L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-5-2014

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GIOVEDÌ 5 GIUGNO 2014 www.italoamericano.com 18 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Vino, Romagna e California hanno molti punti in comune. A cominciare dalla North American Sommelier Association di Los Angeles La Romagna, soprattutto nella parte collinare e pedemontana delle Provincie di Forlì-Cesena e Ravenna (compresa Faenza), vanta una gloriosa tradizione vitivinicola, grazie alla posizio- ne favorevole tra Appennino e pianura, composizione e varietà dei terreni e vitigni acclimatati da secoli. Vino, Romagna e California, hanno molti punti in comune, uno di questi è rappresentato dal "Master of Sangiovese", un cor- so per esperti del settore orga- nizzato dalla North American Sommelier Association (Nasa), con sede a Los Angeles, che nel suo staff annovera Diego Me- raviglia (Gold-Pin Sommelier e Master Tester) attuale Wine Di- rector del ristorante Neapolis di Pasadena e Giammario Villa, Wine Selection presso la Golden più diffusi nel territorio naziona- le, padri maggioritari di molti vini, anche di grande pregio. Gli altri tre sono: Albana, Pagadebit e Cagnina. Le prime notizie riguardanti il Sangiovese (a bacca rossa) risal- gono al lontano '600; quando durante un banchetto tenuto nel monastero dei frati cappuccini in Santarcangelo di Romagna, alla presenza di Papa Leone XII, fu servito questo vino prodotto da- gli stessi monaci. Ne fu chiesto il nome e un monaco disse che quel vino rosso si chiamava "Sanguis di Jovis" - Sangue di Giove (Sanjovese). Col passare degli anni, il Sangiovese assunse a simbolo della terra di Roma- gna, pur essendo diffuso in quasi tutto il territorio nazionale ed è il vitigno tradizionalmente più importante dell'areale toscano. L'Albana è un vitigno cosid- nome deriva dalla qualità dell'u- va chiara, che è considerata la migliore delle uve bianche, da cui "Albus" (bianco per eccel- lenza) - Albana. Il paese di rife- rimento di questo vino è Berti- noro, arroccato su una piccola collina tra Forlì e Cesena. Dal 2011 è nata la nuova denomina- zione Romagna Albana (certifi- cato Docg, denominazione di o- rigine controllata e garantita). Il Pagadebit è un vino a "bacca bianca", composto per l'85% dal vitigno Bombino Bianco, che resiste a qualsiasi condizione climatica. Il suo nome deriva dal fatto che i contadini, grazie alla sua resistenza riuscivano sempre a pagare i debiti contratti nel- l'annata vitivinicola. Una volta era usanza stipulare contratti sulla parola, detti appunto Pa- gadebit. Il Trebbiano fa parte di una delle famiglie di vitigni a bacca bianca, tra i più diffusi in Italia, presente nell'uvaggio di moltis- simi vini Doc, denominazione di origine controllata. L'origine, in Romagna risale ai periodi Etru- sco e Romano, dove i colonizza- tori impiantarono vitigni dopo la bonifica e l'appoderamento del- le terre. Col passare degli anni, dall'antico ceppo di Trebbiano ne è nata una famiglia coltivata anche negli Usa, in California. Un buon Trebbiano di Romagna si sposa con tutti i formaggi fre- schi molli della sua zona (Ro- biola, Raviggiolo, Casatella e Squacherone). La Cagnina è un vino a "bacca rossa" di antica coltivazione, particolarmente dolce e amabile, pronto da bere subito dopo la vendemmia, che si ottiene per almeno l'85% dalle uve del viti- gno "Refosco" localmente deno- minato "Terrano". Di questo vino se ne parla sin dall'epoca bizantina durante la quale fu importato dalla Dal- mazia e dall'Istria, in occasione dell'acquisto di pietra calcarea per la costruzione dei monumen- Il Palazzo comunale situato nella piazza principale di Bertinoro Grappoli a bacca rossa di Sangiovese, vitigno tra i più diffusi in Italia e nell'area toscana (Ph. Francesco Sgroi) State Wine Company. Recentemente, durante la nona edizione di "Vini ad Arte", svol- tasi presso il Museo Internazio- nale delle Ceramiche di Faenza, Villa ha tenuto un seminario de- dicato al "Sangiovese nel merca- to del Nord America". Tra gli eventi organizzati dall'Associazione dei sommelier per il 2014, segnaliamo l'Italian Wine Specialist Certification, che si terrà alla Wine House di Los Angeles il prossimo 6 lu- glio. Nell'ottobre 2013 i vini roma- gnoli sono stati protagonisti a Los Angeles, Boston e Chicago, in un "dinner-educational" orga- nizzato dal Consorzio Vini di Romagna, occasione in cui il presidente Giordano Zinzani ha confermato l'importanza del mercato americano per la nostra produzione. I vini romagnoli hanno una storia che si perde nella notte dei tempi. Dei cinque che possiamo definire classici, due vitigni (Sangiovese e Trebbiano) sono i Veduta della campagna di Bertinoro, con la vigna di Albana Boston il 25 e 26 ottobre scorso, in occasione del "Wine-Riot", un appuntamento rivolto ai consu- matori finali per avvicinare al mondo del vino anche inesperti e curiosi. I vini di Romagna sono poi "volati" a Chicago e a Los An- geles, dove sono stati organizzati due workshop cui hanno parteci- pato circa 300 operatori dell'im- portazione e della distribuzione nord-americana. A Los Angeles si è svolta an- williaM MolDuCCi detto "a bacca bianca" (foglia grande e pentagonale, buccia di colore giallo intenso) ed è colti- vato nelle provincie di Forlì- Cesena, Ravenna e Bologna. L'origine di quello che è definito il "biondo nettare di Romagna" sembra risalire ai tempi dei ro- mani. Se ne trova traccia negli scritti di quell'epoca che riferi- scono di Galla Placidia, figlia dell'imperatore Teodosio. Molto più probabilmente il suo Grappoli di Albana di Romagna Docg a bacca chiara ti storici di Ravenna. Le prime notizie di questo caratteristico vino risalgono al XIII secolo e si riferiscono alla vite e al vino friulano (barbatelle di Terrano d'Istria o del Carso, sinonimi di Refosco d'Istria o del Carso). La prima tappa del tour ameri- cano, cui hanno partecipato, ol- tre al Consorzio anche nove a- ziende agricole, si è svolta a che una degustazione per opera- tori della ristorazione creata su misura dall'associazione som- melier locale nel noto ristorante "Terroni", dove i vini sono stati abbinati ad alcune preparazioni gastronomiche romagnole e locali. Nel 2013 l'Emilia-Romagna è risultata la quinta regione ita- liana per volume d'affari nel- l'esportazione di vino.

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