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à è È ù ì ò ^ GIOVEDÌ 17 APRILE 2014 www.italoamericano.com 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Rajon Rondo (al debutto in Nba) e Kobe Bryant (5 titoli Nba) Lakers-Celtics, una doppia stagione di tanking aspettando di risorgere che hanno portato, nella regular season attuale, ad un record di 22 vittorie e 55 sconfitte (al mo- mento della stesura dell'articolo). Risultato poverissimo, identico a quello dei peggiori Lakers dell'era moderna. Privi di Kobe, ancora alle prese con guai fisici che forse non giu- stificano il faraonico rinnovo strappato a novembre (2 anni a 46 milioni di dollari), Nash e spesso e volentieri Gasol, i gial- loviola stanno per chiudere una regular season in cui sfortuna, errori gestionali ed una spavento- sa ondata di infortuni, hanno fatto da contorno alle giocate dell'eroe dei poveri, Nick You- ng. E proprio gli infortuni hanno La più grande rivalità sportiva di ogni epoca? Niente panico, la risposta è molto più banale di quanto possa sembrare: Lakers- Celtics, senza neanche discutere. Due modi di vivere, intendere e giocare la pallacanestro che per anni, decenni, quasi un secolo si sono scontrati sui parquet ameri- cani dando vita a battaglie spor- tive di inenarrabile fascino. Da una parte Boston, città eu- ropea per eccellenza capitale del Massachusetts, della cultura "est-coast", del lavorare sodo, del primordiale orgoglio celtico, e dall'altra Los Angeles, regno dello star system, del clima sem- Russell e West o Russell e Chamberlain. Da quelle finali giocate con immane ferocia tec- nica da una parte e dall'altra, è rimasto ben poco. Polvere di stelle, per la precisione, visto e considerato che nella scorsa off- season i Celtics hanno deciso di ripartire senza coach Doc Ri- vers, Paul Pierce e Kevin Gar- nett (spediti a Brooklyn) senza dimenticare Ray Allen, approda- to due anni fa alla corte di King James a Miami. Crollati i quattro pilastri del titolo 2008 e della finale 2010, è venuto giù il palazzo sorretto solo dalle esili ginocchia del superstite Rajon Rondo e da un gruppo di "artisti del momento" Caos Ferrari, si dimette il team principal Stefano Domenicali 23 anni di successi con la scuderia di Maranello tiacci, finora responsabile del- l'area nordamericana della casa di Maranello. Accettando le dimissioni, il presidente del gruppo Luca Cordero di Monte- zemolo ha detto: "L'ho visto crescere professionalmente in questi 23 anni di lavoro insieme e per questo gli auguro ogni suc- cesso. Domenicali ha anteposto gli interessi della squadra ai scritto una nuova pagina di storia della Nba quando nella sfida di Cleveland dello scorso marzo, i Lakers hanno costretto gli arbitri a rispolverare una regola mai applicata: consentire ad un gio- catore uscito per 5 falli (Robert Sacree) di restare in campo non essendoci in panchina un gioca- tore in grado di sostituirlo. Tra- dotto: erano rimasti in 5! L'eterna guerra Celtics-Lakers al momento non ha motivo di esistere, schiacciata da numeri identicamente tristi che ci spinge ad un'osservazione quanto mai necessaria sul sistema sportivo americano. Nulla resta in eterno oltreocea- no, nulla viene preservato senza accurate scelte e quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Tutto scorre e si evolve dunque e proprio come per tutte le cose naturali, compresi Celtics e Lakers, costretti ad alzare ban- diera bianca e a concedersi una stagione di "Tanking" (l'arte di perdere di proposito per strappa- re una scelta alta al draft dei mi- NICOLA ALFANO Gli ex cestisti ed eterni rivali Larry Bird (dei Boston Celtics per tutta la carriera) e Magic Johnson (5 titoli Nba) Il Gran Premio della Cina si corre il 20 aprile. Per allora la Ferrari dovrà aver già ritrovato l'equilibrio. Sì, perchè dopo le prima tre deludenti gare, lo scos- sone interno, atteso ma non per questo meno sorprendente, non è mancato. Si è dimesso Stefano Domenicali, il capo della Ge- stione Sportiva della scuderia. Al suo posto arriva Marco Mat- Lascia dopo 23 anni di Ferrari, il capo della gestione sportiva Domenicali gliori talenti universitari). C'era una volta la grande sfida, c'era una volta e al mo- mento non c'è più! pre caldo, del talento ad ogni costo e della ricchezza sfrenata. Lo Yin e lo Yang, il bianco e nero e, per tornare sul pianeta ba- sket, Larry Bird contro Magic Johnson, Bill Russell contro Wilt Chamberlain, Kobe Bryant con- tro Pierce e Garnett. Decenni scanditi dai due colori, l'oro dei Lakers e il verde dei Celtics, decenni di grande basket finiti repentinamente proprio nel corso di quest'ultima stagione che forse passerà alla storia come quella del naufragio della grande rivalità. Le due franchigie più impor- tanti e vincenti del basket profes- sionistico a stelle e strisce hanno iniziato un lento e forzato proces- so di ricostruzione (il secondo per i Celtics, che con fatica e dolore erano riusciti ad attenuare il ricordo di Larry Bird con gli arrivi di Garnett, Pierce e Allen nel 2007) dal quale, se tutto an- drà bene, rinasceranno non prima di 2-3 anni. Tanti, anzi troppi, se i soggetti in questione sono i leg- gendari Boston Celtics e i funam- bolici Los Angeles Lakers. Perché negli occhi di tutti gli appassionati di palla a spicchi del mondo sono ancora ben impressi i sette capitoli delle Finali del 2010 conclusi all'overtime di gara 7 allo Staples Center di LA. La grande rivalità al suo massi- mo splendore come non l'aveva- mo mai assaggiata dai tempi di Bird e Magic o prima ancora di suoi". Lo stesso Domenicali, sa- lutando il team con cui ha vinto tutto il possibile, ha detto: "È ora di attuare un cambiamento importante. Da capo, mi assumo la responsabilità della situazione che stiamo vivendo. Si tratta di una scelta presa con la volontà di fare qualcosa per dare una scossa al nostro ambiente e per il bene di questo gruppo, a cui sono molto legato. Mi auguro che pre- sto si possa tornare ai livelli che la Ferrari merita". A Shanghai Alonso e Raik- konen cercheranno il podio per risalire in classifica e accorciare le distanze dalla Mercedes. Un aiuto potrebbe arrivare anche dal nuovo calendario di test che faranno tappa a Barcellona e Sil- verstone.