L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-7-2014

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GIOVEDÌ 7 AGOSTO 2014 www.italoamericano.com 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Dopo la maglia gialla di Nibali, torna il giallo di Pantani: un'inchiesta sospetta l'omicidio del 'pirata' poi risultata fatale". "Me l'hanno ammazzato è sempre stata questa la mia sensa- zione, sin dal primo momento – ha dichiarato la madre di Marco Pantani appena appresa la notizia della riapertura del caso –. Sono certa che aveva scoperto qualco- sa di talmente importante da pro- vocare una reazione simile. Gli hanno tappato la bocca. Non vedo altre ragioni. Non mi sono mai sbagliata su Marco. Così come non credo che siano stati gli spacciatori". Negli ultimi nove mesi, nel silenzio e sotto traccia, l'avvoca- to della famiglia Pantani, Antonio De Rensis ha raccolto una serie di contraddizioni e anomalie, studiando i faldoni sia delle indagini che del processo. La settimana scorsa è stato presentato l'esposto a Rimini chiedendo di riaprire il caso per "omicidio e alterazione del cada- vere e dei luoghi". Richiesta accolta dalla procura riminese, che ha aperto un fascicolo per omicidio volontario a carico di ignoti, affidato dal procuratore capo Paolo Giovagnoli e al sosti- tuto procuratore Elisa Milocco. La notizia "bomba" è stata anticipata dall'intervista rilascia- ta da De Rensis alla Gazzetta dello Sport, il più famoso quoti- diano sportivo d'Italia: "Pantani avrebbe aperto la porta al suo assassino, lo conosceva, forse si fidava – ha dichiarato l'avvocato della famiglia Pantani - ma pre- stata una dose massiccia di cocaina disciolta, da qualcuno che si trovava con il corridore, nell'acqua. Da questa intuizione è poi scaturita una più completa ricostruzione in cui sarebbe dimostrabile una colluttazione a cui sarebbe seguito l'omicidio per overdose. "Solo costringendo un uomo a bere un tale cocktail in una sola notte - riporta la peri- zia - sarebbe stato possibile inge- rire l'alta dose di stupefacente Il colore del ciclismo italiano è sempre più il giallo. Neanche il tempo di festeggiare, o meglio ancora giustamente osannare, Vincenzo Nibali per la conquista del Tour de France, che è arriva- ta una nuova sconvolgente novità sulla morte di Marco Pantani. La Procura della Repubblica di Rimini, a 10 anni dalla male- detta notte del 14 febbraio del sto la situazione sarebbe diventa- ta incontrollabile. Per ben due volte il romagnolo ha chiamato la reception, chiedendo addirittu- ra l'intervento dei carabinieri (un doppio Sos prima ignorato e poi sottovalutato), circostanza che fu appurata anche 10 anni fa. La lite verbale sarebbe presto degenera- ta, sfociando in un'aggressione. Pantani potrebbe essere rimasto ferito in più punti del corpo, prima di soccombere ed essere costretto a bere la dose letale di cocaina disciolta nell'acqua". Una vicenda che continua a tingersi di giallo, quel giallo che Pantani seppe conquistare nel lontano, ma indelebile 1998 nel bel mezzo di un'estate che gli appassionati di ciclismo italiani non dimenticheranno mai più. Ci perdonerà Nibalì (con l'accento alla francese) ma gli scatti, i trionfi, e le emozioni che seppe regalare Pantani, furono qualcosa che esulava dal sempli- ce atto di pedalare. Pantani elargì libertà ad un intero popolo che restava ore ed ore ad ammi- rare quel ragazzo semplice ma sincero, scollinare in solitaria le vette più aspre. La verità, qualo- ra dovesse capovolgere il triste epilogo del più amato e contro- verso dei corridori italiani, lenirà in parte il dolore della famiglia e di una generazione rimasta troppo presto orfana del suo pirata. Nibali continua a macinare successi: stagione vincente Wolvertem sia comunque una competizione di tutto rispetto. In una settimana segnata dalle notizie relative alla nuova inchie- sta su Marco Pantani, Nibali ha affidato il suo commento a twit- ter e facebook: "Ricordiamo Marco per il campione che è stato. Aspettiamo per rispetto la certezza dei fatti prima di giudi- care". Il campione messinese vinci- tore dello stesso Tour de France che incoronò sedici anni fa il Pirata, è rattristato dalla notizia. "Capisco la madre di Marco e la famiglia, che voglia la verità sulla morte del figlio; non sono però d'accordo nel sparare questa notizia nei titoli dei giornali. Non credo che faccia bene al ciclismo tornare a parlare della morte di Pantani, e che non faccia bene nemmeno a Marco. I suoi tifosi vorrebbero solo ricordarselo per il campione che era, non per quella tragica notte". In molti, dopo la vittoria al Tour li hanno paragonati: "Lui è riuscito a vin- cere Giro e Tour nello stesso anno, un risultato incredibile; io li ho vinti tutti e due ma in due anni. I paragoni non hanno senso perché in dieci anni nel ciclismo cambia tutto". C'è poco da dire: è una sta- gione vincente. Vincenzo Nibali ha conquistato anche il Criterium di Wolvertem. Non sarà il Tour de France, con la cavalcata finale sugli Champs Elysées, ma è il segnale di una forma fisica otti- male per lo Squalo di Messina. Senza contare che dopo la Grand Boucle, Nibali aveva già vinto a Lommel e poi ad Herental, oltre che in Olanda a Stiphout. A una settimana esatta dalla conquista della maglia gialla, il ciclista della Astana si è imposto nella decima edizione della gara che si è tenuta in Belgio, dedica- ta all'ex fuoriclasse Eddy Merckx (si è trattato dell'ultima edizione del Criterium, che dalla prossima edizione si svolgerà a Mechelen). Nibali si è imposto con due secondi di vantaggio sul campione nazionale del Belgio Jens Debusschere (Lotto Belisol) e su Matteo Trentin (Omega Pharma QuickStep). Nibali succede nell'albo d'oro della corsa a Ivan Basso, Axel Merckx, Tom Boonen, Gert Steegmans, Heinrich Haussler, Alessandro Petacchi, Mark Cavendish, Haimar Zubeldia e Marcel Kittel. Un'infilata di nomi che dimostra quanto NIColA AlFANo Il "Pirata" fu trovato morto in una camera d'albergo nel febbraio 2004 Marco Pantani vinse in una sola stagione Giro d'Italia e Tour de France 2004, in cui il Pirata fu ritrovato morto in una camera d'albergo della riviera romagnola, ha deci- so di riaprire il caso sospettando qualcosa di incredibile: Marco Pantani sarebbe stato vittima di un omicidio e non sarebbe dun- que morto suicida come finora era stato sostenuto. Le ferite riscontrate sul corpo del campionissimo di Cesenatico e soprattutto l'eccessivo quanti- tativo di sostanza stupefacente trovata nel suo sangue, avrebbero indotto gli inquirenti a sospettare che in quella camera d'albergo Pantani non fosse stato solo. Addirittura la Procura, grazie ad una perizia commissionata dalla famiglia Pantani, ha ipotiz- zato che a causare la morte di colui che seppe vincere Giro d'Italia e Tour de France nello stesso anno (estate del '98), sia Vincenzo Nibali, ciclista messinese dell'Astana

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