L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-13-2014

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à è È ù ì ò ^ GIOVEDÌ 13 MARZO 2014 www.italoamericano.com L'Italo-Americano 11 Il portabandiera della nazionale italiana paralimpica Andrea Chiarotti La politica non gareggia ai Giochi paralimpici di Sochi ma pesa più di una medaglia primo ministro ucraino (deposto) Yanukovich, oltre al presidente della Biellorussia, Alexander Lukashenko, al presidente cine- se, Xi Jinping, al primo ministro giapponese, Shinzo Abe, e al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon erano invitati alla cerimonia inaugurale nello stadio Fisht della città russa. L'Italia, invece, senza rappre- sentanti politici in tribuna, ha sfi- lato come diciassettesima nazio- nale dietro al portabandiera, An- drea Chiarotti, capitano della nazionale di sledge-hockey, sconfitta nel primo giorno di ga- re dagli Stati Uniti 5-1 (rete ita- liana di Florian Planker). Oltre alla sconfitta nello sled- ge-hockey, l'Italia ha raccolto, per il momento, davvero poco: sentanti del Comitato Paralim- pico russo. Piccola ma significativa anche la protesta della nazionale ucrai- na che ha partecipato alla parata iniziale con il solo partabandiera, Mykhaylo Tkachenko, che in chiaro segno di dissenso ha rap- presentato il proprio Paese da solo e non in compagnia degli altri 22 connazionali. Il gesto solitario di Tkachen- ko, tra l'altro, è stato accolto dal pubblico dello stadio Fisht di Sochi con un autentico boato di gioia, segnale eloquente di come, anche il popolo russo, stia viven- do con crescente apprensione l'escalation di tensione tra Russia e Ucraina, che peraltro non avrà certo accolto bene la notizia se- condo cui, il convalescente ex Sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo di 24 anni. Correva l'anno 1980, era estate e in quella famosissima edizione dei giochi olimpici di Mosca, gli Stati Uniti decisero di tirarsi fuori boicottando l'evento sovie- tico nel bel mezzo della guerra fredda e di una serie di eventi politici (l'invasione dell'Afgha- nistan) che poco avevano a che fare con lo sport. Un affronto, o meglio ancora uno smacco che fece storia ed ebbe altre 65 na- zioni al seguito (tra cui la Cina e la Lega araba) tornato alla mente proprio negli ultimi giorni, in occasione del via ufficiale delle Paralimpiadi invernali di Sochi. In piccolo, molto piccolo, in- fatti, gli Stati Uniti, spalleggiati da Gran Bretagna, Francia, Ger- mania, Norvegia, Finlandia e Italia, amplificando l'urlo di protesta per quanto sta accaden- do in Crimea, hanno deciso di non partecipare con delegazioni politiche alla cerimonia di aper- tura dei giochi Paralimpici. Una mossa ad effetto non pro- prio gradita da Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpi- co Internazionale, che non ha esitato a definire in maniera de- lusa tale mossa politica: "Siamo grati a coloro che rispettano il fatto che lo sport possa solo con- tribuire alla pace se non è utiliz- zato come un palco per il dissen- so politico o per tentare di gua- dagnare punti in contesti interni o esteri". Parole che pesano come maci- gni se si considera che sono state pronunciate durante l'incontro con Vladimir Putin e i rappre- La sconfitta è meno pesante dell'esame di coscienza. L'Ital- rugby delude non solo le aspetta- tive pre-gara ma la speranza che gli anni trascorsi abbiano lasciato una traccia, segnato una crescita che invece finora non si è vista. All'Aviva Stadium gli azzurri del rugby, da cui ci si aspettava un segnale di cambiamento nel 6 Nazioni finora deludente, non sono riusciti a mostrare segni di Il possesso palla penalizza ancora la nazionale azzurra di Rugby, sconfitta dall'Irlanda internazionali e all'ultima partita davanti al suo pubblico con la maglia dell'Irlanda, è stata un'ovazione. Ma non solo O'Driscoll si è meritato il titolo di miglior gio- catore in campo. Il punto è che intorno a lui tutto funzionava. Una lezione di squadra, non solo di doti personali. Chiuso il primo tempo 17-7, nella ripresa l'Irlanda ha comin- ciato a macinare strada, anzi mete: cinque con Healy, Sexton, Cronin, McFadden e McGrath. Anche quando al 20 minuto, il commissario tecnico irlandese Schmidt ha fatto uscire O'Dri- scoll tra gli applausi, l'Italia non è riuscita ad approfittarne. Anzi, si è trovata sempre più in balia degli avversari. È finita con l'Ir- landa carica di punti buoni per la classifica del torneo e gli azzurri a domandarsi perché tanta fatica, e qualche bella azione, portino così pochi risultati. Le pesanti assenze della gior- nata, da Parisse a Zanni fino a Castrogiovanni alla sua 105° pre- senza, record di presenze per un azzurro, che hanno in parte con- dizionato la gara, non sono stati purtroppo gli unici problemi. nella discesa libera maschile ipo- vedenti, Alessandro Daldoss, non è andato oltre il sesto posto, mentre Melania Corradini, nella discesa Standing, non ha conclu- so la propria gara. Prime gare, per il momento ignorate per i risvolti politici che la manifestazione sta raccoglien- do in un crescendo eccessivo di polemiche e dichiarazioni che poco hanno a che fare con lo spi- rito olimpico più puro. Onore invece agli atleti che sapranno farsi valere in questo "torrido" clima mediatico, per- ché le Paralimpiadi di Sochi, al di là dei risultati veri e propri, potrebbero avere risvolti ben più importanti. Nelle gare si sfide- ranno 575 atleti provenienti da 45 Paesi. Brunel, il commissario tecnico azzurro, non ha nascosto alla fine della partita i problemi legati al possesso palla che limitano forte- mente gli azzurri. La prossima settimana, allo stadio Olimpico di Roma ci sarà la gara con l'Inghilterra, che spera di essere ancora in corsa per la vittoria del 6 Nazioni. Pur- troppo per noi si prospetta invece il cucchiaio di legno al termine di questo campionato. NIColA AlFANo Wladimir Putin con una delegazione di atleti paralimpici russi alla cerimonia inaugurale dei Giochi invernali miglioramento, di evoluzione. Ogni speranza è svanita con il passare dei minuti fino a conse- gnare un 46-7 finale che ricalca la pesante sconfitta subita, sem- pre su questo campo, due anni fa. Il tempo è passato, ma l'Italia resta la stessa, incapace di tenere il passo contro le squadre più forti del torneo. L'Irlanda, viceversa, ha brillato e per Brian O'Driscoll, 140 cap Martin Castrogiovanni alla sua 105° presenza in maglia azzurra Il ct azzurro Jacques Brunel

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