L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-8-2014

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à è È ù ì ò ^ GIOVEDÌ 8 MAGGIO 2014 www.italoamericano.com 23 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Finale di coppa allo stadio Olimpico: la vergogna del calcio italiano, pericolosamente ostaggio degli ultras In un weekend in cui si sono assegnati Scudetto e Coppa Italia e in cui si è giocato il derby di Milano, al centro dell'attenzione sono inevitabilmente finiti i ver- gognosi eventi accaduti prima della finale di coppa giocata al- l'Olimpico. Si è cominciato nel pomeriggio quando, dopo uno scontro 'a ba- se' di bombe carta tra i tifosi del Napoli e alcuni ultras della Ro- ma (un agguato? Il folle gesto di alcuni cani sciolti?), dalla pistola del romanista Daniele De Santis sono esplosi 4 colpi, che hanno lasciato a terra Gennaro Fioretti e Ciro Esposito (gravissimo). Successivamente, De Santis e i primi due poliziotti giunti sul luogo degli scontri, sono stati malmenati dagli ultras parteno- pei. A riprova di un possibile 'scontro premeditato', la notizia di queste ore: anche Esposito, seppure in fin di vita, è stato ar- restato. La serata degli orrori è poi proseguita all'interno dello sta- dio, con squadre a autorità 'pri- gioniere' degli ultras partenopei: capeggiati da Genny 'a Carogna (che indossava una t-shirt a so- stegno dell'assassino dell'ispet- tore di Polizia Filippo Raciti), i tifosi del Napoli hanno contrat- tato a lungo con Forze dell'Or- dine e vertici del Napoli. Sembra che, per onorare i compagni feri- ti, non volessero far giocare la partita. Alla fine, per fortuna, il prefetto di Roma Giuseppe Pe- coraro, ha imposto il calcio d'i- nizio, con quasi un'ora di ritar- do. L'ipocrisia dei tifosi azzurri si è poi concretizzata al termine della gara: invasione di campo e insulti ai supporter della Fioren- tina, con i feriti completamente dimenticati. Il 97° Giro d'Italia parte dall'Irlanda per poi risalire la penisola partendo dal Sud e dai velocisti per la prima tappa Giovinazzo-Bari Gendt, e gli italiani Ivan Santa- romita, Luca Paolini, Diego U- lissi, Mauro Finetto, Filippo Poz- zato, Moreno Moser, Enrico Bat- taglin e Domenico Pozzovivo, sa- pranno e vorranno darsi battaglia. La carovana del Giro d'Italia, dopo la cronometro a squadra inaugurale di Belfast, resterà in Irlanda del nord per altri due giorni restando nei pressi della capitale nordirlandese che sarà teatro di due tappe pianeggianti particolarmente adatte alle fughe o agli arrivi in volata. Dopo l'antipasto britannico, il Giro approderà in Italia e più pre- cisamente in Puglia dove si svol- gerà la brevissima tappa (121 km appena) Giovinazzo-Bari, habitat ancora ideale per i grandi ve- locisti. Gli amanti delle salite e delle imprese solitarie, dovranno però attendere la quinta tappa in programma il 14 maggio da Ta- ranto al traguardo in salita di Viggiano. Ben 2 GpM (gran premi della montagna) intermedi che antici- peranno quello finale posto in cima a Viggiano con pendenze lievi, ma che certamente screme- ranno il gruppo e daranno i primi responsi circa la qualità e le reali ambizioni dei favoriti. Prima del gran finale con le sa- lite alpine e dolomitiche, la ca- rovana scalerà anche le vette ap- penniniche di Montecopiolo e Se- stola preparando gambe e pol- moni alle tappe più impegnative. Nell'ultima settimana, infatti, si deciderà il giro su strade strette, discese difficili e pendenze da brividi con il monte Oropa, la vetta di Plan di Montecampione, il Martelltal, il Panarotta, la cro- noscalata di Cima Grappa ed il terrificante Zoncolan che deli- neeranno in maniera definitiva la classifica generale. Avvio in sordina e fuochi d'ar- tificio nel finale: questo sarà il Si è così 'fotografato' il vero sommerso del nostro calcio: os- taggio di ultras facinorosi e 'tifo- si' spesso collusi con la crimina- lità organizzata, contro cui lo Stato attualmente ha dimostrato di poter fare davvero poco men- tre le autorità sportive, altrettan- to pericolosamente colpevoli, non fanno quasi nulla per conve- nienza o timore. L'ennesima brutta figura nei confronti del Mondo, ha risve- gliato l'attenzione della politica. Ora è chiaro a tutti che si deve intervenire, ma non serve un ot- tuso 'regime di ferro': è necessa- rio fare poche mosse (basta con ostacoli territoriali per i tifosi 'normali', sradicare i legami ultras-società-calciatori, pene più severe del Daspo: certi personag- gi non possono più avere a che fare con il calcio, nemmeno al- l'esterno dello stadio), ma con rapidità e coerenza. STEFANO CARNEVALI Sparatoria tra ultras napoletani e romanisti e scontri con la polizia a Roma Joaquin Rodriguez, investiti del ruolo dei grandi favoriti per la vittoria finale, mentre un gradino più in basso nel virtuale ranking dei pronostici, sgomitano l'au- straliano Cadel Evans, l'altro colombiano Rigoberto Uran e i cugini irlandesi Nicholas Roche e Daniel Martin. Presenti al via anche alcuni vincitori delle passate edizioni come Michele Scarponi (che par- tirà con il dorsale numero uno in quanto compagno di squadra del vincitore dello scorso anno), Ivan Basso, Damiano Cunego e il ca- nadese Ryder Hesjedal. Ad inizio e fine giro toccherà ai grandi velocisti mettersi in mo- stra negli arrivi in volata dove lo spagnolo campione olimpico Sa- muel Sanchez, il norvegese Ed- vald Boasson Hagen, il francese Pierre Rolland, lo spagnolo Igor Anton, il belga Thomas De Tutto pronto per l'inizio del 97° Giro d'Italia. La celebre corsa a tappe ita- liana prenderà ufficialmente il via venerdì 9 maggio con l'ora- mai consueta cronometro a squadre in terra straniera, più precisamente a Belfast, in Irlanda del Nord. Dalla lontana Gran Bretagna al Bel Paese il passo sarà breve in quello che gli orga- nizzatori si augurano possa essere un Giro ricco di spettacolo e povero di scandali. Sono 22 le squadre ai nastri di partenza con ben 198 corridori pronti a contendersi la prestigiosa maglia rosa fino all'ultimo tra- guardo di Trieste sede, il 1 giug- no, dell'ultimo atto della corsa a tappe più affascinante del mondo. Fari puntati sul colombiano Nairo Quintana e lo spagnolo Il Giro 2013 attraversa il centro storico di Giovinazzo Il colombiano Nairo Quintana, il grande favorito Giro d'Italia 2014, un appunta- mento assolutamente da non perdere per vivere 20 giorni di grande sport immersi nello spet- tacolo di natura e cultura che solo l'Italia può e sa offrire. NICOLA ALFANO

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