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GIOVEDÌ 24 APRILE 2014 www.italoamericano.com 21 Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Gotico pisano Elegante nobildonna Realismo ritrattistico La morte di Cesare. Olio su tela del 1793-1799 realizzato da Vincenzo Camuccini, fra i più importanti pittori del Neoclassi- cismo italiano e della pittura di storia, che si è imposto nono- stante abbia vissuto in un perio- do storico, il XIX secolo, dove la cultura romantica aveva preso piede completamente all'interno del panorama artistico-letterario europeo. La sua fama crebbe negli anni, portandolo a ricevere commissioni sempre più impor- tanti, fino ad arrivare alla nomi- na da parte del Papa Pio VII di Direttore generale della Fabbrica di San Pietro, incarico di so- vraintendenza ai Musei Vatica- ni, che negli anni era stato di illustri artisti come Michelan- gelo, Maderno e Bernini. Le sue opere svelano chiaramente le profonde radici culturali del pit- tore nel classicismo del Seicento romano. Classica radiosità Autunno o case rustiche. Fin dagli esordi, avvenuti nel solco di una spiccata sensibilità per gli aspetti neoromantici, Giovanni Balansino ha sempre trovato nella natura la sua prima fonte di ispirazione. Con coerenza stili- stica il pittore piemontese ha ritratto diversi aspetti del pae- saggio soffermandosi a raffigu- rare angoli suggestivi, sentieri costeggiati da arbusti o, come in questo dipinto, casali immersi nel verde. Balansino usa una tavolozza orchestrata sulle terre, sui grigi e sui violetti, sull'ocra; mischia i colori ottenendo impa- sti corposi e li stende con pen- nellate rapide e spezzate, per ottenere intense vibrazioni atmo- sferiche e luministiche. L'esito è una pittura che ha il fascino del- l'immediatezza ma che, ad una attenta analisi, rivela un accurato studio tecnico e compositivo. Natura ispiratrice Il Ritratto di Margherita Pa- leologa (ritratto di donna) è uno dei dipinti che Giulio Romano, tra i principali collaboratori di Raffaello Sanzio (di cui ereditò, per testamento, la bottega e le commissioni già avviate), ese- guì nel 1531 circa durante il suo soggiorno a Mantova, presso la corte del marchese Federico II Gonzaga. Il dipinto di questo importante e versatile persona- lità del Rinascimento e del Ma- nierismo, ritrae una nobildonna in abito nero con bordi in oro e con un copricapo. Dietro al sog- getto tre visitatori che si stanno accomiatando. Ad essere ritrat- ta, per molto tempo si pensò che fosse Isabella d'Este. Con tutta probabilità invece si tratta di Margherita Paleologa, figlia di Guglielmo IX del Monferrato e di Anna d'Alençon, che il 3 ottobre 1531 sposò il marchese di Mantova, figlio di Isabella. Chiesa di San Michele in Bor- go. La chiesa, che si trova a Pisa, col monastero appartenuto prima ai monaci Benedettini e dal XII secolo ai Camaldolesi, fu edifica- ta verso il 1016 e più volte ri- strutturata, soprattutto a seguito dei bombardamenti aerei della Seconda Guerra Mondiale. La facciata, in stile Romanico Pisano con influenze gotiche, ha la parte inferiore del XIII secolo, mentre quella superiore a loggette risale al XIV secolo, come il tabernaco- lo con la Madonna col Bam-bino, angeli e l'abate offerente di Lupo di Francesco. Sulla facciata si leggono scritte seicentesche per l'elezione del rettore dell'Uni-ver- sità. Il monumentale interno su uno schema a tre navate conserva opere artistiche di varie epoche storiche. I frammenti del pulpito, attributo ad Andrea Pisano, sono nel Museo nazio-nale di San Matteo. Compianto su Cristo morto. Guido Mazzoni detto il Paganino o anche il Modanino, dapprima ideatore di maschere e diverti- menti scenici per gli Estensi, divenne poi grande modellatore di gruppi in terracotta policroma. Fu uno scultore che eccelse nel- l'arte sacra con un materiale che consente una grande precisione nella esecuzione dei tratti ana- tomici dei personaggi e, grazie anche alla policromia dei rivesti- menti pittorici, una forte resa naturalistica degli abbigliamenti. Realizzò numerose raffigurazioni del Compianto su Cristo morto (1475, Busseto, Santa Maria degli Angeli), dove si ritrova, in forma popolare ed espressionisti- ca, la tensione spirituale che caratterizzava la pittura; i per- sonaggi, dal potente realismo ritrattistico, sono colti negli atti delle sacre rappresentazioni.