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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 23 GENNAIO 2014 www.italoamericano.com 5 Paolo Nespoli, Ulisse dei nostri giorni: 'Per conquistare lo Spazio occorre avere i piedi per terra' EMANUELA MEDORO È esperienza particolarmente interessante conoscere e dialogare con Paolo Nespoli, astronauta. Narra con passione il percorso di impegno e lavoro che lo ha avvicinato alle stelle. Dopo il liceo, entra alla scuola per paracadutisti di Pisa dove rimane fino a 26 anni. Poi si iscrive ad una facoltà di ingegneria spaziale negli Usa, al termine della quale è chiamato ad una scuola per allievi astronauti a Houston. Seguono due missioni spaziali, una di 15 giorni, ed Nespoli in assenza di gravità un'altra, ben più impegnativa, di sei mesi, in cui entra a far parte di equipaggi in cui partecipavano anche donne. Ciascuna di queste missioni è stata preceduta da due durissimi anni di addestramento teorico e pratico in laboratori americani e russi. Secondo l'astronauta Nespoli, curiosità e bisogno di conoscenza sono le spinte prime necessarie a realizzare avventure di viaggi di esplorazione e di scoperte, dall'Odissea di Omero ai giorni nostri. Oggi i viaggi più difficili e complessi sono quelli spaziali, extraterrestri, cioè fuori dal nostro mondo, che svincolando uomini e cose dalla forza di gravità della Terra aprono orizzonti e mete infiniti. In questo caso la parola "infinito" assume i significati di cifre quasi incomprensibili a mente umana, o meglio, comprensibili ad una ristretta cerchia di addetti ai lavori, per quanto riguarda la misura dello spazio e la durata del tempo per percorrerlo. Nespoli dice che andare nello Spazio è un investimento per il futuro, non una spesa a perdere, perché schiude possibilità di conoscenze nuove nella scienza, tecnologia e medicina, applicabili ed utili in questo mondo. In breve, le esplorazioni spaziali comportano ritorni secondari che hanno valori economici, educativi e di politica internazionale in quanto incoraggiano la cooperazione fra Stati. L'astronauta italiano Paolo Nespoli al ritorno dalla Stazione Spaziale Internazionale a bordo della Sojuz Straordinarie immagini dell'interno di stazioni spaziali e della Terra vista dallo Spazio hanno accompagnato le parole chiare e precise dell'oratore. Per chi sognasse di esplorare lo Spazio in missioni per ora inimmaginabili, ma possibili in futuro, ritengo utile riportare la conclusione del suo intervento. Paolo Nespoli ha elencato ciò che un candidato deve avere e fare per realizzare il suo sogno. Avere: passione, coraggio, de- cisione, senso di sfida, perseveranza, disciplina, capacità di capire anche quando si deve disubbidire. Sviluppare: conoscenza, forma mentis, preparazione tecnica, leadership/fellowship (capacità di guida e di appartenenza ad un gruppo), etica ed integrità. Consigli: procedere per piccoli passi, imparare dagli errori, senso di autocritica, non essere permalosi, guardare avanti, tenere i piedi per terra. Quest'ultimo consiglio, profondamente vero, suona vagamente ironico per uno che vuole sperimentare l'assenza di gravità. Il futuro è nostro, dobbiamo solo osare sognare, pensare a cose impossibili, svegliarci e farle diventare possibili. Evidentemente questo ultimo consiglio è valido per tutte le età, prima, seconda, terza ed oltre, visto che Paolo Nespoli ha sottolineato che John Glenn ha portato a termine un volo a 76 anni. Fino a febbraio Milano incontra la cultura a stelle e strisce: musica, arte, cinema e teatro americano STEFANO CARNEVALI In occasione dell'Anno della Cultura italiana in America, il Comune di Milano ha varato una possente iniziativa che consente al sapere di compiere il percorso opposto: 'Autunno Americano'. È questa una ricca rassegna di eventi che stanno dando ai milanesi l'occasione di scoprire, per citare le parole dell'assessore alla Cultura del Comune, Filippo Del Corno, "la tradizione di un popo- lo amico, la cui cultura, nel Novecento, ha contribuito fortemente alla costruzione dell'immaginario moderno e alla formazione di molti di noi". La conoscenza e i movimenti artistici che si sono sviluppati a partire dagli Stati Uniti rappresentano un patrimonio moderno ricchissimo, che troppo spesso viene colpevolmente ignorato: 'compito' della stagione autunnale 'a stelle e strisce', firmata Andy Warhol, Early Colored Liz del 1963. In mostra a Milano fino al 9 marzo dal Comune di Milano, è proprio sopperire a questa lacuna. Ecco allora i 150 giorni di programmazione, in cui sono stati calendarizzati oltre cinquanta eventi per animare strade, teatri, spazi pubblici e privati del capoluogo lombardo. Il ciclo è partito il 24 settembre e ha conosciuto il proprio 'picco' nel corso di ottobre e novembre, ma seguiterà ad animare Milano fino a febbraio. Un autunno 'allargato' alla stagione invernale in cui verranno toccati tutti i principali rami della cultura. MOSTRE – Le mostre attorno cui ruota la manifestazione sono 'Pollock e gli irascibili' (24 settembre-16 febbraio a Palazzo Reale), quella dedicata ad Andy Warhol (24 ottobre-9 marzo a Palazzo Reale) e 'Brain – il cervello, istruzioni per l'uso' (18 ottobre-13 aprile, Museo Civico di Storia naturale). Per tutta la stagione, però, ci saranno molteplici eventi 'singoli' che renderanno il programma qualcosa di unico. MUSICA – Le serate musicali saranno numerose e, tra esse, spiccano quelle inserite nel '22° Festival Milano Musica', che si concentrerà sulla figura del compositore statunitense Morton Feldman. Importante, poi, la serata-lezione dedicata alla figura Jack son Pollock , Number 27 del 1950 in mostra a Milano fino al 16 febbraio di Johnny Cash ('Ricorda che è un dono'), che commemora il 'Man in black' a 10 anni dalla sua scomparsa. Da segnalare la tre-sere di Bob Dylan, in scena al teatro degli Arcimboldi. CINEMA – Sono tre gli appuntamenti più significativi: nella 23° edizione di 'Invideo', la mostra internazionale di video-arte e cinema sperimentale, l'attenzione sarà rivolta in particolare alla regista Nam June Paik (statunitense di origine coreana); il 'Milano Design Festival' ospiterà una cinerassegna di proiezioni dedicate all'architet- tura e al design, in collaborazione con 'American Fundation Design'; infine, va sottolineato il trittico cinematografico sulla pop art in scena allo 'Spazio Oberdan'. TEATRO – Particolarmente numerose anche le esibizioni dal palcoscenico, tra cui spiccano 'Frost/Nixon' (rievocazione dello storico 'scontro' tra il giornalista e il presidente Usa, in scena al 'Puccini), 'Il tormento di Steve Jobs' (al 'Parenti') e 'Horse Head' (tributo o 'spin-off' de 'Il Padrino' di Francis Ford Coppola).