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$1.00 CV • N. 52 • GIOVEDÌ 19 DICEMBRE 2013 • THURSDAY, DECEMBER 19, 2013 FACEBOOK.COM/ITALOAMERICANONEWSPAPER italoamericano.com The Traditional Neapolitan Nativity Scene Displayed in St. Peter's Square Dopo un anno di 'semina', è tempo di 'coltivare' la cultura italiana BARBARA MINAFRA Every Christmas, a tree is donated by a different country: this year, the fir comes from German-Czech border in the woodlands of the Bavarian Forest DATED MATERIAL - DO NOT DELAY ROME - The traditional Vatican Christmas tree was recently raised in St Peter's Square. The 25-meter fir that weighs 7,2 tons, chosen to decorate the church for the Eve Mass, was donated by the town of Waldmuenchen, in Germany. "We are proud to be bringing a Christmas tree from the centre of Europe to the centre of Christianity in Rome" said the Bishop of Regensburg, Rudolf Voderholzer. Next to the 45-year-old tree, there is the Nativity scene. This year, it comes from the archdiocese of Naples, a city famous for its creche displays. The scene, entitled Francis 1223 - Francis 2013, recalls the first nativity scene set up 790 years ago by The fir is 25 meter high and weighs 7,2 tons and is 45 years old Continued on page 17 Two ancient walls collapse as a result of heavy rains in Pompeii Viterbo (near Rome), Sassari (Sardinia Island), Nola (near Naples) and Palmi (Calabria) have all been named by Unesco as notable for their "Celebrations of big shoulder-borne processional structures". This is the UN Agency motivation: "The coordinated and equitable sharing of tasks in a common project is a fundamental part of the celebrations, which bind the communities together through the consolidation of mutual respect, cooperation and joint effort". In the meanwhile, national and local Italian authorities have signed a management protocol in The Forum in Pompeii, with the volcano Vesuvius in the background line with Unesco requests to protect Pompeii, the unique Roman city destroyed in 79 AD (along with nearby Hercolaneum) by a disruptive eruption of Mount Vesuvius that killed thousands of people and buried them in six meters of volcanic ashes. Last July, Unesco "threatened" Italy to cancel the archeological Neapolitan place from its list of World Heritage sites, in case of continuative abandonment of the place: scarce maintenance and poor protection menace the survival and maintenance of the prestigious archeological site. Continued on page 17 Si chiude un anno di Cultura Italiana negli Stati Uniti. E di lavoro appassionato de L'Italo Americano per diffonderla come orgogliosamente fa, da giornale più antico della West Coast, da ormai 105 anni. Finisce anche un anno sul calendario e l'intero staff del giornale non può che estendere a tutti i lettori, i migliori auguri per un sereno anno nuovo. Mentre le festività riportano nelle nostre case le tradizioni di famiglia, le ricette natalizie che ci riportano indietro con gli anni e le usanze che spesso sono un mix delle nostre origini culturali, religiose, comunitarie, etniche, è facile riflettere su quanto forti siano i nostri personalissimi rapporti con il bagaglio culturale che ci portiamo dietro ovunque andiamo. Ma l'occasione delle feste ci costringe spesso a una telefonata al resto della famiglia lontana, a sentire un po' di nostalgia per i parenti lontani, a spedire cartoline di auguri agli amici lasciati anni fa in Italia. Così, magari con un po' di fatica, riprendiamo anche la lingua italiana scoprendo che non ci siamo dimenticati del tutto da dove arriviamo. Se poi decidiamo di concederci qualche giorno di vacanza e il volo intercontinentale non intacca le finanze domestiche, possiamo perfino ritrovare il piacere di immergerci nella nostra dimensione italiana preferita o di scoprire nuovi luoghi a cui legare i nostri ricordi italiani. Se ogni fine d'anno è tempo di bilanci, dopo un anno di "semina" ci apprestiamo tutti, collaboratori de L'Italo Americano vicini e lontani, a rimboccarci le mani per "coltivare", con lo stesso entusiasmo e dedizione di sempre, ma con qualche idea e innovazione in più (che cercheranno di migliorare il nostro servizio informativo e comunitario), le giovani "piantine" di cultura italiana e italo-americana. Perché le nostre identità, italiane e americane, continuino a crescere insieme e fruttuosamente.