L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-19-2014

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GIOVEDÌ 19 GIUGNO 2014 www.italoamericano.com 18 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Creme e profumi come se fossero una seconda pelle: in un laboratorio di Firenze si creano su misura, come abiti di sartoria Monalys, nel cuore dell' Oltrarno fiorentino, propone creme realizzate a seconda delle diverse tipologie di pelle dei clienti Cosmetici personalizzati, rea- lizzati su misura a seconda della tipologia di ogni cliente, proprio come se fosse un abito cucito su misura in una sartoria. Questa l'idea da cui è nata a Firenze l'Antica Profumeria Mo- nalys, un laboratorio dove la ri- voluzione della dermocosmesi non si basa su ingredienti ricer- catissimi ma solo sull'attenzione alle diversità di ogni persona che entra nel negozio. Monalys, che in greco signi- ca "giglio unico", è stata fonda- ta dell'esperto in biotecnologie Stefano Rossi, con la consulen- za del cosmetologo Tommaso San-soni. La profumeria ha aperto i battenti lo scorso novembre in un palazzo del Cinquecento nel cuore dell'Oltrarno: è qui che le clienti vengono intervistate, per cono- scere il loro stile di vita e l'ambiente in cui vivono, poi vengono sottoposte a un check up completo della pelle del viso. Grazie ad una serie di micro telecamere in alta definizione vengono studiati sebometria, i- dratazione, profondità delle ru- ghe e tramatura della pelle del viso, poi attraverso un software realizzato dall'azienda viene ela- borata la crema su misura, una composizione in grado di assi- curare 15 benefici, dall'idrata- zione all'anti-age. Esiste una composizione di base cui si aggiungono i principi attivi, alcuni naturali, altri di de- rivazione chimica o biotecnolo- gica. "Abbiamo fatto una scelta di efficacia - spiega Stefano Rossi - perché in cosmesi ci sono tanti prodotti buoni, ma generici. La pelle è l'organo più esteso del corpo, ci protegge da agenti e- sterni di tipo atmosferico, chi- mico e biologico, ecco perché è così importante individuare le caratteristiche dermatologiche di ciascuno di noi". In laboratorio si possono per- sonalizzare anche le fragranze NIColettA CuRRAdI Il negozio-laboratorio di Firenze dove si ideano le creme su misura da ambiente, mixando 5 profu- mazioni di fragranza diversa. Per gli stranieri e gli amanti del profumo delle colline toscane invece è stata appositamente creata la fragranza d'ambiente "Il mio Chianti". Da provare senza indugio... Ad esser belli non si rinuncia: la cosmetica italiana non sente la crisi dei consumi BARBARA MINAFRA Ad esser belli non si rinuncia, crisi o non crisi. Magari si com- pra una marca meno cara, ma si continuano ad acquistare creme, profumi e trucchi. Se nel 2012 il settore della co-smetica ha fatto registrare in Italia un valore di mercato supe- riore ai 9.600 milioni di euro, alla fine del 2013 il giro d'affari delle aziende è persino aumenta- to, soprattutto grazie all'anda- mento positivo dalle esportazioni (+12 percento per un valore intorno ai 3 miliardi di euro). A causa della domanda interna in calo, invece, sono scesi del 2,4 percento i volumi di produzione per il mercato nazionale, che si sono attestati intorno ai 6 miliar- di di euro. "Il consumatore ital- iano — ha detto Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia — non rinuncia al prodotto cosmeti- co, ma si sposta all'interno dei canali di vendita e delle varie fasce di prezzo". Nell'indagine condotta sui consumi 2013, risulta che una quota di clientela compresa tra il 34% e il 40% afferma come la crisi non abbia cambiato le abitu- dini di acquisto. Le aziende tut- tavia, hanno dovuto reagire alla crisi adeguando di volta in volta la fi-liera lunga della cosmesi che incorpora non solo le case produttrici, ma anche le imprese di distribuzione e i rivenditori al- l'ingrosso e al dettaglio. Una filiera che conta sul terri- torio nazionale più di 130mila aziende e 200mila addetti tra parrucchieri e acconciatori, ne- gozi monomarca, farmacie, para- farmacie, profumerie, erboriste- rie, centri estetici, spa, palestre, beauty farm, istituti di bellezza, fitness center, hotel, venditori porta a porta, senza contare che i prodotti vengono venduti anche nei piccoli e grandi supermer- cati. La crisi, che ha penalizzato la grande distribuzione, che pure si conferma il più importante ca- nale di vendita per il cosmetico visto che ha portato 3,8 miliardi a fine anno 2013, ha colpito in particolare i canali professionali e soprattutto centri estetici e sa- loni d'acconciatura (il valore nei due canali è sceso a 840 milioni cioè -8%). Viceversa, a far da contraltare ai canali in sofferen- za, è aumentato il contributo economico delle erboristerie, an- che grazie al fenomeno dei negozi monomarca e del cre- scente orientamento green dei consumatori: erodendo sempre maggiori quote di mercato agli alri settori, ha aumentato il valo- re di mercato a fine 2013 di oltre 410 milioni di euro. Del settore della cosmetica fanno parte 500 imprese di pro- duzione e distribuzione. Cos- metica Italia rappresenta oltre il 95% del fatturato delle imprese legate alla filiera della chimica di consumo, particolarmente at- tente alla "cultura del benes- sere". Da oltre quarant'anni Cos- metica Italia affianca le aziende che operano in Italia e ne stimola la crescita e lo sviluppo attraver- so assistenza in materia tecnica, normativa, fiscale, economica e promozionale. Promuove e fa- vorisce all'estero e in Italia ini- ziative per lo sviluppo dell'in- dustria sul piano tecnico-norma- tivo e commerciale. Tra queste vi sono le più im- portanti e prestigiose rassegne a livello internazionale nel settore cosmetico: Cosmoprof World- wide a Bologna, Cosmoprof Asia a Hong Kong, e Cosmoprof North America a Las Vegas. Dopo il check up del viso viene elaborato il cosmetico personalizzato La lunga filiera della cosmetica conta più di 130mila imprese e 200mila addetti sul territorio nazionale

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