L'Italo-Americano

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10 www.italoamericano.com L'Italo-Americano GIOVEDÌ 2 GENNAIO 2014 Alle Universiadi invernali del Trentino, gli azzurri conquistano 13 medaglie (3 ori, 5 argenti, 5 bronzi) chiudendo sesti su 61 nazioni Tredici medaglie e tre d'oro. Si sono chiuse con un bilancio soddisfacente per l'Italia le XXVI Universiadi invernali disputate in Trentino fra atleti provenienti da 61 Paesi. Prossimo appuntamento in Spagna, a Granada, che ospiterà la rassegna invernale dal 4 al 14 febbraio 2015. Tredici medaglie, di cui tre d'oro, per chiudere al sesto posto nel medagliere, vinto dalla Russia con quindici ori e ben quarantanove medaglie. Il migliore degli azzurri è stato Mirko Nenzi, capace di vincere un oro (1000 metri), due argenti (500 e 1500) e un bronzo (team Sergio Anesi con il presidente del Coni Giovanni Malagò L'Italia ha chiuso la rassegna sportiva casalinga con un bilancio positivo, nonostante le numerose assenze di molti atleti di punta, già proiettati sull'Olimpiade di Sochi 2014. pursuit) nel pattinaggio di velocità in pista lunga. Ecco le 3 medaglie d'oro dell'Italia: Davide Cazzaniga (sci alpino, discesa libera); Giulia Borghetti (sci alpino, SuperG); Mirko Nenzi (pattinaggio di velocità, 1000 metri). Ecco i 5 Argenti: Mirko Nenzi (pattinaggio di velocità, 500 metri); Mirko Nenzi (pattinaggio di velocità, 1500 metri); Giulio Bosca (sci alpino, slalom gigante); Valentina Marchei (pattinaggio di figura, individuale femminile); Aaron March (snowboard, slalom gigante parallelo). Infine i 5 Bronzi: Nicole Della Monica/Matteo Guarise (pattinaggio di figura, coppie); Guglielmo Bosca (sci alpino, discesa libera); Guglielmo Bosca (sci alpino, SuperG); Italia con Jan Daldossi, Andrea Giovannini e Mirko Nenzi (pattinaggio di velocità in pista lunga, team pursuit); Italia con Giulia Lollobrigida, Francesca Lollobrigida e Francesca Bettrone (pattinaggio di velocità in pista lunga, team pursuit). "Questa è stata l'Universiade dell'innovazione, della sostenibilità e dell'armonia. Questa è stata l'Universiade di un'intera comunità, la comunità trentina: siamo orgogliosi di quanto 10 paesi, 5 vallate ed una piccola, ma speciale comunità, siano riusciti a fare. Il Trentino è diventato un villaggio globale e noi tutti spe- Claude-Louis Gallien riamo che possa diventare la vostra comunità – ha detto il presidente del Comitato Organizzatore Sergio Anesi – Ringrazio la Fisu, che ha reso questo evento una celebrazione di sport e università, nel 90° anniversario dei Giochi universitari mondiali. Abbiamo vinto e abbiamo vinto come squadra. Speriamo che voi tutti possiate portare l'esperienza dell'Universiade Trentino 2013 nei vostri cuori e nella vostra memoria". Poi è stata la volta del discorso di chiusura del presidente Fisu Claude-Louis Gallien: "Noi tutti abbiamo lavorato molto duro per accettare questa sfida e mettere in piedi un grande evento. Noi, gli atleti studenti, gli allenatori, i giudici, gli arbitri, i tecnici, i volontari. Ci siamo allenati più e più volte per essere pronti e, alla fine, lo siamo stati. Ognuno di noi ha fatto del suo meglio, a modo suo, ma tutti insieme". Il massimo esponente dello sport universitario mondiale ha poi aggiunto: "Devo dare atto al Trentino di possedere una capacità operativa difficilmente riscontrabile altrove. Abbiamo capito di poter contare non solo su impianti sportivi all'altezza dell'evento ma anche su un materiale umano, se posso usare questo termine, di primissimo piano. Organizzare tutto in maniera fantastica in così poco tempo è stata un'incredibile sfida e una grande dimostrazione di efficienza. E poi non dimentichiamo il contesto ambientale. Gareggiare tra le Dolomiti è unico. Il Trentino è veramente una grande terra. Lo hanno potuto osservare i protagonisti della XXVI Winter Universiade, lo hanno potuto vedere centinaia di milioni di telespettatori nel mondo". Universiadi, miglior atleta italiano il pattinatore Nenzi: oro, 2 argenti, bronzo Sono state 234 le medaglie assegnate nel corso della XXVI Winter Universiade Trentino 2013, con 32 nazioni entrate nel medagliere dominato dalla Russia, forte di un bottino composto di 15 ori, 16 argenti e 18 bronzi per un totale di 49 presenze sul podio. Un numero più che doppio rispetto a quello delle immediate inseguitrici: la Polonia che ha raccolto 23 medaglie (10 ori, 10 argenti e 3 bronzi) e la Corea il cui bottino ha raggiunto 24 podi di cui 8 d'oro, 9 d'argento e 7 di bronzo. A livello individuale sono stati 55 gli atleti capaci di raccogliere più di una medaglia, una graduatoria in cui spicca un quartetto di protagonisti che se ne torna a casa con quattro presenze sul podio. Per le donne onore alla pattinatrice coreana Kim Bo Reum che ha raccolto 2 ori (1500 e Inseguimenti) e 2 argenti (3000 e 5000), imitata dalla biathleta polacca Weronika NowakowskaZiemniak, vincitrice di Sprint e Pursuit e seconda nell'individuale e nella mass start. Nelle gare maschili, a quota quattro sono stati il fondista russo Raul Shakirzianov (oro nello skiathlon, argento nella staffetta, bronzo nella staffetta mista e nell'individuale) ed il pattinatore azzurro Mirko Giacomo Nenzi, grande protagonista di Trentino 2013 grazie al trionfo nei 1000 metri, agli argenti nei 500 e nei 1500 e al bronzo nell'inseguimento. Il 24enne veneziano delle Fiamme Gialle entra anche nella speciale statistica degli atleti capaci di raccogliere una medaglia per ciascun metallo: con lui in questo ristretto circolo ci sono anche il saltatore russo Mikhail Maksimochkin (oro nella prova mista, argento nella prova a squadre, bronzo nell'individuale dall'HS106) ed il biathleta ucraino Dmytro Pidruchnyi, vincitore della Mass Start dopo aver già conquistato il bronzo nella sprint e l'argento nella staffetta mista. Ben dodici atleti infine hanno saputo raccogliere 2 ori, tra questi merita una menzione particolare il serbo Milanko Petrovic, unico capace di imporsi in due discipline differenti, biathlon (sprint) e sci di fondo (individuale). Le Universiadi invernali si svolgono ogni due anni e sono il secondo evento sportivo invernale assoluto, immediatamente dopo i Giochi Olimpici. Protagonisti di questi eventi sono gli studenti-atleti di tutto il mondo, che trovano nell'Universiade un trampolino di lancio per aspiranti campioni. Gran Bretagna, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia e tante altre nazioni d'Europa; Cina, Canada, Stati Uniti, Giappone, Russia, Corea, India tra gli stati extracomunitari. In lizza nazioni dei cinque continenti per un totale di circa 3.000 tra atleti, tecnici e dirigenti che si sono contesi le medaglie in 13 differenti discipline agonistiche, che hanno complessivamente assegnato 79 medaglie d'oro. L'Universiade Trentino 2013 ha battuto anche un nuovo re- Mirko Nenzi ha vinto un oro, due argenti e un bronzo nel pattinaggio di velocità Il logo delle Universiadi che hanno assegnato 234 medaglie in 13 discipline cord: quasi 14 milioni di spettatori hanno seguito da tutta Europa le gare di questo grande evento sportive multidisciplinare. Durante le prime sei giornate il numero di spettatori si è triplicato, rispetto all'edizione di Erzurum del 2011. Le emittenti Eu- rosport e Eurosport 2 hanno registrato cifre da record: 14 milioni di telespettatori europei durante Trentino 2013, per 31 ore di trasmissione televisiva, rispetto ai 4 milioni durante Erzurum 2011 su una copertura di 15 ore. Primo posto in termini di copertura è andato alle competizioni di hockey su ghiaccio, che ha preceduto i rimanenti 9 sport: sci alpino, biathlon, sci di fondo e salto. Agonisticamente la presenza di rappresentative nazionali dei cinque Continenti ha reso più emozionante il confronto nelle varie discipline. Oltre allo sci nordico e alpino, si è gareggiato nel pattinaggio velocità e nello short track specialità che vedono confrontarsi stabilmente atleti di Europa, America e Asia -, nel pattinaggio di figura e sincronizzato, nel curling, nell'hockey e nelle due più giovani discipline legate alla neve ovvero lo snowboard e il freestyle.

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