200 farfalla e Federico Bocchia nei 50 stile libero. Altri saranno qualificati per le staffette, come Lisa Fissneider. Il direttore tecnico della nazionale, Cesare Butini: "Abbiamo già selezionato 26 atleti considerando i risultati dell'estate sia a livello assoluto sia giovanile. Abbiamo concepito dei tempi limite molto qualitativi, che rappresentano il quinto tempo dell'europeo dell'anno scorso e ad Herning allargheremo la partecipazione alle gare individuali per consentire a tutti di fare esperienza". Federica Pellegrini ha nuotato i 100 sl in v asca corta in 52"86 Prima della gara all'Olimpico di Roma le due nazionali avevano vissuto una giornata speciale in Vaticano, ricevute con le loro famiglie dal Pontefice. Le speranze italiane nel prepartita erano alte: "Se giochiamo con consistenza e continuità - aveva detto Parisse, nato in Argentina da genitori italiani - possiamo farcela. Credo che le due squadre si equivalgano, sarà un dettaglio ad assegnare la vittoria". Ma sul campo, un'Italrugby stanca e confusa si è visibilmente arresa all'Argentina (14-19), che negli ultimi 13 incontri aveva vinto solo con la Georgia ed era reduce da due pesanti sconfitte con Inghilterra e Galles. Va anche detto che i Pumas per il rugby italiano non sono mai stati un osso facile da mordere: la squadra argentina era imbattuta in casa dal 1998 e, comunque, è stata superata solo 5 volte in 18 incontri. In più, i Pumas, secondo il tecnico azzurro Brunel, da tempo sono in crescita nonostante nell'ultimo 4 Nazioni abbiano perso tutte le partite (con la precisazione che lì gli avversari erano nientemeno che i temibili All Blacks, Sud Africa e Australia). Sotto la pioggia battente e davanti a 45mila spettatori, gli azzurri non hanno concretizzato una chiara superiorità nella difesa. La prima linea ha sofferto troppo e la partita ha finito con il completare un bilancio fin qui negativo per i ragazzi di Brunel dopo i tre test-match autunnali: c'è molto da fare per tornare ai livelli dello scorso Sei Nazioni. L'Argentina, invece, è scesa in campo priva di sei titolari e con in panchina un pugno di ragazzini ma ha avuto le idee più chiare, una migliore organizzazione nelle fasi ordinate del gioco ed è stata più decisiva in fase conclusiva. L'Italia viceversa, nonostante la meta (ma a decidere tutto sono stati i calci piazzati), a poco a poco è calata vistosamente nella qualità e nell'intensità del gioco. Italia sconfitta dai Pumas a Roma

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