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GIOVEDÌ 16 GENNAIO 2014 La Vignetta della Settimana Diversamente cittadini L'Italo-Americano www.italoamericano.com 3 Rivoluzione anagrafica in Italia: ai bimbi si potrà dare anche il cognome della mamma di Renzo Badolisani Questione di diritto e di pari dignità tra i genitori. Finalmente, anche in Italia, presto i figli potranno assumere anche il cognome della madre. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un disegno di legge per cui un bambino alla nascita "assume il cognome del padre ovvero, in caso di accordo tra i genitori risultante dalla dichiarazione di nascita, quello della madre o quello di entrambi i genitori". Ciò vale anche per i figli nati fuori dal matrimonio o adottati. Il disegno di legge, composto di 4 articoli, modifica l'articolo 143-bis del Codice civile. "Il testo dà piena attuazione alla sentenza della Corte Europea di Strasburgo e prevede l'obbligo per l'ufficiale di stato civile dell'iscrizione all'atto di nascita del cognome materno in caso di accordo tra entrambi genitori". In realtà la legge italiana arriva in ritardo, non solo rispetto agli altri Paesi europei ma anche rispetto alle indicazioni comunitarie sulle pari opportunità. Il ddl è stato approvato pochi giorni dopo la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, che ha condannato l'Italia per aver negato a una coppia di TRENTO, LA PIÙ VIVIBILE Facciamo conto che un marziano voglia lasciare il proprio pianeta per venire a vivere non solo sulla Terra, ma addirittura in Italia. In quale città gli consiglieremmo di prendere domicilio? Viene in soccorso, al riguardo, l'annuale indagine de Il Sole 24 Ore che, in virtù di una serie di parametri, ha scelto la città ideale italiana. La più vivibile. Quella in cui la qualità della vita viene esaltata. Quella più pulita. Dove non ci si stressa in auto o alle fermate di metro e bus per tornare a casa dal lavoro. Bene, se per il 2012 Bolzano deteneva lo scettro di migliore città del Belpaese, stavolta non ci si è allontanati di molti chilometri per incoronare il capoluogo ideale 2013. Nella particolare graduatoria ha infatti prevalso Trento, la città di lingua italiana, incastonata tra valli, montagne e ruscelli chiacchierini. Bolzano ha comunque fatto registrare un' ottima piazza d'onore, seguita da Bologna, Belluno e Siena. Fatti due conti, si vive dunque meglio dall'Appennino in su e la particolare classifica non deve suonare come una condanna per il Centro e il Sud d'Italia. Nulla di nuovo, verrebbe da dire, la tendenza è arcinota e non soggetta, evidentemente, a cambiamenti. La graduatoria è stata stilata tenendo a mente alcuni parametri: il tenore complessivo di vita, gli affari e il lavoro, i servizi ambiente e salute, la popolazione, l'ordine pubblico e il tempo libero. Quasi inevitabile, sommando i fattori, che il Trentino Alto Adige abbia sbancato. Lassù, quasi ai confini con l'Austria, il tasso di disoccupazione è risibile. Gli stipendi sono lauti. Il traffico non c'è o è comunque problema secondario. L'aria è salubre e non inquinata. Le scuole funzionano. Se devi fare in fretta un esame medico conti le ore e non le settimane come invece avviene nelle grandi città dove la sanità è concetto spesso astruso, certo non tangibile. Aggiungete la sicurezza: scarsissima l'incidenza - a Trento, ma anche a Bolzano, regina del 2012, comunque - di furti in casa o rapine. A Roma e nel Sud, invece, inferriate alle finestre di casa, allarmi e altre diavolerie tecnologiche neppure distolgono bande di lestofanti che rapinano allegramente in case, cantine, garage, alimentando ingenti bottini settimanali. Vi chiederete, a ragione: ma in questa classifica le grandi città italiane dove sono? Milano è decima, Roma è ventesima, Torino, addirittura, cinquantaduesima. Ben oltre la centesima posizione la provincia di Napoli, con il suo capoluogo. È l'intero Sud, peraltro, ad occupare le posizione di retrovia: basti pensare che negli ultimi venti gradini della graduatoria ci sono città siciliane, pugliesi, calabresi e campane. La conferma (ulteriore) che tra Nord e Sud - nonostante le promesse di politici bugiardi - il solco è sempre ampio, marcato e profondo. Una curiosità, infine: Oristano, in Sardegna, ha vinto la speciale classifica dell'ordine pubblico. Era già accaduto lo scorso anno, dunque non può essere considerato ormai un caso. Ad Oristano si registra una bassissima microcriminalità, pochissime denunce di furti in casa, estorsioni e truffe. Magari per tutti gli altri parametri la città sarda arranca ma lì si potrebbe davvero pensare di ritrovare intatto il proprio portafoglio. Quat t ro art i co l i di l eg g e co n s en t i ran n o p res t o di dare i l co g n o m e del l a m adre coniugi di dare alla propria figlia il solo cognome della madre. Nella sentenza, che diverrà definitiva tra 3 mesi, i giudici indicano che l'Italia "deve adottare riforme" legislative o di altra natura per rimediare alla violazione riscontrata. Il testo "dà piena attuazione alla sentenza della Corte inerente al cognome materno", spiega Pa- lazzo Chigi in una nota per la stampa. "Il Consiglio dei Ministri ha rilevato però che la complessa materia presenta ulteriori profili che, oltre ad essere ovviamente aperti al dibattito parlamentare, saranno, in sede governativa, approfonditi da un gruppo di lavoro presso la Presidenza del Consiglio". Picco influenzale in arrivo: già 100mila bimbi si sono ammalati durante le festività Sarà anche un male di stagione ma ha già costretto a letto 450 mila italiani tra le feste di Natale e Capodanno, colpendo in particolare 100 mila bambini con febbre e raffreddore. Negli ultimi giorni del 2013 si è registrato un incremento dei casi di influenza proprio tra i più piccoli (0-5 anni), con un'incidenza di 4 casi su 1.000 a fronte del dato gene-rale pari a 1,5 casi su 1.000 sog-getti. Il picco influenzale, tuttavia, deve ancora arrivare ed è atteso a partire dalla metà del mese. La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace ed è fondamentale per le categorie a rischio come i bambini affetti da S i s o n o am m al at i 4 b i m b i o g n i mille determinate patologie come le cardiopatie, le pneumopatie, il diabete, la fibrosi cistica. In tal caso è consigliabile vaccinare i bambini per evitare la possibilità che contraggano l'influenza. La raccomandazione arriva dall'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. Si tratta di categorie a rischio per le quali una semplice influenza può diventare una malattia di particolare rilevanza. Per tutti i bambini in buona salute invece, è sufficiente fronteggiare i sintomi avvalendosi del consiglio del pediatra, somministrare farmaci per la febbre e tenere le vie respiratorie il più libere possibile. Insomma i tipici comportamenti che i genitori di bambini ormai non più piccoli conoscono molto bene.