L'Italo-Americano

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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 9 GENNAIO 2014 www.italoamericano.com 11 Nel pagellone del girone di andata è la Roma la miglior squadra del campionato. Disastro Milan steFANo CARNeVAlI Per la Serie A tempo di bilanci e valutazioni. Ecco il Pagellone annuale del Campionato. ROMA 9.5 – La miglior squadra del torneo. Bel gioco, tanti gol fatti e pochi subiti. Un allenatore con le idee chiare e un centrocampo di livello mondiale. Ciliegina sulla torta, il sempreverde Totti. Se non ci fosse una panchina cortissima (oltre alla super Juve), sarebbe la squadra da battere. JUVENTUS 9 – Dopo qualche tentennamento in avvio e nonostante una campagna europea tutt'altro che memorabile, resta Vincenzo Montella la squadra più forte. Con un gioco solidissimo e con Tevez e Llorente in più. NAPOLI 8 – I soldi ricavati dalla cessione di Cavani sono stati investiti in abbondanti rinforzi di alta qualità. Alla guida del gruppo un tecnico votato al bel gioco come Benitez. La Champions è stata molto sfortunata e in Campionato c'è stato qualche passaggio a vuoto ma, se l'allenatore saprà avere polso nei momenti clou dell'anno, a fine stagione ci sarà di che gioire. VERONA 8 – È la sorpresa dell'anno. Gioca bene, tanti talenti di sicuro avvenire, un allenatore con le idee chiare e il ritrovato Toni. Se non caleranno forma fisica ed entusiasmo, i gialloblu arriveranno lontano. FIORENTINA 8 – Costruire un organico abbondante, ma senza una alternativa alla prima punta titolare: questa la colpa dei Viola. Fortuna che, dopo l'infortunio di Gomez, si è scatenato Rossi. Montella fa giocare ai suoi un calcio spettacolare ma dispendioso. Manca sicurezza per il definitivo salto di qualità. TORINO 8 – Dopo un avvio stentato, sono uscite le qualità di un organico ben costruito e ottimamente gestito da Ventura. Cerci ha cominciato il Campionato giocando come un fenomeno. Ora è un po' calato, ma il gruppo sopperisce alla sua fles- sione. Solidi. INTER 6,5 – Dopo la pessima gestione Stramaccioni, il polso e il pragmatismo di Mazzarri si fanno sentire. La squadra non ha molto talento né esperienza, ma ci sono grinta e voglia di crescere. In evoluzione. PARMA 6 – Stagione in chiaroscuro. Cassano idem. Amauri grande delusione: ancora nessun gol in campionato. Buone cose, dal centrocampo, reparto pieno di interessanti prospetti e fautore di un gioco solido e fluido. GENOA 6 – Dopo la disastrosa gestione Liverani, i miracoli del Gasperini-bis. Ora la squadra è quadrata e compatta, Perin rigenerato, la mediana fitta di qualità e corsa. Peccato per il brutto infortunio di Kucka e le difficoltà di inserimento di Lodi. CAGLIARI 6 – La rosa striminzita e i problemi mai risolti riguardanti lo stadio, stanno limitando il progetto-Lopez. Il Cagliari gioca un buon calcio e sa vincere partite di cartello. Certo, se Cellino investisse di più… SASSUOLO 6 – Dopo l'avvio shock e il tracollo contro l'Inter (0-7), qualcosa è cambiato. Saggia la società a confermare Di Francesco, bravo l'allenatore a compattare il gruppo. Il ritorno di Berardi e la riscossa di Zaza hanno fatto il resto. Ci sarà da lottare, ma la salvezza non è fuori portata. UDINESE 5,5 – Cessione dopo cessione, i friulani hanno perso un po' del proprio smalto. Di Natale, anche per via della carta d'identità, non può sempre salvare la situazione. Serve qualche nuova intuizione di Guidolin che, però, rispetto al recente passato, pare un po' meno brillante. Ma se esplodesse Nico Lopez… SAMPDORIA 5,5 – Terminato il traumatico e nervoso 'regno' di Delio Rossi, è arrivato Mihajlovic: tanta grinta e idee chiare. La squadra è povera di talento puro, ma il mercato di gennaio esiste per i correttivi. Serve assolutamente un uomo-gol. ATALANTA 5,5 – Il gioco non manca, come il talento. La classifica però, piange. È tempo di concretizzare per non ritrovarsi ad avere paura in primavera. Denis ha bisogno di più supporto. CHIEVO 5,5 – Il ritorno di Corini profuma di riscossa. È presto per esserne certi, ma l'inerzia del (sin qui negativo) Campionato, pare cambiata. Servirebbe qualità offensiva. LIVORNO 5,5 – Dopo l'ottimo inizio, tante sconfitte. Frutto di un atteggiamento presuntuoso che Nicola dovrà correggere. Troppo pochi gol fatti. LAZIO 5 – Rosa non all'altezza. Petkovic trasformato da eroe a problema. È il sunto della stagione, sin qui molto deludente. Si parla di un ritorno di Reja in panchina. Basterà? Francesco Totti BOLOGNA 5 – Pioli non ingrana. Così come i nuovi acquisti felsinei (soprattutto offensivi). Diamanti lotta, ma ha perso in efficacia e imprevedibilità. Fase difensiva davvero negativa. MILAN 4 – Un disastro. La squadra non sarà competitiva per il titolo, ma non è nemmeno da 13esimo posto. Errori di mercato, confusione tecnica, Allegri senza idee, crollo di un'identità societaria. L'annus horribilis del Milan fa temere il peggio. CATANIA 4 – Un mercato che non porta a migliorie sostanziali una rosa falcidiata da infortuni, errori individuali e guide tecniche non all'altezza dell'emergenza. Ci sono tutti gli ingredienti per ottenere una dolorosa retrocessione. Salvo miracoli (o super investimenti a gennaio), il destino degli etnei pare segnato… Corsa per la sopravvivenza di Schumacher, il pilota che con la Ferrari è entrato nella storia mondiale della Formula 1 Michael Schumacher sta correndo la gara più importante, quella per sopravvivere al terribile incidente sciistico sulla pista di Maribel. Il suo nome, indissolubilmente legato alla Ferrari, e il bollettino medico legato al coma farmacologico in cui si trova dal 29 dicembre, continuano a tenere le prime pagine dei giornali, non solo sportivi. Il pilota automobilistico che ha vinto più titoli di chiunque altro, che è considerato tra i più grandi campioni della Formula 1 e in generale dell'automobilismo sportivo di tutti i tempi, resta ricoverato nell'ospedale francese di Grenoble in condizioni critiche ma stabili. È sempre in pericolo di vita, ma il fatto che le sue condizioni siano stabili lascia speranze per il futuro. La procura di Albertville ha annunciato che i pubblici ministeri e la gendarmeria francese che stanno indagando sull'incidente, e che hanno subito interrogato il figlio del campione, Mick, la sua fidanzatina e il maggiordomo, che erano con Schumacher negli attimi della disgrazia, terranno a giorni una conferenza stampa. In un comunicato ufficiale, il suo ufficio stampa ha confermato che la telecamerina che l'ex campione del mondo tedesco indossava sul casco al momento dell'incidente sugli sci, una "Go-Pro" che gli investigatori hanno cercato a lungo in mezzo alla neve, è stata consegnata "volontariamente" agli inquirenti dalla famiglia. Un testimone oculare dell'incidente ha dichiarato che "Michael sciava a 20 chilometri orari, non di più". Secondo quanto pubblicato dall'edizione online del quotidiano francese 'Le Journal du dimanche', il testimone è un 35enne originario di Essen, in Germania, che stava riprendendo una sua amica con uno smartphone, mentre sullo sfondo si intravede un uomo cadere fuori pista. Il tempo e il luogo lasciano poco spazio ai dubbi: il filmato ritrarrebbe proprio la caduta di Michael Schumacher. LA CARRIERA - Il pilota tedesco ha conquistato 7 titoli mondiali: i primi due con la Benetton (1994 e 1995) e successivamente cinque consecutivi con la Ferrari (2000, 2001, 2002, 2003, 2004), scuderia in cui è entrato nel 1996 (e a cui resterà legato da consulente anche dopo il primo ritiro) e con la quale è divenuto il pilota più titolato della storia della Formula 1. Schumacher detiene gran parte dei record della specialità, avendo conseguito, oltre ai titoli iridati, anche il maggior numero di Gran Premi vinti, di Pole Posi- Il pluricampione automobilistico Michael Schumacher tion, di Giri Veloci in gara, di Hat Trick (pole position, vittoria e giro più veloce nella stessa gara). Schumacher è stato anche il primo tedesco a divenire campione del mondo di Formula 1 ed è stato l'icona più popolare nella Formula 1, fino al 2006, secondo un sondaggio effettuato dalla Fia, la federazione automobilistica italiana. Nel 2003 diviene il più titolato pilota di Formula 1 (con la vittoria del sesto titolo mondiale, superando il record di Juan Manuel Fangio) e nel 2004 marca un ulteriore record vincendo il suo quinto titolo iridato consecutivo (il precedente record, che spettava sempre a Fangio era di quattro titoli mondiali consecutivi). Dopo sedici stagioni consecutive in Formula 1 dal 1991 al 2006 e tre anni di inattività, ha deciso a 41 anni di tornare a correre, a partire dalla stagione 2010, rimettendosi così nuovamente in gioco accettando l'offerta della Mercedes (scuderia che a partire dalla stagione 2012 prende il nome di Mercedes Amg F1). Dopo tre mondiali disputati con la scuderia tedesca (dalla stagione 2010 alla stagione 2012), il 4 ottobre 2012, a quasi 44 anni di età, ha annunciato il suo secondo ritiro dalle competizioni ufficiali.

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