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www.italoamericano.com 12 GIOVEDÌ 3 LUGLIO 2014 La Calabria vuol voltare pagina dando il buon esempio "La scomunica della 'ndran- gheta è una novità che non può non avere conseguenze concre- te". Mons. Francesco Oliva, che da fine luglio sarà il nuovo mafioso. Ma non ci si deve arrendere. Occorre impegnarsi a fondo per far capire a tutti che delinquere è peccato grave. In tutti i settori. Nessuno escluso. Alcuni preti coraggiosi ci hanno rimesso la vita. Tanti "sgraditi" al potere sono stati messi da parte. Sospesi a divinis e manda- ti via. Lo scontro tra i potenti vescovi retrogradi e gli umili parroci illuminati ha sempre avuto un esito scontato. Ha vinto il Potere. Quando la forza del potere schiaccia gli umili e gli onesti, è in pericolo la conviven- za civile. Quando viene negata la libertà di dissentire, si compie una madornale ingiustizia. Si calpesta la democrazia. Quante assurdità sulla pelle dei buoni! Ci si è sbarazzati delle buone intelligenze, per far andare avan- ti mediocri e collusi. È successo. Non dovrà più succedere. Non ci sono più alibi. Minimizzare non si può più. Papa Francesco è stato deciso. Piazza pulita. Rinascita sociale. E l'arrivo nella Locride di Mons. Oliva dovrà servire a far uscire dalla solitudine del sotto- sviluppo e dall'isolamento tanti paesi ingiustamente dimenticati dallo Stato. Servono azioni posi- tive. Troppi comuni sono condi- zionali dal potere politico- mafioso. Legami che vanno rotti, definitivamente. Troppi comuni sono commissariati per mafia. Grandi e piccoli. La pio- vra agisce ovunque, allungando sempre di più i suoi micidiali tentacoli. I cittadini debbono ritrovare la fiducia nelle Istituzioni. Riavvicinarsi alla politica. E fare politica con le mani pulite, non farsi usare dalla malapolitica. Per il bene comu- ne. Lo Stato ha compiuto errori gravi. La Chiesa pure. Il nuovo vescovo di Locri avrà un compito gravoso. La gente buona e onesta si attende molto da lui. Deve portare una nuova ventata di operatività e di concretezza. Con intelligenza. Bisogna guardare al futuro, ma non dimenticare gli errori e pure i buoni esempi del passato. La Locride non è tutto un marciume o sfascio irreparabile. Chi affer- ma che "è impossibile cambia- re" è in malafede. Non ama la Locride. Dice una deplorevole falsità per coprire l'incapacità. Non sanno o non vogliono proporre progetti fattibili di svi- luppo. Subdolamente nascondo- no la compiacente e vigliacca connivenza con le forze del male. E no, non ci siamo pro- prio. Verità e sincerità sono necessarie, oggi più che mai. Gli inganni e le false promesse hanno ridotto a brandelli le belle speranze dei calabresi onesti, alimentando il pessimismo. Alle ragazze ed ai ragazzi della Locride Mons. Oliva deve dare una forte carica di fiducia. Far rinascere la speranza e mandare via definitivamente chi finora ai giovani ha rubato anche il futu- ro. Locride un presente diverso ed un futuro migliore. Il passato è stato infausto. Strade insanguina- te dall'odio e dalla prepotenza. Serve più amore. Basta con i lutti. Ritorni l'armonia e la pace. Rispetto della persona umana. La Chiesa qui non è esente da colpe. Ha subìto e tollerato. Ci sono stati e ci sono anche preti coraggiosi. Troppo soli. Troppo esposti. Perciò facile bersaglio dei sicari mafiosi. La dichiara- zione di Mons. Oliva pubblicata dal Quotidiano della Calabria, dà un'idea ben precisa di come svi- lupperà la sua azione sulla via di Papa Francesco con una "strate- gia pastorale più attenta e vigi- lante". Nel cuore dei problemi, per entrare nel cuore della gente. Non fa giri di parole. Non ricorre ai consunti luoghi comu- ni. Non si sottrae alle responsa- bilità. Va oltre e prende un impe- gno ben preciso sulla svolta cul- turale che dovrà coinvolgere tutti "ed in primo luogo la Chiesa". Intervistato dal Quotidiano ha precisato che "è scontato che la sola azione repressiva, per quan- to importante, non è sufficiente ad arginare il fenomeno. Ad essa deve essere collegata una strate- gia culturale che impegni le scuole e le istituzioni civili più sane". Dai buoni intenti si passi però effettivamente ai fatti. La Chiesa dia l'esempio. Chi ha sbagliato o sbaglia ancora oggi va "scomunicato" al pari dei mafiosi. Apprezziamo perciò quanto dice il nuovo Pastore chiamato a guidare sulla retta via i fedeli della difficile Diocesi di Locri. L'autorevole appello di Mons. Oliva non può cadere nel vuoto. Sarà impresa ardua, oltre che rischiosa in certe realtà dove è fortemente radicato il potere vescovo di Locri, è stato molto diretto, senza ambiguità, nel commentare le parole di Papa Francesco all'indomani della "scomunica" ai mafiosi. I fedeli della Locride sanno fin d'ora che possono contare sulla ferma intenzione del nuovo Pastore di far rispettare le regole. La legalità prima di tutto. Agirà. Applicherà la "scomuni- ca". Le conseguenze saranno concrete. E c'è da credergli. È il biglietto da visita con il quale si presenta nella terra più martoriata e umiliata del profon- do Sud. Ispira fiducia. Deve avere la fiducia ed il sostegno di chi da sempre invoca per la Mons. Francesco Oliva sarà il nuovo vescovo della Locride a fine luglio doMeNICo loGoZZo IL QUIRINALE CON UN CLIC La tentazione notturna del Presidente: www.quirinale.it La Vignetta della Settimana di Renzo Badolisani Raccontano che sia uno dei grandi vanti del Presidente della Repubblica: aver fatto conoscere agli italiani - un milione e duecentomila, per la precisione - la bellezza e il fascino del palazzo del Quirinale. Tanti sono i connazionali, infatti, che, da quando Napolitano siede sul colle più alto di Roma, lo hanno visitato. Un amore sconfinato per il luogo (e la storia, oltre cinque secoli, qui vi hanno dimorato pure i Papi) che oggi custodisce la democrazia italiana, forse più di Montecitorio e di Palazzo Madama. Esaurite le visite domenicali alla scoperta del Quirinale, dimora che anche Napolitano, da quando è in carica, ha scelto, lasciando l'abitazione privata della vicina via dei Serpenti. Gran folla, nel pomeriggio delle quattro domeniche mensili, radunata nella piazza, assistendo al cambio della guardia, ascoltando anche la musica delle bande della Marina, dell'Esercito o dell'Aeronautica. E, da qualche giorno, anche un titolo di merito. Basta un clic, un movimento del mouse, da qualsiasi pc, tablet o smartphone per entrare - a tu per tu - all'interno di uno dei Palazzi più belli e romantici della politica italiana. È stato infatti inaugurato - ed è già piaciuto enormemente - il nuovo sito: www.quirinale.it e ci si sente davvero nella storia d'Italia. Una bellissima iniziativa, per far avvicinare - soprattutto i connazionali che vivono all'estero, dagli Stati Uniti al Sudamerica, dall'Australia agli altri paesi europei - complice la tecnologia che governa il mondo di oggi, gli italiani, vicini o lontani, al palazzo del Presidente. Ci si collega al sito (costato appena mille euro, complice l'imperante, a ogni livello ormai, 'spending review'), aggirandosi virtualmente, grazie alla magia del web, tra il salone dei Corazzieri, i giardini, sistemati oltre il portone di via XX Settembre, la Cappella Paolina (da cui ogni domenica viene riversata in diretta, su uno dei canali della Radio di Stato, musica di altissima suggestione), o, ancora - come se non bastasse - la Cappella dell'Annunziata. Ogni affresco, ogni quadro, ogni reliquia si può ovviamente ingrandire, potendo così ammirare, complice quel clic fortunatissimo, una delle magnificenze dell'arte italiana. Non si smetterebbe mai di visitarlo, il palazzo del Quirinale: sarà per il fascino del Colle, sarà per la cupola di San Pietro, che si staglia davanti, sarà per il pennone su cui sventola il tricolore, confondendosi spesso coi colori del cielo. Ci sono attori - con voci impostate o suadenti - che introducono il visitatore virtuale dentro il Quirinale, che lo accompagnano in questa escursione ricchissima di sentimenti. Si possono aprire specifiche 'finestre' che raccontano, in sintesi, episodi-chiave della storia italiana. Un altro clic ed ecco che il visitatore può ascoltare i concerti che, domenicalmente, vanno in scena all'interno della Cappella Paolina. Una iniziativa azzeccata, che sta suscitando il favore del pubblico. Il Quirinale a portata di clic: chi non avesse voglia di fare la fila, di aspettare il proprio turno per visitare di persona il Palazzo, può adesso farlo - con l'ausilio della tecnologia, solo possedendo un pc - anche da casa. Oppure in viaggio, in treno o in traghetto. Un modo intelligente per veicolare una bella storia italiana anche a chi vive lontano, portando sempre l'Italia nel cuore. L'Italo-Americano ITALIAN SECTION |