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GIOVEDÌ 12 GIUGNO 2014 www.italoamericano.com 20 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Troina è una cittadina della provincia di Enna dalle origini antichissime. Sono stati addirit- tura trovati insediamenti umani risalenti al neolitico: una fattoria del 6000 a.C. e la necropoli sul Monte Muganà che fanno risali- re alla preistoria la sua nascita. Antiche testimonianze di origi- ni greche sono visibili nel centro della città e sulla rocca a 1137 metri di altezza, nella cittadella insieme ai resti delle fortificazio- ni normanne. La cinta muraria a blocchi del IV secolo a.C. è di sicura origine greca. Centro prevalentemente agri- colo la cui attività artigianale, invece, è rivolta principalmente alla lavorazione del legno fu, a le scale è di chiara impronta me- dievale anche se il territorio si espanse nel '500, nel '600 e nel '700 sino all''800. Nei suoi dintorni si trova la Diga dell'Ancipa, la più alta (949 metri) dell'isola, circondata da boschi rigogliosi, le cui acque sono ricche di trote, carpe e an- guille. Intorno al 1100 San Silvestro, oggi patrono della città, entrò nel monastero di San Michele Arcangelo compiendo alcuni mi- racoli tra cui l'aiuto dato a un mendicante rivelatosi poi il Si- gnore, oppure il trovarsi contem- poraneamente a Catania per i festeggiamenti di Sant'Agata e all'interno del monastero presso cui dimorava. dal monastero e vivendo in una sorta di eremitaggio dedicando a malati e diseredati l'esistenza. La città dell'ennese celebra o- gni anno il suo santo patrono con un festino che si svolge in più cicli: Rami, Ddarata, Kubbaita e Uscita della Vara. Il primo momento si svolge nella notte del giovedì preceden- te la penultima domenica di maggio. I devoti, i "Ramara" radunatisi all'interno della chiesa si avviano verso un pellegrinag- gio all'interno delle foreste dei monti Nebrodi per raccogliere rami di alloro. Intanto accendono fuochi che manterranno vivi sino all'alba per fare ritorno in due gruppi separati ad un santuario naturale dove crescono le piante di alloro. I ramara scendono con l'aiuto di robuste corde lungo il pendio per raccogliere altri rami della stessa pianta. Infine ritornano al luogo di partenza dove in cer- chio e al ritmo dei tamburi ini- ziano delle danze accompagnate da canti e da spari a salve. Canti iniziati dal più anziano dei fede- li, il massaro, ricordano la melo- pea araba. La domenica seguente vengono portati in dono al Santo attraver- so una sfilata per le vie principali di Troina alte aste di legno pre- cedentemente adornate con allo- ro, fiori, bambole, immagini sacre e altro accompagnandosi con l'invocazione "Viva Diu e San Suvviestu e lu Patriarca San Giusieppi e lu Santissimu Sa- cramientu" (Viva Dio e San Sil- vestro e il Patriarca San Giu- seppe e il Santissimo Sacramen- to). Dopo aver partecipato alla santa Messa durante la quale i rami di alloro vengono benedetti, i fedeli raggiungono la chiesa intitolata al Santo. La domenica seguente si svol- ge un altro pellegrinaggio, un altro momento del ciclo, la "Ddarata" in cui i protagonisti sono i cavalli e i muli bardati a festa e carichi di alloro. Il terzo momento, la "Kubbaita" che quest'anno si è svolto il 1° di giugno, prende il nome dall'ara- bo "qubbiat", cioè mandorlato e che in Sicilia indica un tipo di torrone. A Troina si usa questo termine, per assimilazione, per indicare la cavalcata storica. Sono protagonisti, insieme ai loro destrieri, cavalieri in sfar- zosi costumi spagnoleggianti. Tamburini e trombettieri an- ch'essi in costume, precedono il corteo subito dopo seguito dai tre cavalieri, veri protagonisti della sfilata, in sfarzosissimi a- biti e che cavalcano animali fi- nemente bardati. I loro costumi sono identici e richiamano quelli spagnoli del cinquecento e sono diversi tra loro soltanto per il colore: rosso-granato, blu e verde. All'interno delle loro bisacce, portate sulla spalla sinistra, sono contenuti confetti, torroni e dol- ciumi. Arrivati, infine, insieme ai valletti che portano sacche di seta contenenti altri dolci (di ri- serva) nella piazza principale della cittadina, distribuiscono alla folla la kubbaita. L'ultimo atto, l'uscita della vara, segna la fine dei festeggia- menti con il collocamento del Santo di nuovo all'interno della sua chiesa dopo una processione che partiva dalla chiesa Madre e dove il simulacro ritornerà il lunedì successivo. Ancora una volta i festeggia- menti, se pur con ben salde radi- ci religiose, sono vissuti con la gioiosità che forse soltanto il cibo riesce a dare con la sua, in questo caso, dolcezza. Festa dei Ramari per San Silv estro a Troina Cattedrale di Maria Santissima Assunta a Troina Il cioccolato di Modica, prodotto con la tecnica ispanica, sarà una delle eccellenze gastronomiche italiane nella vetrina dell'Expo Il cioccolato di Modica sarà inserito tra i prodotti d'eccellen- za in Italia e avrà un posto di ri- lievo nella vetrina internazionale di Expo Milano 2015. È stato siglato un protocollo d'intesa tra il sindaco, Ignazio Abbate, e il presidente di Eu- rochocolate Eugenio Guarducci. Eurochocolate rinsalda i rap- porti con l'ente, dopo le collau- date e positive esperienze di Eurochocolate Modica, e si pro- pone come Advisor progettuale e culturale del Cluster del Cacao e del Cioccolato, una delle nove aree tematiche dedicate ad altret- tante eccellenze agroalimentari, nell'ambito dell'Esposizione U- niversale. Il cioccolato di Modica si ottiene con una lav orazione a freddo del cacao "Il cacao e quindi il cioccolato, sarà una delle filiere d'eccellen- za presenti ad Expo 2015 - com- menta Eugenio Guarducci - e questo rilancerà non solo il pro- dotto italiano nel mondo, ma i distretti da cui esso proviene: Piemonte, Toscana, Umbria e ovviamente quel polo sud del cioccolato che vede Modica pro- tagonista. Avranno una missione precisa da svolgere i produttori locali che dovranno, però diver- sificare la produzione lavorando granite e gelati di cioccolato e sono certo lo faranno all'Expo 2015 con risultati soddisfacenti. C'è tanto lavoro da fare e per tale ragione abbiamo istituito un tavolo tecnico a Modica che dovrà mettersi subito al lavoro perché entro settembre dovrà essere pronto un programma operativo di attività da svolgere dal 1 maggio al 31 ottobre. Expo Milano 2015 sarà anche l'occasione per fare conoscere ai produttori mondiali di Cacao il Cioccolato di Modica. Molti Paesi da cui proviene il prodotto base non conoscono la tecnica di lavorazione del cioccolato di Modica, confezionato secondo il metodo ispanico. L'obiettivo è identificare, con l'esposizione universale, il cioc- colato e il territorio della città. Quindi un'operazione non solo enogastronomica, ma specifi- catamente culturale". Un santo che sa di dolce teResA DI FResCo partire dal 1062 sotto il re Rug- gero, sede del primo monastero siciliano dei monaci basiliani. L'impianto urbanistico con i suoi vicoli, gli slarghi, le rampe, i sottopassaggi ad arco, i cortili, Infine, così si narra, fu ordina- to sacerdote dal Papa e, tornando da Roma, guarì il figlio malato di Guglielmo I re di Sicilia so- prannominato "il Malo". Con- cluse i suoi giorni allontanandosi Il santo patrono San Silv estro