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GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 www.italoamericano.com 20 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Versi di Luce. Nel barocco di Modica il festival internazionale che illumina la poesia con le immagini del cinema wILLIAM MOLduCCI Frame tratto dal film "I tweet" di Parruccini, realizzato a New York Nella splendida cornice baroc- ca di Modica, in provincia di Ragusa, si è svolta la 6° edizione del Festival di Cinema e Poesia "Versi di luce" organizzata dal Club Amici di Salvatore Quasi- modo in collaborazione con Officina Kreativa, il CineClub- 262, il club Unesco di Modica e la Fondazione Teatro Garibaldi. Per il quarto anno consecutivo il festival è stato inserito tra le iniziative culturali direttamente promosse e patrocinate dalla Cni per l'Unesco, in occasione della giornata mondiale della poesia. Il Festival nel corso degli anni è diventato meta di cinefili, poeti e studenti, che partecipano attiva- mente agli incontri e alle pro- iezioni del concorso internazio- nale di cortometraggi, suddiviso in tre diverse sezioni: poesia, fic- tion e videoclip. "Anna bello sguardo" di Vito Palmieri ha vinto il premio spe- ciale dedicato ai giovani, grazie al coinvolgimento degli alunni della scuola secondaria Testoni Fioravanti di Bologna. Il film racconta di Alessio, un ragazzino adolescente con la passione del basket, che non riesce a giocare con i suoi coetanei perché ritenu- to basso di statura. Un giorno, mentre si trova nel ristorante del- la nonna, scorge appesa alla pa- rete la fotografia del cantante Lucio Dalla (morto da appena un mese), ritratto con Augusto Bi- nelli il pivot della Virtus Bolo- gna. Si tratta di una fotografia molto conosciuta sia dai fan di Dalla sia dagli sportivi, ma non dagli adolescenti dei giorni no- stri. Nonostante la differenza di statura dei due personaggi, il ragazzino li crede entrambi gio- catori di basket. Sarà la nonna a rivelargli che Lucio non è un gio- catore di basket, ma un cantante. Alessio inizierà a comprendere che la statura non è così impor- tante per realizzarsi nella vita, riuscendo anche a conquistare la simpatia di Anna, la compagna di scuola preferita. "I tweet" di Mario Parruccini è stato realizzato a New York, città in cui il regista ha vissuto dal 2008 e dove ha approfondito le tecniche di regia e di produzione cinematografica. Il film narra le vicende di Claire, una giovane ragazza che rivive ogni giorno un quotidiano ripetitivo, riascoltan- do sempre gli stessi messaggi in segreteria, inseguendo una madre totalmente assente. Tutto questo si ripete sino a quando incontra Frank, un barbone con cui inizia a scambiare messaggi a distanza, tramite dei cartelli. La conver- sazione tra i due diventa un con- fronto, un momento in cui Claire riesce a capire come risolvere i propri dubbi. Tra il volere un contatto e l'ottenerlo s'interpone la determinazione e il mezzo. Quella stessa sera la mamma di Claire è accolta da messaggi sparsi per la casa, rendendosi conto che la figlia ha bisogno di lei e della sua presenza. Finalmente la ragazza riesce a sorridere e a vivere la sua giorna- ta diversa. Il film è stato presentato in con- corso anche all'International Film Festival of Cinematic Art di Los Angeles. "Carlo e Clara" di Giulio Ma- stromauro ha vinto il premio per la migliore regia nella sezione fiction. La trama è basata su di una coppia di anziani prossima a reincarnarsi, un viaggio tra la morte e una nuova vita. Il film si sviluppa tra la tenerezza dei per- sonaggi e l'eleganza del bianco e nero, che li accompagna al loro destino. A un certo punto l'am- bientazione scenica lascia il po- sto all'animazione che, tramite le parole di Clara, porta lo spetta- tore a riflettere sul significato della vita. Ottima la prova degli attori Franco Giacobini e Angela Goodwin. Il corto "Nella tasca del cappot- to" di Marco di Gerlando, ha vinto il premio per il migliore at- tore (Edward Dring). Si tratta di un film sul tema della violenza in famiglia. Il protagonista è Luca, un bambino solitario, figlio uni- co, che vive in una grande casa con i suoi genitori, in un'atmos- fera apparentemente normale. Il suo mondo è popolato dalle ma- rionette del Re Beniamino, lo scudiero Spartaco e la principes- sa, che il bambino custodisce nella tasca del cappotto, protetta dalle insidie del mostro. Nella realtà il mostro è il padre, che si aggira per casa pronto ad aggre- dire la sua mamma, vittima di violenze domestiche. Pathos, poesia, emozione, frus- trazione e rabbia, si mescolano e si esaltano grazie a una sapiente regia e alla coinvolgente colonna sonora di Simone Cilio. La sezione video poesia è stata vinta da "La mer est plein de corps" di Sebastiano Adernò, illustrato con i disegni di Rosa Cerruto e Nadia Formentini. L'o- pera utilizza elementi tipici della video arte e dell'animazione. "Wish" di Luca Bozzato e Re- becca Basso, ha vinto il premio come migliore videoclip, mentre nella fiction si sono imposti "Paper memories" di Theo Put- zu, che potremo definire un foto- metraggio sulla memoria e l'in- cedere del tempo ed "Epantal- hos" del regista brasiliano Mar- celo Domingues. A conclusione della manifes- tazione, durante la terza e ultima serata, sono stati premiati il jazz- ista Giacomo Caruso e il regista e attore Gianni Garofalo, per il video dedicato ad Alda Merini intitolato: "Il destino di vivere". Sequenza tratta dal film "Nella tasca del cappotto" di Marco di Gerlando Prima nazionale per i 'Pensieri blu', corto di 4 minuti del regista Molducci "Pensieri blu" è il titolo del cortometraggio del regista ro- magnolo William Molducci pre- sentato in concorso al Festival di Cinema e Poesia "Versi di luce", svoltosi a Modica. Il cortometraggio, della durata di 4 minuti, è stato inserito nella sezione video poesia e proiettato in prima Nazionale. L'accoglienza da parte degli spettatori in sala è stata positiva, così come l'attenzione riserva- tagli dalla direzione artistica del festival, che ha invitato l'autore sul palco, subito dopo la proie- zione. Lo stesso invito è stato fatto anche durante la cerimonia di premiazione, in un contesto di assoluta eccezionalità. Il film si compone di quattro diversi momenti scenici, collega- ti dalla costante presenza del co- lore blu, che accompagna i pen- sieri dei protagonisti sia che si tratti di un'onda del mare, di due amanti che condividono un drink o del colore di una stanza, dove siedono una ragazza e un mani- chino. I pensieri dei protagonisti sono espressi da una voce fuori cam- po, interpretata da attori del cali- bro di Marco Martinelli (dram- maturgo e regista teatrale, fonda- tore del Teatro delle Albe) e di Gianfranco Tondini (protago- nista dello sceneggiato di Rai 1 "Olga e i suoi figli", con Annie Girardot, per la regia di Salvato- re Nocita). Nella scena iniziale il pensiero è solo figurato, rappresentato dall'ombra di una ragazza, che sale un'antica scala, per sedersi di fianco a un manichino e as- sumerne la postura. La seconda parte propone la ripresa fissa della riva del mare, con un testo che descrive il modo in cui l'onda riesce a liberarsi dallo scoglio su cui si frantuma e dalla corrente che la tiene pri- gioniera, per tornare finalmente libera nel mare aperto. Il terzo pensiero mostra una donna (interpretata da Antonella Bandoli), mentre entra in un bar dove beve un drink dal colore blu e dove i suoi pensieri la por- tano in un luogo dove il tempo non esiste e dove può rivivere un amore perduto e lungamente rimpianto. La donna riuscirà a trovare il suo uomo (Stefano Ro- ta, presente anche nel cast del film "Come Dio comanda" di Ga-briele Salvatores) e a dividere con lui il suo drink blu. Il quarto e ultimo pensiero vede l'onda iniziale ritornare verso la spiaggia che l'ha vista nascere. Il suo destino è di essere assorbita dalla sabbia, ma le tan- te esperienze l'hanno resa forte e non si accontenterà di ritornare da dove era partita. Con un ulti- mo slancio tornerà in mare aper- to, seguendo le tante lune che vede nel cielo, ognuna delle qua- li la guiderà verso nuove espe- rienze. "Pensieri blu" si compone di parti filmate nuove e di alcune girate verso la metà degli anni 80, montate in un contesto diver- so, ma perfettamente integrate nella nuova sceneggiatura. Attori quali Stefano Rota, Al- berto Vendemmiati e Giuseppina Morara (gli ultimi due appaiono nella scena del bar), nel frattem- po sono diventati noti al grande pubblico, dando al cortometrag- gio un senso ancora maggiore del tempo che passa e del deside- rio di poterlo in qualche modo fermare. Ecco il dialogo tratto dalla sce- na finale: "La luna.... la luna se n'è andata, ne sono sicura, ma io ne vedo altre, molto più vicine a me, la loro luce è forte e illumina la mia cima fino a renderla fos- forescente, è una luce che mi chiama... piano, più piano, non mi assorbire...".