L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-22-2014

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www.italoamericano.com 12 GIOVEDÌ 22 MAGGIO 2014 L'Italo-Americano LA GUERRA DEGLI SCONTI Spesa compulsiva (causa offerte) La Vignetta della Settimana di Renzo Badolisani C'è da sconfiggere la concorrenza, agguerrita e dotata di inventiva. C'è, soprattutto, il desiderio di riguadagnare la fiducia dei consumatori, di quelli che, non molto tempo fa, indugiavano a lungo nei supermercati, acquistando anche il superfluo. Da molti mesi, ormai, il termometro è in ribasso. Ci sono italiani che, la sera, per cena, vanno avanti tre giorni a settimana con latte e biscotti. Mancano i soldi, si fa la cresta su tutto, anche sul mangiare. Più grave che - stando alle ultime proiezioni - ci siano quasi dieci milioni di connazionali che, per mancanza di soldi, rinunciano anche a curarsi. È la grande distribuzione, in questo scampolo di primavera, che è scesa in trincea. Pronta a convincere la clientela con mille trucchi. Gli orari di chiusura dei supermercati, ad esempio: qualcuno - soprattutto all'interno dei centri commerciali - ha spostato la lancetta della chiusura alle ventidue, strizzando l'occhio, così, a quella enorme massa di italiani che, uscendo tardi dal lavoro, non potrebbe altrimenti fare la spesa, rinviando tutto al fine settimana. Chiusura alle ventidue, così, con uno sconto pure sullo scontrino qualora ci si presenti alla cassa, per pagare, tra le otto e le dieci di sera. Fioccano le idee, le offerte, è il momento dei pubblicitari, di coloro che lavorano nel marketing e che conoscono i gusti e le abitudini dei consumatori. Va ancora di moda il pacco tre per due: acquisti due pacchi di biscotti o di pasta e te ne regalano uno in più. Una tipologia di offerta che ha fatto strada anche nei negozi di abbigliamento. Vuoi due camicie? Aggiungici due o tre euro e te ne danno tre. Idem per i calzini, le magliette, talvolta pure i pigiami. C'è crisi e quindi tutto fa brodo per limitare il calo (drammatico e marcato) dei consumi. A tutti i livelli, nessuno escluso. Le cassette della posta, ormai, pullulano di volantini pubblicitari. E, con quelli in mano, il consumatore oltrepassa la soglia dei supermercati, reclamando quanto promesso. Ci sono persone che li mettono da parte, poi li stendono sul tavolo e decidono la réclame più conveniente. Diversi i supermercati che rilasciano tessere-fedeltà: ogni busta della spesa alimenta il tuo conto. Quando raggiungi una certa cifra hai diritto a un regalo oppure a due o tre buste di spesa gratis. Varato ormai anche il giorno delle offerte. La domenica, ad esempio, molti supermercati mettono in vendita il pesce col cinquanta per cento di sconto. Il martedì, magari, vanno di moda i latticini. Il giorno dopo la pasta. Oppure i tortellini e i ravioli. Li compri a prezzi stracciati, se ne acquisti due o tre confezioni hai il problema del primo piatto risolto per mezza settimana. Scarseggiano i soldi, stipendi e pensioni non bastano più. Esci dai supermercati e ti accorgi che anche le grandi pasticcerie del Centro - quelle che una volta erano incuranti verso ogni tipologia di offerte - mettono in vendita le loro leccornie a prezzi scontati se le acquisti al tramonto. È la crisi, ragazzi: meglio rinunciare a qualche euro piuttosto che rischiare il fallimento. Italiani chiamati al voto per rinnovare il Parlamento europeo Sarà una fine di maggio movi- mentata nei Paesi che compongo- no l'Unione Europea considerato che si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento euro- peo. Il 25 maggio sarà senza dubbio la giornata clou nella Ue, anche se alcuni Paesi, come Ir- landa e Regno Unito, voteranno nei giorni precedenti. A Bruxelles il clima si è fatto incandescente e lo slogan coniato per il grande evento elettorale cir- cola da tempo: "Questa volta è diverso". La campagna elettorale apparato tele e audio-visivo d'ec- cezione aperto a tutti i media che intendono accreditarsi per seguire da vicino lo scrutinio dei voti. Inoltre sono stati approntati vari messaggi di propaganda che invi- tano i cittadini ad andare a votare, facendo valere le proprie scelte. Nel tentativo di essere un even- to coinvolgente il 15 maggio si è tenuto un dibattito pubblico a Bruxelles che è stato trasmesso in 23 lingue su canali tv e sul web. D'ora in poi, promettono da Bruxelles, saremo noi cittadini a decidere e non più a subire le decisioni della Ue. Inoltre sono le prime elezioni dopo il Trattato di Lisbona che ha costituito la Commissione euro- pea ed entrato in vigore a fine 2009. Il Parlamento europeo è molto più potente, può sfidare ogni giorno i Consigli dei Ministri. La situazione è radical- mente diversa rispetto a cinque anni fa e c'è anche un modo diverso di eleggere il presidente della commissione: ora spetta al Parlamento europeo secondo l'art.17.7 su proposta del Consiglio europeo. La maggioranza assoluta è di 276 deputati. Il 25 maggio tutti e 28 i Paesi menbri dell'Unione Europea parteciperanno al rinnovo dell'Europarlamento Ci saranno mille media circa presenti a Bruxelles per la notte delle elezioni e sarà fornita una lettura ufficiale dei risultati, dei seggi ottenuti dai vari partiti e gruppi politici nei diversi Paesi, inserendoli in un contesto euro- peo. Alle 21 inizierà la trasmis- sione, ma nessuno potrà comuni- care l'esito prima delle 23 perché si dovrà attendere che le opera- zioni di voto siano terminate in Italia, ultimo Paese a chiudere i seggi. Il 25 maggio è quindi la data di inizio di un nuovo proces- so, mentre il 27 ci sarà un incon- tro al Parlamento europeo dei pre- sidenti dei vari gruppi politici. In serata si riuniranno i Capi di Stato e di governo per proporre il nome del Presidente della Com- missione europea. Juncker e Schulz sono i 2 candi- dati più forti. I Popolari, i So-cia- listi e i Liberali sono addivenuti ad un accordo per collaborare a favore di una maggioranza più forte. Tra gli altri appuntamenti, il 26 e 27 giugno ci sarà la riunione ufficiale del Consiglio europeo per proporre il candidato alla pre- sidenza della Commissione euro- pea, carica da eleggere entro lu- glio o al massimo a settembre. Insomma, sono tanti gli appun- tamenti in questo periodo prelet- torale. L'importante è che i citta- dini dei Paesi della Comunità eu- ropea non dimentichino di eserci- tare il loro diritto di voto per sce- gliere i loro rappresentanti a Bruxelles, nell'ottica di superare l'eurocrisi e cercando di vedere la politica in una sfera europea e non nazionale. Questo per poter vivere, dopo il 25 maggio, in un'Europa in cui tutto "questa volta è (davvero) di- verso". ferve in tutti i Paesi membri e la situazione sembra diversa dall'ul- timo voto del 2009 per almeno tre motivi: la crisi economica e l'alto tasso di disoccupazione che affliggono tutta la Ue, l'accresciu- ta sensibilità dei cittadini ver-so i fatti e le decisioni di Bruxel-les, un maggiore euroscetticismo, che potrebbe sfociare in astensioni- smo. I cittadini europei sono chiamati a scegliere i loro rappresentanti nella camera legislativa, stabilire chi sarà il primo ministro: ciò può ridurre la distanza tra cittadini e istituzioni perché con il loro voto i primi contribuiranno a de-cidere chi sarà il presidente della Commissione europea. Tutto è pronto a Bruxelles, nel- la sede del Parlamento, con un FABRIZIO DEL BIMBO

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