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à è È ù ì ò ^ GIOVEDÌ 20 MARZO 2014 www.italoamericano.com L'Italo-Americano 23 La tennista azzurra div enta ora la 12° giocatrice al mondo Vittoria italiana con la brindisina Pennetta per la prima volta nella storia degli Indian Wells californiani tali di una carriera certamente scossa dalla fine del rapporto sentimentale con Carlos Moya e dall'incredibile feeling che la Pennetta è riuscita a trovare con gli Usa. A partire dalla semifinale e dai quarti (tre volte) agli Us Open, un'altra semifinale a Cincinnati e il successo a Los Angeles che nel 2009 le spalancò le porte della Top 10 del tennis mondiale (pri- ma italiana di sempre). Poi sono arrivate Francesca Schiavone, Sara Errani e Roberta Vinci con queste ultime che, dall'alto dei rispettivi 10° e 14° posto nella classifica Wta, comporranno con Pennetta (12esima) un magico trio nella top 15 del tennis mon- diale. Risultato storico per tutto – ha dichiarato a caldo la Pen- netta, evidentemente preoccupata dalle condizioni fisiche della polacca - oggi è il mio giorno, il mio momento, questo è uno dei migliori tornei che abbia mai gio- cato e ringrazio il pubblico per avermi sostenuto. E poi un grazie al mio staff, e a Fabio (Fogni- ni, ndr) e a tutti quelli che mi hanno sostenuto". Già, un ringraziamento lanciato lì, non certo per caso, al tennista Fognini che per tutto il torneo ha seguito in maniera "speciale" l'e- scalation vincente della bella Fla- via, facendo incuriosire chi, in Italia, ha già iniziato a fantastica- re una storia d'amore tutta azzur- ra. Amore e vittorie, delusioni e sconfitte, componenti fondamen- Rinascere a 32 anni è possibile. Non servono elisir di eterna gio- vinezza o patti segreti col diavo- lo, ma solo ed unicamente la per- severanza e la ferma convinzione di poter, quotidianamente, supe- rare i propri limiti. Nasce da questa semplice con- siderazione il decimo trionfo in carriera, forse il più bello, netto e meritato della carriera di Flavia Pennetta, tornata a ruggire sul cemento di Indian Wells nel tor- neo Wta più prestigioso e atteso della stagione. A 4 anni dal trionfo di Mar- bella, due anni dopo l'operazio- ne al polso che l'aveva portata ad un passo dal ritiro, la bella tennista brindisina che ora sale al 12° posto della classifica Wta sfiorando la decima piazza già agguantata in passato, ha asfalta- to in finale la numero 3 del mon- do, la polacca Agnieszka Rad- wanska con un secco 6-2 6-1. E poco importa se il ginocchio della Rudwanska ha deciso di imbizzarrirsi proprio nel giorno della finale, perché è sembrato scritto nelle stelle che la rinasci- ta della Pennetta iniziasse pro- prio dalla California e dal torneo Wta dal montepremi più cospi- cuo (1.000.000 di dollari alla vincitrice). "Game, set, match and re- start", dopo un periodo buio, di oblio mediatico e dubbi circa la propria integrità fisica, Flavia, a 32 anni, è finalmente tornata a sorridere e giocare il suo tennis celestiale. "Non so cosa dire, sono molto contenta, spero che l'infortunio di Agnieszka non sia così grave La Russia ha dominato in Rus- sia, conquistando negli XI Gio- chi paralimpici invernali di So- chi 80 medaglie suddivise in 30 ori, 28 argenti e 22 bronzi. In- discusso protagonista, il trenta- seienne Roman Petushkov, uni- co nella storia delle Paralim- piadii capace di conquistare sei medaglie d'oro: tre nello sci di fondo e altrettante nel biathlon. Grande delusione per l'Italia paralimpica: a Sochi nessuna medaglia e l'unico caso di doping chi invece zero di zero. Come se non bastasse, le Paralimpiadi russe raccontano anche l'unico caso di doping riscontrato. Ha riguardato Igor Stella (ice sledge hockey). Il non aver denunciato l'utilizzo di una pomata a base cortisonica gli è costata una squalifica di 18 mesi e una sanzione di 1.125 euro. Arrivederci ai Giochi parao- limpici invernali di Pyeongchang 2018, in Corea del Sud. il movimento italiano tornato a sognare e gioire per l'impresa di colei che vuole a tutti i costi con- tinuare a stupire. Cinica nel derby con la Giorgi, "sculacciata" 6-2 6-1 negli otta- vi, perfetta contro la statunitense Stephens nei quarti, magistrale nella sfida in semifinale con la numero 2, la cinese Na Li. La rincorsa trionfale della Pen- netta si è poi esaurita nell'urlo liberatorio e di immensa gioia al momento della capitolazione della polacca Radwanska. Possibile rinascere sportiva- mente a 32 anni? Certo. E ora la dimostrazione c'è. Per referenze, chiedete a Flavia Pennetta, la nuova "Million Dollar Baby" del tennis italiano. NIcOLA ALFANO La brindisina Flav ia Pennetta ha conquistato la v ittoria californiana da 1 milione di dollari superato la favorita Russia 1-0, laureandosi campioni paraolim- pionici per la terza volta. Tremendo passo indietro inve- ce, per l'Italia. Negli scorsi gio- chi paralimpici gli Azzurri erano sempre usciti più che a testa alta. Dalle 13 medaglie senza ori di Lillehammer 1994 si passò alle 10 giapponesi di Nagano (3 ori), quindi le nove americane di Salt Lake City, otto a Torino 2006 e sette a Vancouver 2010. A So- Nello ice sledge hockey, l'azzurro Igor Stella è stato squalificato per 18 mesi Dietro la Russia nel medagliere di un'edizione a cui hanno parte- cipato oltre 750 atleti disabili di 45 nazioni (con Brasile, Turchia e Uzbekistan al debutto), si sono piazzate Germania e Canada, con 15 e 16 medaglie, ma con la nazione europea più vorace di ori (9) rispetto alla nordameri- cana (7). Appena 8° gli Stati Uniti con 18 medaglie ma 2 soli ori, uno dei quali venuto dal- l'hockey dove in finale hanno Via al Gp 2014 in Australia Alonso è quarto La nuova stagione di Formula 1 inizia con un quarto posto per la Ferrari e Alonso, che ha de- ciso di affrontare l'intera Q3 con le intermedie. La prima gara in Australia è stata vinta dalla Mercedes di Nico Rosberg precedendo la Red Bull dell'au- straliano Daniel Ricciardo, poi squalificato, e la McLaren del debuttante (ma subito sul po- dio) Kevin Magnussen. Sul gradino più basso è così arriva- to Jenson Button su McLaren. Settima, l'altra Ferrari di Kimi Raikkonen (errore alla curva 4 durante le fasi finali della Q2 che lo hanno messo fuorigioco) davanti alla Toro Rosso di Jean Eric Vergne e al compagno di squadra Daniil Kvyat. Vettel e Hamilton (quest'ulti- mo dopo appena quattro giri per il malfunzionamento del motore turbocompresso) hanno dovuto abbandonare la gara per proble- mi di natura meccanica. Le Fer- rari invece, hanno corso senza poter disporre della massima potenza per problemi elettrici. A complicare il lavoro dei piloti, le prestazioni e i rendi- menti delle auto, le condizioni del tracciato e le novità intro- dotte dal regolamento. LucA FERRARI