L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-26-2014

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GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2014 www.italoamericano.com 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | La Ferrari non si rassegna ma i risultati che non arrivano lasciano pensare a un altro anno di transizione Rosberg. E proprio Rosberg a bordo di una super Mercedes, rappresenta il grande cruccio del principe delle Asturie che in più di una circostanza ha criticato aspra- mente il momento della Ferrari che nell'ultimo Gp d'Austria, oltre ad inchinarsi alle due frecce d'argento (Rosberg ed Hamilton) ha dovuto subire lo smacco di finire alle spalle delle non certo quotatissime (alla vigilia del Mondiale) Williams di Botta e dell'ex ferrarista col dente avve- lenato, Felipe Massa: "Andavo al massimo e alla luce di tutto quel- lo che ha detto sinora il campio- nato, finire a 18" dalle Mercedes senza safety car, non è proprio un brutto risultato", era stato il laconico commento di Alonso al termine del Gp austriaco disputa- to nell'ultimo weekend. Come dire "guardiamo il bic- chiere mezzo pieno e smettiamo di pensare alla classifica". Eppure, con una Red Bull chiaramente ridimensionata dopo i trionfi degli ultimi anni di Vettel, tutti, Alonso e Montezemolo compresi, si sareb- bero aspettati qualcosa di decisa- mente meglio dalla nuova Ferrari che non più di 6 mesi fa venne Mattiacci subentrato a Domenicali, non è ancora riusci- ta a mettere Fernando Alonso nelle condizioni di competere per il titolo iridato. Dopo 8 Gp, il ferrarista passa- Sarà un altro anno di transi- zione. In barba ai sogni di gloria e alla voglia di riscatto, il popolo ferrarista dovrà rassegnarsi all'ennesima stagione da dimen- Nemmeno l'arrivo di Marco Mattiacci ha finora ribaltato la situazione presentata a stampa e tifosi alla stregua di un piccolo grande gioiellino. "Abbiamo introdotto dei miglioramenti e la macchina era un po' più competitiva – ha pro- seguito Alonso nell'analizzare il Gp di Zeltweg - ma l'importante, come dice Mattiacci, è di proce- dere passo dopo passo e miglio- rare e non certo cercare, creando delle false aspettative, grandi risultati". Parole chiare, pure troppo, che sanno di resa incon- dizionata e di un rapporto che, forse irrimediabilmente, si sta deteriorando con quello che, assieme a Vettel e Hamilton, viene comunque ritenuto il miglior pilota della Formula uno. Un vincente da sempre, che forse solo per non creare ulterio- ri polemiche, sta provando a tenere i toni bassi e a pensare solo al lavoro da svolgere per portare a casa una vittoria di qui alla fine dell'anno. Proprio come accadde a Schumacher nei primi anni da ferrarista, quelli per intenderci delle delusioni, degli errori e delle incomprensioni che poi si trasformarono in certezze, vitto- rie, e quindi in una pioggia di titoli forse irripetibile. Con l'uscita di scena di Domenicali e la promozione di Mattiacci, piccoli miglioramenti, che forse sarebbero arrivati anche con la presenza di Domenicali, si sono intravisti, come dimostrato dai buoni piaz- zamenti ottenuti in Canada e in Austria. Ma si tratta di passettini che a una scuderia e ad una competente platea di tifosi e appassionati come quella di cui gode la Ferrari, potrebbero non bastare per tenere alto lo stemma del cavallino nel mondo delle corse. Con Rosberg e Hamilton a giocarsi un titolo tutto Mercedes, sarebbe quantomeno auspicabile chiudere sul podio davanti a Ricciardo, il mondiale piloti. Urge una svolta e purtroppo il tempo stringe. Il piemontese 38enne Davide Carrera, muovo record del mondo di apnea ticare. Lontani i fasti e il domi- nio dell'era Schumacher, sbiadi- to il ricordo del mondiale vinto da Raikkonen, la Ferrari, nono- stante i grandi investimenti volu- ti dal presidente Montezemolo ed il cambio della guida tecnica avvenuto qualche mese fa, con to in rosso per coronare il sogno di una vita e per portare a casa il terzo titolo mondiale della sua carriera, è già sostanzialmente tagliato fuori da qualsiasi tipo di discorso iridato staccato di ben 86 punti dal capolista e domina- tore assoluto del mondiale, Nico Nuovo record del mondo di apnea in assetto costante per il piemontese Carrera Forse il segreto sta lì, nell'abbinare apnea e yoga. Ma la disciplina fa il paio con l'ambizione di uno sportivo che vuole sfidare se stesso e i limiti. Davide Carrera è il nuovo campione del mondo di apnea in assetto costante omologato Cmas (Confederazione Mondiale Attività Subacquee riconosciuta dal Coni). Ha raggiunto i 94 metri di profondità in due minuti e 43 secondi, a mezzo miglio da Santa Marina Salina, nelle isole Eolie, in Sicilia. Lo sportivo piemontese, 38 anni, forte della sua monopinna, ha battuto il precedente record di mente a me stesso". Perché sicu- ramente l'esperienza, l'impegno e l'allenamento sono merito suo. Già assistente del campione di apnea Umberto Pellizzari, nel '96, a 20 anni, Carrera vinse a Nizza il primo campionato del mondo di apnea a squadre con la nazionale italiana, ripetendosi nel 2001. Nello stesso anno, nelle acque di Capri, stabilì il record mondiale di immersione libera (91 metri). La disciplina consiste nello scendere e nel risalire dalle profondità senza attrezzature, tirandosi lungo il cavo. Dopo anni dedicati allo yoga e a viaggi in solitario vivendo di pesca nel Mediterraneo, a bordo di un trimarano, nel 2008 è torna- to all'attività agonistica, parteci- pando ai mondiali di apnea a squadre in Egitto e stabilendo, nel 2009 alle Bahamas, il record nazionale italiano in assetto costante. Nel 2009 il record ital- iano in assetto costante (-99). Si laurea campione del mondo a squadre, durante il campionato di Ibiza, che lo vede in squadra con Umberto Pelizzari e Gaspare Battaglia. Dopo un incidente occorsogli nel 2010 durante una battuta di pesca profonda che lo lascia paralizzato sul lato destro del corpo per diversi giorni e che lo costringe ad un lungo stop, nel 2012 ricomincia a gareggiare. Partecipa a diverse gare e, nel novembre 2013, realizza altri 3 record nazionali di immersione libera ed in assetto costante. In luglio e agosto continuerà ad allenarsi poi, a fine agosto, riprenderà le gare. La prima sarà ad Ustica, poi a Cagliari. E con- tinuerà così, fino a novembre, tra l'Italia e l'estero. Per il momento sempre in apnea in assetto costante con monopinna, che è poi la disciplina prediletta, per- ché, spiega l'atleta, "è la modal- ità che più si avvicina al nuoto dei delfini". 93 metri conquistato nel settem- bre 2012 a Soverato, in Calabria, da Homar Leuci. "Dedico questo record al mare delle Eolie - ha commenta- to - ma anche alla mia famiglia, a Salina, ai tanti amici e ovvia- La Ferrari non ha ancora raggiunto prestazioni ottimali NIColA AlFANo È sceso a 94 metri in 2 minuti e 43"

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