L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-12-2013

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/226080

Contents of this Issue

Navigation

Page 10 of 47

L'Italo-Americano GIOVEDÌ 12 DICEMBRE 2013 www.italoamericano.com 11 Sorteggiati i gironi del Mondiale brasiliano: inizio in salita per l'Italia contro Inghilterra, Uruguay, Costa Rica STEFANO CARNEVALI Dopo i pareggi con Danimarca e Armenia, nelle ultime partite di qualificazione, l'Italia sapeva che non sarebbe stata una testa di serie nel sorteggio per i gironi del Mondiale di Brasile 2014. Il Ct Cesare Prandelli, nei giorni precedenti la cerimonia di Costa do Sauipe, non aveva nascosto un certo disappunto per il funzionamento del sorteggio, sostenendo l'assurdità di un'Italia non testa di serie nonostante un settimo posto nel ranking Fifa. "Qualcosa va rivisto", il commento secco di Prandelli, a cui hanno fatto eco numerosi addetti ai lavori. Per certo, non è piaciuto a nessuno il 'giochino' di Blatter, che ha introdotto un presorteggio, per evitare che la pessima posizione nelle graduatorie relegasse la Francia alla pari delle Nazionali africane. Tutti i dubbi e i malumori hanno trovato conferma nell'esito delle urne: i gironi del prossimo Mondiale, infatti, saranno ricchi di paradossi e profondamente squilibrati. Anzitutto, si segnala la compresenza (Gruppo B) delle due finaliste dell'ultima rassegna iridata: Spagna e Olanda sono nello stesso girone (assieme a Cile e Australia). Situazione singolare e poco corretta, con il Gruppo B che diventa immediatamente difficilissimo. Il commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli La Nazionale italiana affronterà subito nel girone (Gruppo D) di qualificazione Inghilterra, Uruguay e Costa Rica Particolare anche quanto (guarda un po') capitato alla Francia: i transalpini, nonostante il ranking pessimo, sono nel morbido Gruppo E (in compagnia di Svizzera, Ecuador ed Honduras). Sorteggio favorevole anche per il Brasile: nel Gruppo A, i padroni di casa se la vedranno con Camerun, Messico e Croazia. Interessante il Gruppo C, dove incroceranno i loro destini potenziali outsider come Colombia Giappone e Costa d'Avorio. Completa il raggruppamento l'esperta Grecia. Partenza in discesa per l'Argentina: nel Gruppo F se la vedrà con Nigeria, Iran e Bosnia. Passaggio del turno in ghiaccio, salvo clamorosi suicidi sportivi. Durissimo invece il Gruppo G, dove Germania, Portogallo e Ghana si daranno battaglia, senza poter troppo sottovalutare gli Stati Uniti. Buone possibilità per la Russia di Capello che, nel Gruppo H, se la giocherà con Belgio, Algeria e Sud Corea. Agli Azzurri non è andata molto bene: il Gruppo D comprende Inghilterra, Uruguay e Costa Rica. Certamente un raggruppamento di livello. Secondo Prandelli, si tratta del girone "più duro" (probabilmente esagera: il Gruppo B e, soprattutto il Gruppo G, sono ben più impegnativi), che andrà affrontato "con la giusta mentalità". Forse, però, non tutto il male viene per nuocere. Storicamente, l'Italia ha sempre patito avvii sulla carta facili: il girone degli Azzurri, in Sud Africa 2010, era di gran lunga il più semplice del Mondiale, ma fu comunque fatale. E allora ben venga l'alto livello di sfida rappresentato da Inghilterra e Uruguay. L'Italia così, non correrà certo il rischio di sottostimare l'impegno. Boxe mondiale Wbc a Chicago L'azzurro Peter Fill 3° in discesa in Colorado Fragomeni costretto al ritiro sale al quinto posto in Coppa del Mondo Giacobbe Fragomeni costretto al ritiro, lascia il Mondiale dei massimi leggeri Wbc a Chicago. Il 44enne voleva riprendersi la cintura contro il polacco che gli aveva già strappato il titolo nel 2010. Invece Krzysztof Wlodarczyk con un colpo al limite del regolamento nella 4ª ripresa, ha causato una ferita allo zigomo del pugile lombardo che è già stato cambione del mondo nel 2008. Nel 6º round l'arbitro ha dovuto chiudere il match. Così il polacco si è tenuto la corona dei massimi leggeri mandando al tappeto il sogno del pugile italiano tornato sul ring con 12 anni in più rispetto all'avversario. Wlodarczyk si era aggiudicato due dei primi tre round, ma il match era ancora Il pugile azzurro Giacobbe Fragomeni aperto soprattutto perché è nella seconda parte che solitamente Fragomeni viene fuori (si veda la clamorosa rimonta del primo match che gli aveva permesso di pareggiare a Roma nel 2009). Dopo una serie di scambi i due pugili sono finiti in clinch ma l'arbitro ha scelto di non intervenire. Approfittando del mancato break, il polacco ha colpito Fragomeni mentre stava girando il capo con un gancio sinistro allo zigomo sinistro. Dalla competizione dei massimi leggeri sono usciti nel 2007 da campioni del mondo il massimo Clemente Russo e il supermassimo Roberto Cammarelle, (ma anche Mirco Valentino ed Enzo Picardi raccolsero medaglie). Vince Kueng, ma l'italiano Peter Fill conquista il terzo posto e porta a 11 volte il piazzamento che lo classifica fra i migliori 3 del ranking. Nel superG di Beaver Creek, negli Usa, l'altoatesino ha persino sognato di poter vincere Partito con il numero 6, Fill è riuscito a registrare il miglior tempo in tutti gli intermedi chiudendo con il tempo di 1'22"11. Poi però è sceso lo svizzero Patrick Kueng che ha fatto meglio di lui, che pure era riuscito a scendere senza sbavature lungo tutto il percorso facendo correre gli sci nei tratti di scivolamento e affrontando quelli più tecnici con una linea ideale. Kueng ha però ottenuto il tempo migliore e conquistato la prima vittoria in carriera. Al secondo posto si è piazzato il giovane austriaco Otmar Striedinger, sceso con il numero 45, con soli 24 centesimi di ritardo da Kueng. Anche per lui primo podio in carriera. Fill è conseguentemente sceso al terzo posto con 38 centesimi di distacco ma è salito sul podio per la terza volta in stagione. Complessivamente, invece, è il sesto superG, degli ultimi otto disputati in cui un italiano va a podio e succede con quattro atleti: Fill, Innerhofer, Marsaglia e Heel. Peter Fill sale al quinto posto della classifica generale di Coppa del Mondo ed è il migliore degli azzurri con 174 punti, alle spalle di Svindal con 336, Kueng con 206, Reichelt con 202 e Hirscher con 175. Il ritorno al vertice di Fill, dopo quattro anni di sacrifici e di sofferenze, causa il recupero da un grave infortunio (unico momento felice durante il Mondiale del 2011, con un bronzo nella supercombinata), restituisce all'Italia un atleta polivalente. Fuori invece Matteo Marsaglia (vincitore del superG 2012 di Beaver Creek) aveva dei buoni parziali quando ha commesso un errore ed è scivoltato fuori dal tracciato appoggiandosi su uno scarpone. L'altoatesino Peter Fill

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-12-12-2013