L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-9-2014

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GIOVEDÌ 9 GENNAIO 2014 La Vignetta della Settimana Una stella cade, cinque stelle nascono L'Italo-Americano www.italoamericano.com 3 Un italiano su tre a rischio povertà (e succede soprattutto al Sud) di Renzo Badolisani Il 29,9% degli italiani è a rischio povertà o esclusione sociale. A denunciarlo è l'Istat nel suo consueto report annuale sul reddito e sulle condizioni di vita. L'Istituto di Statistica evidenzia come l'indicatore sia cresciuto di 1,7 punti rispetto al 2011 e sia del 5,1% più elevato rispetto a quello medio europeo (pari al 24,8%). L'indice prende in considerazione coloro che sperimentano almeno una tra queste tre condizioni: rischio di povertà (parametro in linea con il 2011 al 19,4%, dopo l'incremento vissuto tra il 2010 e il 2011), severa deprivazione materiale (aumentata dall'11,2% al 14,5%) e bassa intensità di lavoro (condizione rimasta stabile rispetto al 2010 al 10,3%). Ma tra questi tre parametri è l'impennata di quella che viene definita "severa deprivazione" a suscitare più attenzione. Questi ultimi sono, in pratica, gli individui che vivono in famiglie che non possono permettersi durante l'anno una settimana di ferie lontano da casa (dal 46,7% al 50,8%), che non hanno potuto riscaldare adeguatamente l'abitazione (dal 18% al 21%), che non riescono a sostenere spese im- STELLA DI NATALE Il giorno dello scorso Santo Stefano, Stella, una bambina romana di nove anni, stava tornando a casa dopo aver trascorso il pomeriggio in casa di amici. La macchina, guidata dalla mamma, stava percorrendo la via Nettunense, una delle arterie più battute e più pericolose alle porte di Roma: una delle strade che conducono al mare e al litorale sud. Assieme a lei, in macchina, la sorellina ed il loro cane. Su un lungo rettilineo, uno dei tanti della strada - in cui non si dovrebbero superare i sessanta-settanta all'ora - un'auto, guidata a velocità folle da un ragazzo rumeno senza patente e ubriaco, ha invaso la corsia opposta, schiantandosi contro la macchina in cui c'era Stella. Le condizioni della bambina sono apparse subito disperate: era finita fuori dall'abitacolo, riportando gravi lesioni. Sul colpo era morto il cane, mentre la mamma e la sorella avevano riportato fratture meno lievi. L'agonia di Stella è durata una notte o poco meno: si è spenta poche ore dopo all'Ospedale Bambino Gesù, il nosocomio dei bambini visitato, prima di Natale, da Papa Francesco, che ha portato loro un po' di sorrisi e di preghiere. I medici dell'ospedale si sono prodigati quasi alle soglie dell'impossibile. Poi hanno tolto la mascherina e sfilato i guanti di lattice, salutando per l'ultima volta una bambina profondamente sfortunata. Pur nella tragedia per la fine ingiusta di Stella e per le condizioni, comunque da monitorare, della moglie e della figlia più piccola, il padre di Stella, in quelle ore infami, ha avuto la forza di mantenere una lucidità straordinaria, fornendo il benestare all'espianto di cinque organi della bambina. Un atto di amore grandissimo e non comune che ha ridato la speranza ad altrettanti bambini. Il fegato di Stella è partito per il Veneto, atteso da una coetanea e da un'intera famiglia. I polmoni sono rimasti a Roma. I reni ed il cuore erano invece attesi da altri due bambini in tenera età. Da una vita spezzata ingiustamente a soli nove anni, per colpa di un delinquente, a cinque altre vite a cui è stata ridonata la fiducia verso il futuro. Un gesto - quello della famiglia di Stella, schiaffeggiata da un dolore indicibile - che ha commosso la Capitale, pur indaffarata per i preparativi della notte di San Silvestro. Sono ancora troppo poche, in realtà, in Italia, le famiglie che concedono l'autorizzazione per l'espianto di organi - ove possibile - dei loro congiunti. Nonostante continue campagne mediatiche per la donazione degli organi non si è ancora raggiunto, in Italia, un quantitativo sufficiente per restituire la speranza a coloro che, a casa o in ospedale, aspettano un cuore, un fegato, un rene o cornee nuove. Il caso drammatico di Stella ha riaperto, pur sotto le feste, il dibattito sulla valenza umana e morale delle donazioni degli organi. E il ragazzo rumeno, vi chiederete, autore di una semi-strage? In virtù delle attuali leggi italiane è stato semplicemente denunciato a piede libero per omicidio colposo e non arrestato per omicidio preterintenzionale. Più pov eri gli anziani, le famiglie monogenitoriali e quelle con tre e più figli previste di 800 euro (dal 38,6% al 42,5%) o che, se volessero, non potrebbero permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni (dal 12,4% al 16,8%). A livello geografico questa condizione si concentra soprattutto nel Mezzogiorno: +5,5 punti (dal 19,7% al 25,2%), contro +2 punti del Nord (dal 6,3% all'8,3%) e +2,6 punti del Centro (dal 7,4% al 10,1%). Si tratta soprattutto di famiglie numerose (39,5%) o monoreddito (48,3%). Aumenti significativi si sono registrati soprattutto tra gli anziani soli (dal 34,8% al 38%), i monogenitori (dal 39,4% al 41,7%), le famiglie con tre o più figli (dal 39,8% al 48,3%), se in famiglia vi sono almeno tre minori. La politica italiana costa 24 miliardi di euro e quasi 800 euro ad ogni contribuente La politica costa 772 euro a ogni contribuente italiano e pesa per l'1,5% sul Prodotto interno lordo. Lo ha stimato il sindacato Uil che calcola i costi della politica in circa 23,9 miliardi di euro, tra funzionamento di organi istituzionali, società pubbliche, consulenze e la "sovrabbondanza" del sistema istituzionale. Secondo le stime, sono oltre 1,1 milioni le persone che vivono, direttamente o indirettamente, di politica: il 4,9% degli occupati nel Paese. Un esercito composto da quasi 144mila tra parlamentari, ministri, amministratori locali, di cui 1.067 parlamentari nazionali ed europei, Viv ono di politica in 144mila ministri e sottosegretari; presidenti, assessori e consiglieri regionali; 3.853 presidenti, assessori e consiglieri provinciali; 137.660 sindaci, assessori e consiglieri comunali. A questi si aggiungono gli oltre 24 mila consiglieri di amministrazione delle società pubbliche; oltre 44 mila persone negli organi di controllo; 38 mila persone di supporto degli uffici politici; 390 mila persone di apparato; 456 mila consulenti. Se si riducessero del 30% i costi delle Istituzioni (3,3 miliardi), a cui sommare i risparmi dell'efficientamento istituzionale (7,1 miliardi), si potrebbe realizzare un "tesoretto" di 10,4 miliardi annui che potrebbe essere usato per abbassare il carico fiscale per lavoratori e pensiona-

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