L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-24-2014

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GIOVEDÌ 24 APRILE 2014 www.italoamericano.com 19 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | La leggenda di Louis Zamperini, l'olimpionico italoamericano che divenne eroe di guerra. La sua storia nel nuovo film della Jolie California 1934. Nella città che ha ancora nella testa le recenti Olimpiadi, un ragazzo vince la prova del miglio ai campionati scolastici. Il suo nome è Louis Silvie Zamperini e si porta dietro la fama di ragazzo difficile. A spingerlo nell'agone atletico è stato il fratello Pete, con la speranza di trovare uno sfogo al giovane che fino a poche setti- mane prima ha fatto a pugni con i bulli nelle strade di Torrance e che per abitudine saltava clan- destinamente sui treni merci diretti in Messico. Nato il 26 gennaio del 1917 a Olean nello stato di New York, Louis è figlio di una comunità italiana ancora fiera dei successi olimpionici conquistati dall'Ita- lia e che ancora crede nel "rina- scimento" sociale, economico, culturale e politico promosso da Mussolini. La famiglia Zamperini, com- posta dai genitori Anthony e Louise e dai figli Pete, Louis, Virginia e Sylvia, si è trasferita a Torrance nel 1919 ma nonos- tante viva fin dalla nascita negli Stati Uniti, Louis non riesce a parlare bene l'inglese e viene fatto oggetto di scherno da parte dei bulli di quartiere. Il padre lo iscrive in una pa- lestra di boxe per aiutarlo nella difesa, ma il risultato non è quel- lo sperato. Capace di reagire fisi- camente ai lazzi dei ragazzi di quartiere, Louis si trasforma a sua volta in un ragazzo violento Sarà, con i suoi 19 anni, l'atle- ta più giovane della squadra americana. Il giovane impres- siona, con la sua prestazione olimpionica sui 5000 metri, tutti gli spettatori dello stadio e viene convocato dal cancelliere Adolf Hitler. Si è classificato ottavo ma ha corso gli ultimi metri con un'andatura da record riducendo tutti i distacchi dagli atleti affer- mati. Il risultato di Berlino non sarà una semplice meteora. Due anni dopo infatti Zam- perini batte il record nazionale sul miglio che resisteva da 15 anni, meritandosi il soprannome di Torrance Tornado. Ma non ci sarà troppo tempo per i fes- teggiamenti e per la scalata ai vertici sportivi dell'atletica. Quattro anni dopo, Louis Zam- perini è impegnato in un'altra competizione: quella per la vita. Arruolatosi nell'Aviazione con il grado di sottotenente, il gio- vane di Torrance viene inviato nelle isole del Pacifico, e opera nella base delle isole Funafuti. Louis opera come ricognitore aereo e il 27 maggio 1942 viene abbattuto dall'artiglieria giap- ponese. Sopravvissuto insieme ad altri due degli 11 membri dell'equipaggio, il giovane ita- loamericano si ritrova nelle ac- que dell'Oceano e ingaggia una strenua lotta contro la sete, le correnti e gli squali. Costretti a razionare il cibo e a seguire un albatros per procurarsi un po' di pesce, Zamperini e l'unico com- pagno superstite raggiungono le coste delle Isole Marshall per essere subito catturati dalle trup- pe giapponesi e condotti nel campo di prigionia di Ofuna dal quale saranno liberati soltanto alla fine della guerra. Dichiarati morti in azione, Louis e suoi compagni soprav- vivono alla denutrizione e alle e incapace di rispettare le regole e l'attività sportiva diventa per il fratello Pete l'unica soluzione all'eccesso di Louis. Il giovane infatti intuisce le straordinarie doti atletiche del fratello minore e lo sprona a iscriversi a varie gare. La vittoria nei campionati sco- lastici garantisce a Zamperini l'accesso alla University of Southern California e un posto in squadra alle Olimpiadi di Berlino del 1936. sevizie degli aguzzini nipponici. Sarà soprattutto l'indole ribelle di Louis a istigare il capo delle guardie Mutsuhiro Watanabe e a provocarne la reazione sadica. Torturato senza sosta da un uomo che il generale McArthur inserirà tra i 40 criminali di guerra giapponesi, l'italoameri- cano riesce comunque a rivedere la libertà e a tornare negli Stati Uniti. Ma non dimentica. Ritornato alla vita di ogni giorno, Zamperini si sposa nel 1946 con Cynthia Applewithe (con cui rimarrà sposato fino al 2001) e soffre di un grave stress post traumatico, da cui riesce a guarire grazie alla riscoperta della fede cristiana. Nel 1950, grazie alla ritrovata fede, Louis riesce a perdonare i propri aguzzini giapponesi. Cinquantacinque anni dopo l'ex olimpionico e pluridecorato eroe di guerra torna in Giappone, a Nagano, in qualità di tedoforo per le Olimpiadi invernali e chiede di incontrare Watanabe per concedergli il perdono cris- tiano, ma il criminale di guerra nipponico rifiuta l'incontro e i due non si incontreranno mai più. Zamperini, nella sua lunga vita, ha avuto numerosi rico- noscimenti. Torrance gli ha dedi- cato uno stadio di football, una piazza e l'aeroporto. La società Kappa Sigma lo ha onorato con la medaglia d'oro. L'ex atleta olimpionico ha affidato ai libri la propria storia. Nel 1956 scrisse "Devil at My Heels". L'autrice Laura Hillenbrand, dopo aver pubblicato il bestseller 'Seabiscuit', ha raccolto nelle pagine del suo libro "Sono anco- ra un uomo" (il cui sottotitolo originale è 'A story of Survival, Resilience and Redemption') le memorie di Louis Zamperini campione di Resilienza ovvero della capacità del singolo o della comunità di far fronte agli eventi traumatici e riorganizzare la vita senza perdere la propria umanità. Un campione da incorniciare nel grande quadro della diaspora italiana in Nordamerica. Un uomo la cui storia è diven- tata da pochi giorni materia da film. Angelina Jolie ha infatti presentato un lungometraggio dal titolo "Indistruttibile" (Un- broken) incentrato sulla straordi- naria vita del veterano di guerra ed ex campione olimpico italo- americano. Da non perdere. Uscirà quest'anno il film su Louis Zamperini diretto da Angelina Jolie A 19 anni gareggiò alle Olimpiadi di Berlino correndo i 5000 metri GENEROSO d'AGNESE La sua storia è raccontata nel libro "Unbroken" di Hillenbrand

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