L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-05-2013

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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 5 DICEMBRE 2013 www.italoamericano.com 11 Finisce in lutto la commemorazione di Sic: come Simoncelli muore in pista l'ex campione Romboni Doveva essere una giornata di sport e festa in ricordo di Marco Simoncelli. Invece il "Sic Supermoto Day" si è rapidamente trasformato in una giornata di lutto: proprio come il giovane Simoncelli, è morto in pista Doriano Romboni. Secondo le testimonianze e l'inchiesta in corso, ha perso il controllo del mezzo ed è stato travolto da un'altra motocicletta, in un incidente molto simile a quello in cui ha perso la vita Simoncelli, il 23 ottobre 2011 durante il Gran Premio della Malesia. Ramboni, "Rambo" per gli amici, non gareggiva più da tem- Marco Simoncelli scomparso due anni fa in un incidente in Malesia po: 45 anni tra pochi giorni, era stato uno dei protagonisti del motociclismo internazionale tra la fine degli anni Novanta e il Duemila: contendeva i piazzamenti ai grandi rivali Capirossi e Biaggi. Una lunga carriera legata alla Honda con la 125 e poi in classe 250. Ha corso in 500 con la Aprilia. Dopo sei anni nella Superbike era diventato, nel 2012 nuovo direttore sportivo del team Puccetti Racing Kawasaki. L'ex campione è morto dopo essere rimasto gravemente ferito in pista. È stato trasportato in elicottero e subito ricoverato in rianimazione per la gravità delle lesioni ma le cure non hanno potuto salvarlo. L'incidente si è verificato sul circuito Il Sagittario di Latina dove erano in corso le prime prove, specialità motard, dell'evento benefico a favore della Fondazione intitolata a Sic. Sotto choc il motociclista che ha travolto Romboni: il 34enne Gianluca Vizziello, cresciuto professionalmente proprio sotto l'ala protettiva di Rambo: "Ho avvertito un colpo fortissimo, non l'ho praticamente visto". Romboni ha perso il controllo della moto e ancorato al mezzo è scivolato fuori dal tracciato rientrando poi in un altro punto della pista, dove è stato travolto. La competizione sportiva in Doriano Ramboni detto Rambo: ha perso la vita a Latina in un incidente molto simile a quello di Simoncelli memoria di Marco Simoncelli è stata annullata dalla Federazione in segno di lutto e di rispetto. Ma circa 60 piloti hanno sfilato lentamente per un giro di pista davanti al pubblico di tifosi e ai genitori di Marco Simoncelli, Paolo e Rossella, raccolti in un minuto di silenzio per commemorare sia il pilota romagnolo morto due anni fa in Malesia, sia lo sfortunato Doriano Romboni. "Quello che è successo è terribile. Ma - ha detto il padre di Simoncelli - c'è un destino e da qui non si scappa. Posso pensare solo questo: è l'unico modo per non diventare matto". Non si dà pace Marco Lucchinelli, 59 anni, spezzino, campione del Mondo nell'81 nella classe 500 e grande amico di Rambo: "Le rievocazioni si fanno a tavola, non in pista. Noi motociclisti abbiamo la competizione nel sangue e vogliamo sempre stare davanti ma a una certa età diventa pericoloso, anche se probabilmente l'incidente è stato soltanto frutto del destino. Per lui la moto era la vita e adesso che era riuscito a rientrare nel giro come tecnico federale per insegnare ai giovani talenti era felicissimo. Ma al destino non si può sfuggire". Ginnastica mondiale: bronzo Continua a infiammare la neve lo slittino all'azzurra Ferrari azzurro di Zoeggeler: 100 podi in 21 anni Non demorde e continua a lottare per le medaglie, pur avendo già collezionato oltre alla partecipazione a due Giochi Olimpici, Pechino 2008 e Londra 2012, 5 medaglie mondiali e 9 europee. Vanessa Ferrari, la prima atleta italiana a conquistare una medaglia d'oro ai Campionati mondiali di ginnastica artistica nel 2006, ha conquistato la medaglia di bronzo nel Concorso Generale della penultima tappa di Coppa del Mondo. L'azzurra si è piazzata dietro alla statunitense Elizabeth Price, a quota 58.032, e all'argento della rumena Larisa Iordache, che ha totalizzato 57.998. A Stoccarda ha raggiunto un punteggio di 56.866 pur avendo ottenuto il miglior punteggio al L'olimpionica azzurra Vanessa Ferrara corpo libero (14.833) con lo stesso esercizio dei Mondiali di Anversa, e il secondo parziale alla trave (14.433). Buono anche il piazzamento dell'altra italiana in gara: è arrivata sesta con 54.199 punti, Carlotta Ferlito, dopo una gara lineare e senza errori. "Sono soddisfatto delle prestazioni delle due atlete - ha detto il tecnico Enrico Casella - ma molto dipende dai salti artistici che alle Giurie Internazionali non vanno bene. Il tempo e le occasioni per correggerli non mancano. A cominciare dal prossimo appuntamento". Ferrari e Ferlito torneranno a gareggiare a Glasgow, dal 5 all'8 dicembre, per l'ultima uscita stagionale nella World Cup Series. Armin Zoeggeler, campione azzurro di slittino guarda avanti e dice serafico: "Ora penso al futuro". Eppure alle spalle ha una lunga serie di successi. Anzi, ha appena conquistato il podio numero cento in 21 anni di carriera. Un risultato che potrebbe far felice qualsiasi atleta. Invece lui, quarantenne, pensa già al prossimo record, senza dimenticare che sarà portabandiera dell'Italia alle prossime Olimpiadi invernali di Soci. Nella gara di Coppa del Mondo di slittino di Winterberg, è arrivato secondo. "Sono contento per come sono andate le cose. Giocarsi la gara dopo l'annullamento della prima manche era molto difficile perché la pista è molto tecnica e non ti permette nemmeno il più piccolo errore. Però sono veramente sereno perché la forma è buona e anche i materiali sono competitivi, per cui credo che nulla sia impossibile". In effetti come dargli torto. Parlano per lui i risultati: cento podi composti da 55 vittorie, 25 secondi posti e 20 medaglie di bronzo. Senza dimenticare le cinque medaglie olimpiche (due ori, un argento e due bronzi), i sei titoli iridati e le 10 Coppe del mondo. L'altoatesino che ha debuttato ad appena 15 anni in Nazionale nel 1989, ha esordito con un ter- zo posto nel 1992 sulla pista di Sigulda, in Lettonia. La prima vittoria in Coppa arriva nel 1995, ad Oberhof. L'ultima è quella di Lake Placid del 2013. La prossima tappa è sulla pista di Whistler, "dove vinsi il bronzo olimpico 4 anni fa. Un tracciato dove noi italiani facciamo molta fatica. Se dovessimo andare bene anche in Canada guarderemo la classifica generale. E poi, a fine stagione, tireremo le somme" ma se la sua unica preoccupazione è di continuare a stare bene fisicamente, la ricetta segreta per gareggiare è semplice almeno nei propositi: "Pensare ad una gara alla volta". Il campione Armin Zoeggeler

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