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GIOVEDÌ 29 MAGGIO 2014 www.italoamericano.com 19 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Studenti italo-americani a Palermo per commemorare il giudice Falcone e dire no a tutte le mafie con migliaia di ragazzi italiani Quest'anno, per la prima volta, hanno partecipato anche studenti italo-americani. Sono atterrati all'aeroporto 'Falcone e Borsel- lino' di Palermo e si sono uniti alle migliaia di ragazzi e ragazze, bambini e bambine italiani che hanno "festeggiato" la cultura della legalità contro tutte le mafie. Sono scesi dall'aereo con uno striscione che riportava la scritta "Insieme per non dimenti- care". Ogni anno in Italia viene orga- nizzata la "Nave della Legalità" per portare in Sicilia studenti da tutte le regioni italiane. Lo scopo è altamente sociale, civile ed e- tico: partecipare alle commemo- razioni che si tengono nell'aula bunker del carcere dell'Ucciar- done di Palermo per l'anniversa- rio della strage di Capaci, l'at- tentato contro il giudice antima- fia Giovanni Falcone, sua mo- glie Francesca Morvillo e i tre a- la mafia". Gli studenti sono salpati dal porto laziale di Civitavecchia ac- compagnati da Don Luigi Ciotti, presidente di "Libera, Asso- ciazioni, nomi e numeri contro le mafie". Nata nel 1995 ha l'inten- to di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuo- vere legalità e giustizia. Coordi- na oltre 1500 fra associazioni, gruppi, scuole, realtà territorial- mente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e orga- nizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. Quest'anno, portando gli stu- denti da Washington e New York, si è unito alla manifesta- zione nazionale "L'aereo delle legalità" con lo scopo di lanciare un messaggio oltre frontiera: "La lotta alla mafia sia un fatto di coscienza, non di carta di iden- tità. La ricerca della verità deve impegnare le coscienze di tutti", ha detto Don Ciotti, impegnato da decenni nella lotta alla crimi- nalità organizzata. I ragazzi sono stati accompa- gnati anche dal presidente del Senato Pietro Grasso che, alla partenza ha detto loro: "L'antimafia che agisce concre- tamente contro i crimini, l'anti- mafia della repressione, ha biso- gno dell'antimafia della speran- za, del consenso di tutte le altre componenti della società. Ha bisogno dell'aiuto di tutti". Durante il percorso verso Palermo, durato tutta una notte, i ragazzi hanno partecipato a in- contri e dibattiti dedicati all'edu- cazione alla legalità, alla lotta alle mafie, all'uso corretto del denaro pubblico confrontandosi con interlocutori istituzionali e dibattendo con le associazioni che si occupano di questi temi. Dopo le celebrazioni ufficiali, nel pomeriggio, due cortei hanno attraversato la città, partendo uno dall'Aula Bunker e l'altro da Via D'Amelio, il luogo del- l'altro attentato terroristico-ma- fioso in cui, il 19 luglio 1992, persero la vita l'altro giudice an- timafia Paolo Borsellino e i cin- que agenti di scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e prima agente della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vin- cenzo Li Muli, Walter Eddie Co- sina e Claudio Traina. L'attentato seguì di due mesi la strage di Capaci, in cui era stato ucciso il giudice Giovanni Falcone, amico e collega di Bor- sellino, segnando uno dei mo- menti più tragici nella lotta alla mafia. I ragazzi si sono poi riuniti in Via Notarbartolo, sotto l'Albero Falcone, per celebrare insieme il momento solenne del Silenzio suonato dal trombettiere della Polizia di Stato all'ora della stra- ge: le 17:58. L'albero Falcone è l'albero cresciuto di fronte alla casa del giudice. Dopo la strage di Ca- paci, su quell'albero iniziarono a essere affissi spontaneamente foglietti con messaggi, lettere, disegni. Portano il segno di tutto quello che i cittadini di Palermo hanno vissuto all'indomani della strage: il sentimento di dolore, di rabbia e disperazione a cui si sono aggiunti poco per volta anche messaggi di speranza e di incoraggiamento a voler conti- nuare la lotta e i sogni di Falco- ne. L'albero è diventato un sim- bolo non solo per i palermitani che si impegnano nella lotta con- tro la mafia, ma per tutti coloro che, in Italia e nel mondo, a que- sta lotta si uniscono. Nel giorno della commemora- zione del giudice Giovanni Falcone, si è aperto a Caltanis- Più di 700 ragazzi dai 16 ai 30 anni da 100 Paesi del mondo, saranno i protagonisti, a Roma, della prima simulazione di crisi internazionale gestita dalle Nazioni Unite. Si chiama Wimun2014, ed è stato ribattezzato il Risiko della pace. L'evento è organizzato dal- la Federazione mondiale delle associazioni per le Nazioni U- nite (Wfuna) in collaborazione con la Sioi (Società italiana per l'organizzazione internazionale) e patrocinato, tra gli altri, dalla presidenza della Repubblica, dal ministero degli Esteri, dalle tre agenzie Onu presenti a Roma (Fao, Ifad, Wfp) ed Expo 2015. Scopo di questo strano gioco di gruppo, che si svolgerà dal 30 giugno al 4 luglio, sarà di mo- strare i meccanismi che muo- vono le Nazioni Unite. I ragazzi si sposteranno tra la sede della Fao e quella della Sioi per incontrare i funzionari delle Nazioni Unite e comprendere, durante appositi workshop, l'or- ganizzazione delle istituzioni, ma soprattutto potranno mettere alla prova le proprie abilità di- plomatiche diventando protago- nisti di interventi mirati a gestire crisi economiche, cambiamenti climatici, attacchi ai diritti Risolvere crisi internazionali simulando le Nazioni Unite: a Roma 700 studenti da 100 Paesi (Usa inclusi) umani. I ragazzi, divisi per fasce d'età, si riuniranno in otto comi- tati, ognuno avrà il compito di affrontare temi specifici. Ragazzi provenienti dalla Co- rea del Sud agli Stati Uniti pas- sando per India, Afghanistan, Sud Sudan, Italia, Francia, Gran Bretagna, si confronteranno su BArBArA MINAFrA Il giudice Falcone è stato ucciso con la moglie e la scorta a Capaci disoccupazione giovanile, soste- nibilità agricola, lotta alla fame, uguaglianza di genere, tolleranza religiosa. Ogni gruppo dovrà produrre una risoluzione finale, rispettando i passaggi previsti nei lavori dell'Onu, che sarà poi discussa l'ultimo giorno durante l'Assemblea Generale. Wimun2014: prima simulazione di crisi internazionale gestita dall'Onu genti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Monta- nari. Furono uccisi dalla mafia il 23 maggio 1992 con 400 chili di tritolo sull'autostrada A29 al- l'altezza dello svincolo di Ca- paci, a pochi chilometri da Pa- lermo. Prima di partire i ragazzi hanno incontrato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napo- litano, che ha detto: "La mafia non è ancora sconfitta, ma ab- biamo fatto molto grazie alla scuola e ora contiamo su di voi giovani per vincere la battaglia. Contiamo sul vostro impegno, sulla vostra determinazione e tenacia, contiamo su di voi per un'Italia migliore". Il Capo dello Stato si è sofferma- to poi a lungo sul ruolo dello Stato che "deve essere capace di rinnovare le sue strutture e la sua azione di lotta. Ce la stiamo met- tendo tutta come dimostrano i molti colpi alla mafia e i molti capi che sono in galera e ci rimarranno. L'obiettivo di veder sparire la mafia non è ancora vicino - ha aggiunto - ma di stra- da ne abbiamo fatta molta grazie alla magistratura, alle procure antimafia, alle forze di polizia, ai governi che più hanno sentito il problema, contribuendo con effi- caci provvedimenti a combattere La strage di via d'Amelio, a Palermo, ha ucciso il giudice Borsellino L'albero della Pace a Palermo setta il processo ''Capaci bis'' che dovrà giudicare cinque boss accusati di avere svolto un ruolo nella strage del 23 maggio 1992.