L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-10-2014

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GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2014 www.italoamericano.com 25 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | wIllIAM MolduCCI La musica in tutte le sue declinazioni al Ravenna Festival che quest'anno ricorda i 100 anni della Grande Guerra Ravenna Festival è tra le più importanti manifestazioni a livello internazionale della scena contemporanea della musica e del teatro (opera, classica, jazz, etnica, pop, folk e balletto), che si tiene nella città di Ravenna. La direzione artistica dell'edi- zione 2014 è stata affidata a Cristina Mazzavillani Muti, Franco Masotti e Angelo Nicastro. Il Festival si svolge ogni anno tra giugno e ottobre, trasformando la splendida citta- dina romagnola in un palcosce- nico della musica e del teatro di notevole pregio artistico. Il Teatro Comunale Alighieri è la sede principale per spettacoli di opera, ma, oltre ai teatri, ci sono le splendide basiliche bizantine come San Vitale, Sant'Apollinare in Classe, Sant'Apollinare Nuovo, San Francesco oltre a chiostri, palaz- zetti e piazze. Quest'anno Ravenna Festival festeggia il venticinquesimo anniversario: il 1° luglio 1990, il Maestro Riccardo Muti diresse l'Orchestra Filarmonica della Scala e del Coro della Radio Svedese, tra le antiche mura veneziane della Rocca Brancaleone, dove fu eseguita quella che è conosciuta come la "Sinfonia Linz" di Wolfgang Amadeus Mozart. Durante il corso degli anni Ravenna è divenuta una data importante sul calendario musi- cale internazionale, proponendo orchestre condotte da direttori del calibro di: Pierre Boulez, Claudio Abbado, Myung-Whun Chung, Lorin Maazel, Valery Abisalovič Gergiev, Riccardo Muti, Zubin Mehta, Georg Solti, Giuseppe Sinopoli e Georges Prêtre. L'edizione di quest'anno ricor- da il 1914: l'anno che ha cam- biato il mondo, con l'inizio della Prima Guerra Mondiale. L'Italia entrò in guerra l'anno successi- vo, mentre gli Stati Uniti d'America diedero il loro contri- buto decisivo dal 1917. L'anniversario è giocato sulla memoria di un anno fatale, cari- co di terribili eventi. Per ricor- darlo, nella brochure ufficiale del festival, sono state ristampa- te le tavole illustrate che Achille Beltrame (1871-1945) realizzò per la "Domenica del Corriere". Il Festival si è aperto a Palazzo Mauro de André con Svetlana Zakharova & Vadim Repin. Gli amanti della danza e della musi- ca hanno già potuto assistere a uno spettacolo che unisce in scena l'étoile del balletto Zakharova e il virtuoso del violi- no Vladim Repin, che ha il com- pito di dirigere l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. I due artisti hanno composto un pro- gramma di miniature coreografi- che e musicali, che sono pièce de résistance per ognuno. Come "La morte del cigno"; in cui i languori di Fokin, estenuati dall'interpretazione di Zakharova, donano nuove emo- zioni grazie all'esecuzione musi- cale dei "Capricci" di Saint- Saëns. Vladim Repin nel 2009 eseguì il concerto per violino e orche- stra (Brahms) con la Los Angeles Philarmonic Orchestra, diretta da Leonard Slatkin, nel Walt Disney Concert Hall e nel John. F. Kennedy Center for the Performing Arts di Washington. L'edizione di quest'anno pre- vede spettacoli importanti quali l'opera "L'elisir d'Amore" musicata da Gaetano Donizetti e portata in scena dal gruppo OperaUpClose, tra le realtà più innovative del teatro musicale inglese. La regia è affidata a Valentina Ceschi, che ha sposta- to il set in una festa in giardino nella Hollywood anni '50, grazie al nuovo libretto dell'inglese Thomas Eccleshare, vincitore nel 2011 del Verity Bargate. Gli OperaUPClose hanno rap- presentato la "Bohème" di Giacomo Puccini. La grande tradizione corale europea ha poi incontrato quella degli Stati Uniti, grazie al Pennsylvania Girlchoir, che presso la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo ha ese- guito una serie di brani che vanno da Kodaly agli spiritual. Il coro americano, a dieci anni dalla sua fondazione, ha iniziato una nuova tournée internaziona- le, con tappa a Ravenna, dove le giovani soliste hanno cantato significativamente "Saint mar- ching in", sotto i mosaici raffi- guranti i Santi in processione. Alla Darsena di Città si è poi tenuto "Il fronte dei porti", bike trekking con dance performan- ces, un Early Works del Trisha Brown Dance Company di New York. Si tratta di un viaggio nella storia ravennate da percor- rere in bicicletta, arricchito da performance di danza e dai sapori della Romagna. Trisha Brown, ballerina e coreografa americana è tra i fon- datori del Judson Dance Theatre di New York (1962) e in seguito della Grand Union (1970). Capofila della danza postmoder- na, nelle sue pratiche improvvi- sate ha portato la danza sui tetti e lungo i muri dei palazzi, rea- lizzando opere quali "Set and Reset" del 1983 con le luci e il set design di Robert Rauschenberg e la musica di Laurie Anderson (Long time no see). Trisha Brown Dance Company è stata protagonista del Farewell Tour, quattro ritrat- ti coreografici tratti "Son of gone fishin'", un esempio di complessità logica su una strut- tura compositiva al diritto e al rovescio, "Rogues", costruito sulla massima semplicità, "Les yeux et l'âme" sul Pygmalion di Rameu e "For M.G. The Movie", che indaga sull'emo- zione del mistero scenico. È stata poi la volta del maestro Riccardo Muti che ha diretto la "Messa da Requiem", composi- zione sacra per voci soliste e coro di Giuseppe Verdi, con il soprano Tatiana Serjan e il teno- re Saimir Pirgu. L'opera, dedi- cata al celebre scrittore Alessandro Manzoni, è una meditazione che si nutre di spi- ritualità e pur nel suo ineluttabi- le destino, intravede la possibi- lità di una consolazione. Tra i musicisti anche alcuni elementi provenienti dalla Chicago Symphony Orchestra, di cui Muti continuerà a esserne il direttore sino al 2020. Giovedì 10 luglio va in scena per Musica e Cinema: Omaggio a Luis Buñuel il Concerto per film e orchestra. Venerdì 11 luglio "Nightcommuters. Bambini che non dormono mai", un progetto di Guido Barbieri. Ensemble Novecento per il Ravenna Festival Esibizione della Trisha Brown Dance Company L'avanguardia musicale di Paul Wertico (appena premiata in Usa) al Valdarno Jazz festival I big del jazz internazionale al 24° Valdarno Jazz Summer Festival: Jazz Orchestra con Marco Tamburini (16 luglio), Jatzt Trio (19 luglio), VJ jaz- zcombo con Daniele Malvisi, Gianmarco Scaglia e Giovanni Paolo Liguori più special guest (20 luglio), XY Quartet con Nicola Fazzini e Alessandro Fedrigo (22 luglio), Alessandro Lanzoni Trio con Ralph Alessi (29 luglio). Fino al 29 luglio un progetto che porterà il jazz d'autore nelle piazze e negli anfiteatri del Valdarno, tra Firenze ed Arezzo. Il Festival si è aperto con la prima nazionale del progetto 'Free The Opera!', dall'album, uscito per la Ram Records, fir- mato dal pianista siciliano Fabrizio Mocata, dal contrab- bassista emiliano Gianmarco Scaglia, e dallo statunitense Paul Wertico, storico batterista del Pat Metheny Group dal 1983 al 2001, e attualmente collaborato- re di musicisti del calibro di Larry Coryell, Kurt Elling e Jeff Berlin. Il titolo suggerisce la volontà di 'liberare' le arie di alcune famose opere dal 'fardel- lo' delle liriche. Tra i brani: 'Nei cieli bigi', 'Meeting of the minds', 'Il coro degli zingari', 'La donna è mobile', 'Lucia in the Sky', e 'Random Access Memory' (Va' Pensiero). Paul Wertico, che ha appena vinto negli Stati Uniti il 'Best Live Performact Album', premio per l'avanguardia musicale, ha detto in conferenza a proposito del progetto portato in Toscana: 'Nel liberare l'opera intendiamo dargli una valenza nuova, valo- rizzandone gli aspetti moderni, mantenendo comunque un gran- de rispetto per gli originali". Daniele Malvisi e Paul Wertico al 24° Valdarno Jazz Festival Il maestro Riccardo Muti che sino al 2020 dirigerà la Chicago Symphony Orchestra (Ph. Andreas Praefcke) NIColettA CuRRAdI

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