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12 www.italoamericano.com L'Italo-Americano GIOVEDÌ 16 GENNAIO 2014 Il cinepanettone italiano: dal 1983 ad oggi, la risata come mezzo per eludere la realtà o per uccidere la qualità? VALENTINA cALABRESE Da trent'anni, il popolo italiano è stato imboccato a cinema e panettone, coniando addirittura un termine: il "cinepanettone". Trattasi di etichetta che la critica italiana ha voluto affibbiare (giustamente in senso negativo) a questo tipo di cinematografia. Non è commedia, non è satira ma una forma ibrida che ha fatto registrare un successo popolare incredibile. Il cinepanettone è nato ufficialmente nel 1983 con "Vacanze di Natale" dei fratelli Vanzina. Il film, vero e proprio cult, ricco di battute grossolane, situazioni erotiche e spesso banali, ha un cast composto da nomi importanti come Stefania Sandrelli, Claudio Amendola, Riccardo Garrone, Mario Brega, Jerry Calà e una comparsata di Moana Pozzi. Tra loro, orchestrati nella cornice di Cortina, il rappresentante assoluto e orgoglioso della nuova commedia all'italiana: Christian De Sica. L'idea vincente l'ha avuta Aurelio De Laurentis, produttore tra i più famosi in Italia, che ha compreso il cambiamento repentino che stava avvenendo nella società italiana e ha introdotto al cinema l'italiano medio. Hanno praticamente preso Dino Risi che nel 1962 aveva dato vita al personaggio Bruno Cortona de "Il Sorpasso" e l'hanno involgarito a tal punto da trasformarlo in Christian De Sica, figlio di uno dei migliori attori italiani e nel mondo, Vittorio De Sica. Anno dopo anno, il cinema ha continuato a offrire il suo "regalo" natalizio, con donne sempre più scollate, e uomini sempre più ladruncoli e arraffatori. Nel 1990, altra data importante per il cinepanettone, uscì in sala "Vacanze di Natale '90" che segnò l'inizio del duo Christian De Sica e Massimo Boldi, alla regia Enrico Oldoini, il quale dirigerà i due mattatori anche in "Vacanze di Natale '91". La vera svolta arrivò con "Vacanze di Natale '95", un cast ricchissimo grazie al boom economico degli anni '90, diretto da Neri Parenti. Nel 2000 i Vanzina non resistono e realizzano "Vacanze di Natale 2000" con un cast che vede alternarsi volti come quelli di Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Paolo Conticini, Enzo Salvi, Biagio Izzo, Massimo Ghini, Sabrina Ferilli, Michelle Hunziker e Paolo Ruffini. Da lì, ogni Natale, i beneamati, girano il mondo: Egitto, India, Olanda, Svizzera, Usa, Brasile, Sudafrica per poi tornare dove tutto è iniziato: a Cortina, con "Vacanze di Natale 2011", film che firma il capolinea del cinepanettone. Il cinema popolare ha letteralmente abbattuto il cinema di qualità e la coppia De Sica-Boldi è tra le maggiori responsabili. Sembrava fosse segnata la fine del genere, e per certi versi ciò è avvenuto. Nel 2012 Neri Parenti è tornato con "Colpi di Fulmine", che pur distaccandosi da quel tipo di produzione, l'ha sostanzialmente ricalcata negli schemi costruttivi della pellicola. Christian De Sica è stato affiancato da attori come Luisa Ranieri, Anna Foglietta e dal duo comico Lillo e Greg. La nuova commedia del 2013, sempre diretta da Neri Parenti, ha come titolo "Colpi di Fortuna". Se a qualcuno sembra di non riuscire a liberarsene mai, ad altri i cinepanettoni riescono perfino a mancare, tanto da considerarli portavoce della semplicità e del buon umore senza troppo impegno. Enzo Avitabile Music Life: in Italia il video-documentario VALENTINA DI cESARE Dopo il grande successo della prima americana, è arrivato nelle maggiori sale cinematografiche italiane, il video-documentario musicale intitolato "Enzo Avitabile Music Life" per la regia di Jonathan Demme, l'autore de "Il silenzio degli innocenti". Il fortunato incontro tra due artisti così diversi ha prodotto un film che è un concerto e un viaggio ideale all'interno del percorso artistico del musicista napoletano. "Stavo guidando quando per la prima volta ascoltai una canzone di Enzo alla radio. Quella musica entrò dentro di me e non mi ha più abbandonato". Demme ha dichiarato alla stampa di aver incontrato Avitabile alcuni anni fa a New York e di essere stato immediatamente colpito dalla carica energica dell'artista, che sarebbe riuscito, con la sua musica, a cambiargli la vita. Così dopo qualche tempo, l'idea di un video-documentario che racconta passo dopo passo i momenti più salienti di una settimana che i due artisti hanno trascorso insieme a Napoli e a Marianella, il luogo di nascita di Enzo Avitabile. I due artisti, provenienti da background così diversi, sono riusciti a fondere i propri mondi, contaminandosi. La grande carri- era musicale di Avitabile, e la sua continua sperimentazione unita a collaborazioni con artisti di fama internazionale, è perfettamente narrata dal regista Demme, noto al grande pubblico per "Il silenzio degli innocenti" e che, negli ultimi anni, si è concentrato in particolar modo sulla produzione di documentari (imperdibile la sua trilogia su Neil Young). Il ritratto di Avitabile appare, attraverso la macchina da presa di Demme, quello di un uomo appassionato e vitale che vive la musica in maniera intima e nel contempo totalizzante, come parte imprescindibile della sua esistenza e del contatto con le persone. Memorabile nel documentario, la scena che ritrae Avitabile col suo sassofono lungo le strade di Marianella, scena in cui il regista è riuscito bene a sottolineare l'indissolubile legame tra Avitabile e la sua terra natia, legame che non ha mai comunque ostacolato l'artista verso un'apertura a 360 gradi nei confronti di altri stimoli musicali. Prodotto dalla Dazzle Communication insieme a Rai Cinema, il video-documentario girato nel 2011, in occasione della partecipazione del regista americano al Festival del Cinema di Napoli, era stato presentato in anteprima e fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia del 2012.