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GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 www.italoamericano.com 19 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | LuCA FERRARI L'amore del cuore, l'amore per la propria città. Una Rosa per Venezia. Mille veneziani si sono dati appuntamento in Piazza San Marco venerdì 25 aprile, giorno fiore, la fanciulla se lo depose sul cuore e l'indomani fu trovata morta, proprio nel giorno di S. Marco. Una vicenda tragica e dolcissima, nel cui ricordo e nel nome dell'Amore si perpetua Una rosa dipinta come segno d'amore per Venezia e le sue tradizioni na un messaggio positivo, di spe- ranza e d'amore. Esteticamente è molto bello, la storia è intensa e possiede un alto valore simboli- co. I due innamorati combattono per il loro amore contro un ne- mico più grande di loro. In modo analogo sta accadendo lo stesso nel presente, con i veneziani impegnati a battersi per la loro città e anche in questo caso il nemico è troppo grande. Una Rosa per Venezia è dun- que anche un richiamo d'aiuto al mondo per dire tutti insieme 'Venezia è una città straordina- riamente viva e moderna, che a partire dalle proprie bellissime tradizioni è capace di guardare al domani'. Pur essendo una città del mondo infatti, ha tantissimi problemi e tradizioni poco cono- sciute". Reclutati i partecipanti grazie a internet e il supporto della stam- pa locale, a ciascuno degli inter- venuti, entusiasti facepainters hanno dipinto una rosa rossa su guance, braccia o testa. Un modo simbolico di metterci la (propria) faccia per far conoscere al mondo una Venezia diversa da quella offerta abitualmente, uti- lizzando come strumento alter- nativo di comunicazione l'arte della pittura sul corpo. Una rosa dipinta come segno d'amore per l'antica Repubblica Marinara e le sue tradizioni. Illuminata da un sole estivo e con la più classica delle invasio- ni turistiche, le operazioni co- reografiche di Una Rosa per Ve- nezia si sono svolte senza pro- blemi ed è stato un vero succes- so. Tra i partecipanti anche il pic- colissimo Tancredi, che il caso ha voluto venisse al mondo ap- pena pochi mesi fa. Tancredi, il nome del coraggioso protagoni- sta della storia del Bocolo. E in questo speciale 25 aprile 2014, Un grande bocolo d'amore per Venezia nella festa di San Marco c'era anche lui insieme alla sua mamma. Completate le operazioni pre- paratorio del facepainting e tutti sistemati nella propria area della piazza, per un totale di 850 metri quadrati adibiti a petali rossi e altri 150 metri quadrati a gambo e foglie verdi, ha quindi avuto luogo il flash reading dello scrit- tore Alberto Toso Fei, che prima in italiano, poi in inglese quindi in dialetto veneziano, ha raccon- tato la leggenda della rosa donata da Tancredi a Maria. Qualcuno "deve averlo già det- to" ma non lo si ripete mai abba- stanza: All we need is love – L'a- more è la sola cosa di cui abbia- mo bisogno. La coreografica realizzazione floreale in piazza San Marco Ravello, luogo cult delle arti, è da sempre enclave internazionale della musica: lo è col Ravello Festival, alla sua 62^ edizione, quest'anno interamente votata al Sud, inteso come luogo della mente, non come concetto geo- grafico. Dal 2012 la Città della Musica è diventata palcoscenico per i grandi maestri della scul- tura: prima Igor Mitoraj, con i monumentali "idoli fratturati", poi Mimmo Paladino, con una fortunatissima personale, hanno impreziosito gli spazi di Villa Rufolo e della straordinaria ter- razza dell'Auditorium disegnato da Oscar Niemeyer. Nel 2014 il Ravello Festival ha esteso la programmazione all'in- tero anno, ampliando l'offerta relativa alle arti visive e, in parti- colare, alla scultura, che a Ra- vello sembra aver trovato una dimora privilegiata. A Villa Rufolo è stata inaugu- rata la mostra della scultrice Al- ba Gonzales "Amor Maris - I miti scolpiti", a cura di Maria Mucciolo. L'artista, romana di nascita, ma cittadina del mondo grazie alle sue numerose espo- sizioni internazionali, rende o- maggio ad un luogo che, con la sua atmosfera, evoca miti e me- tafore. La mostra, aperta fino a domenica 18 maggio, si com- pone di 32 opere, fra marmi e bronzi, di cui dieci monumentali, quattro delle quali dislocate sulla terrazza dell'Auditorium, colle- gate da un fil rouge fra l'ironia, la de-nuncia e la speranza, ele- menti tipici dell'arte di Alba Gonzales. Il figurativo–simboli- co di questa artista coniuga molti temi della contemporaneità: dal femminicidio alla procreazione assistita; dall'uso della seduttiv- ità femminile come strumento di potere all'abuso sull'ambiente; dal vincolo coniugale come mes- saggio di eternità alla preghiera verso la Madre Celeste. "Sono onorata di esporre in una cornice così prestigiosa – af- ferma Gonzales – perché Ravello rappresenta un luogo magico, dove tutto è armonia, in un con- nubio straordinario di passato e presente. E le mie opere sono imperniate proprio sulla ricerca di un'armonia spirituale ed emo- tiva la cui conquista pacifichi interiormente anche quando de- nunciano le patologie del destino umano, come la guerra, la vio- lenza alle donne, il degrado am- bientale prodotto dagli uomini, lo fanno con forme plastiche ed eleganti". Il catalogo della mostra, con foto di Luca Bracali, è edito da Arte'm. Con Alba Gonzales si è aperta la grande stagione della scultura contemporanea a Ra- vello, destinata poi a trovare in Tony Cragg, durante l'estate, un altro esponente internazionale illustre. ANNAMARIA BARBATO RICCI della Festa di San Marco, per formare un "bocolo" gigantesco. Quello stesso bocciolo di rosa che nel giorno del patrono di Venezia viene tradizionalmente donato da ogni uomo alla propria amata. Benvenuti nella dimen- sione di Una Rosa per Venezia, evento realizzato dal progetto artistico Venezia Rivelata, ideato dalla bodypainter di fama inter- nazionale Elena Tagliapietra e l'affermato scrittore del mistero Alberto Toso Fei. La leggenda narra che nell'800 il cantastorie Tancredi, pur di conquistare la fiducia del padre dell'amata nobile Maria Parteci- pazio, decise di arruolarsi tra le schiere dei Paladini di Francia. Finale tragico per l'innamorato, ma prima di spirare, riuscì a mandare un ultimo dono alla sua bella: un bocciolo di rosa mac- chiato del suo sangue. Avuto il ogni anno il rito della rosa rossa. "Il Bocolo a Venezia è una tra- dizione molto sentita, molto più di tante altre feste e locali e na- zionali" spiega la coreografa del- l'evento, Elena Tagliapietra. "La leggenda del bocolo incar- I miti scolpiti e i temi della contemporaneità nelle opere dell'artista romana Alba Gonzales a Ravello Fino al 18 maggio la mostra Amor Maris di Alba Gonzales a Ravello Il bocolo richiama una tragica storia d'amore dell'800 (Ph. Luca Ferrari)