L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-14-2014

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GIOVEDÌ 14 AGOSTO 2014 www.italoamericano.com 26 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | PANCHINA ANNUNCIATA Il rapporto tra il Milan e Clarence Seedorf non è mai decollato. Nonostante una serie di buoni risultati e delle idee costruttive in termini di gioco, l'olandese è stato clamorosamente bocciato. Non sarebbero piaciuti i suoi rapporti con la squadra e alcune dichiara- zioni scomode. Erede designato, si sapeva già in corso d'opera, era Filippo Inzaghi, la cui fedeltà ai colori rossoneri non si poteva certo mettere in dubbio e la cui intensità, 'stile Conte', pareva la giusta risposta alle esigenze del Milan. DIFFICOLTÀ AMERICA- NE - Tra l'entusiasmo generale e una ritrovata vicinanza della diri- genza, Inzaghi ha quindi preso il Chiusa la parentesi Seedorf, inizia l'era Inzaghi tra difficoltà e incertezze: il Milan è tutt'altro che una fuoriserie annata: inguardabile; El Shaarawy sembra sempre triste e incapace di frenare la propria involuzione; Niang ha perso l'estro e la cattive- ria che lo contraddistinguevano; Menez (altro parametro-zero) si è fatto subito male; Balotelli ha gio- cato poco e male, apparendo tutt'altro che funzionale alle idee tattiche di Inzaghi. Ma il reparto che fa più soffri- re è il centrocampo: la mediana rossonera è povera di idee (Montolivo out a lungo), di muscoli, di energie e soprattutto di personalità. Non solo non rie- sce a proteggere la difesa: manca del tutto della capacità di suppor- tare e ispirare un attacco che ha un disperato bisogno di palle gio- cabili. Inzaghi sta, infatti, puntando con decisione su un 4-3-3 che diventa (in fase di non possesso) un 4-1-4-1. Si tratta di un sistema di gioco che richiede al centro- campo tanta corsa e capacità tatti- che tutt'altro che indifferenti: qua- lità, queste, che paiono non essere presenti nella mediana rossonera. MERCATO BLOCCATO - Soldi non ce ne sono. Galliani sta facendo salti mortali per cercare di allontanare da Milanello gioca- tori ormai non funzionali al pro- getto. Ma non è facile, visti i loro ingaggi. Partito il declinante Kakà (che comunque aveva dimostrato di non stonare, in questo 'povero' Milan), si è ceduto anche Constant. Pare finalmente chiusa anche l'esperienza in rossonero di Robinho (che sembrava, ormai, divenuto 'invendibile'). Tutto fermo per Mexes. In entrata, oltre agli svincolati Alex e Menez, si è riscattato Rami. Molto poco, se si considera anche che Taarabt non è ancora tornato in rossonero. Per il resto, si vocifera di numerose idee, ma non ci sono i fondi per concretiz- zarle. Una priorità pare essere il portiere: si pensava a Reina (ma lo spagnolo ha scelto il Bayern), si sono chieste informazioni su Perin e Diego Lopez (ma Genoa e Real non svendono). Davanti Cerci sembra troppo costoso, mentre altre operazioni paiono di profilo molto più basso. In difesa arriverà Armero, a cen- trocampo incredibilmente non sembrano esserci piste calde. E Balotelli? La sensazione è che Supermario sia 'sopportato': se avesse giocato un bel Mondiale avrebbe avuto molto più mercato e sarebbe stato ceduto. Insomma: comunque la si tiri, oggi la coperta rossonera pare più corta che mai. Certo, c'è ancora tempo per sistemare la squadra, ma la sensazione è che difficil- mente Inzaghi si troverà alla guida di una fuoriserie. steFANo cARNeVAlI timone del club milanese, guidan- do le prime sessioni di allenamen- to e le prime amichevoli con risultati più che buoni. Dopo le vittorie su Renate e Monza, però, il Milan è volato negli Stati Uniti, per affrontare la Guinness International Champions Cup. E, in terra americana, i rossoneri hanno messo in mostra tutte le loro difficoltà. Sono arrivate tre sconfitte in altrettante partite e, se quella con- tro il Liverpool (0-2) è arrivata al termine di una gara dignitosa, i tracolli contro Olimpiacos (0-3) e Manchester City (1-5) sono stati allarmanti e, a tratti, imbarazzanti. ROSA NON ALL'ALTEZ- ZA I problemi del Milan sembra- no essere un po' in ogni reparto. In porta Gabriel ha messo nuova- mente in luce tutti i limiti, Abbiati ha ormai 37 anni, mentre il nuovo arrivato Agazzi si è dimostrato tutt'altro che sicuro. In difesa il parametro-zero Alex si è presen- tato in condizioni fisiche a dir poco approssimative, così come tutte le soluzioni proposte sulle fasce sono parse lacunose (persi- no il talentuoso De Sciglio viag- gia ormai regolarmente a vuoto). In attacco non segna nessuno: Pazzini, che tanto piace ad Inzaghi, ha sempre più le polveri bagnate; Honda ha ricominciato da dove aveva finito la scorsa Filippo Inzaghi è il nuovo allenatore del Milan Negli Usa è 'soccermania' dopo i Mondiali brasiliani Dopo il Mondiale brasiliano e la prestazione di tutto rispetto della squadra allenata da Jürgen Klinsmann, che uscendo agli Ottavi con il Belgio ha ricevuto il plauso della Casa Bianca otte- nendo il 15° posto nella classifi- ca Fifa, appena un gradino sotto la pluridecorata nazionale italia- no 101 mila. Stanno invece rientrando dagli Usa per riprendere gli allenamenti, dopo la tournée estiva, i giocatori dell'Inter che hanno disputato una partita con- tro la Roma al "Lincoln Financial Field" di Philadelphia, terminata 2-0 per RIVOLUZIONE - Li avevamo lasciati a maggio, tra fischi e polemiche. Con un Mazzarri nel mirino dei tifosi ("Troppo difen- sivista; non lascia spazio a Kovacic; ha trattato male Zanetti"); con gli ultimi eroi del Triplete (Cambiasso, Milito, Samuel e Zanetti) a un passo dall'addio; con un nuovo presi- dente (l'indonesiano Erik Thohir) che non sembrava molto desideroso di investire sul mer- cato. Ma oggi, dopo meno di tre mesi, tutto sembra cambiato e casa Inter si è tornati a respirare profonda fiducia. CERTEZZE TATTICHE - Il 3-5-2 di Walter Mazzarri ha por- tato a ottimi risultati nella Guinness International Championship Cup. La sen- sazione è che, con i giusti inter- preti, il modulo non paia più una tattica rinunciataria, ma una soluzione solida e 'da combatti- mento', ben conosciuta da staff e calciatori. MERCATO IMPORTANTE - Per consentire a Mazzarri di organizzare la squadra a suo piacimento, Thohir ha lavorato e investito tanto. Vidic, M'Vila, Osvaldo, Dodò e Medel sono i fiori all'occhiello di una cam- pagna di rafforzamento che sem- bra in tutto e per tutto funzionale alla visione del gioco propria dell'allenatore toscano. Atleti esperti, muscolari e 'cat- tivi': l'ideale per lo stile- Mazzarri. ASPETTANDO LE CON- FERME - Molto, per il futuro dell'Inter, dipenderà da Kovacic, Hernanes e Icardi. Il giovane croato è all'ultima possibilità per dimostrare che il credito degli addetti ai lavori non sia stato erroneamente ripos- to; Il 'Profeta' deve fare il salto di qualità, dopo i primi mesi a Milano in chiaro-scuro; Icardi è la grande speranza: ci sono dei dubbi sulla sua prolificità e sulla sua personalità, ma l'argentino è già l'idolo dei tifosi della 'Beneamata'. Se lui dovesse 'esplodere', l'Inter potrebbe davvero fare paura. Esplosione di fiducia in casa Inter, che si prepara a un modulo 'da combattimento' na che non ha nemmeno supera- to il turno, negli Stati Uniti è "soccermania". Sugli spalti del Michigan Stadium, per seguire l'amiche- vole tra due grandi squadre euro- pee, Manchester United e Real Madrid che disputavano una par- tita valida per la Guinness International Champions Cup (vinta dallo United per 3-1), c'erano addirittura 109 mila per- sone: record di sempre per un partita di calcio negli Usa. Con la gara è stato persino bat- tuto il primato registrato nel 1984 per la finale olimpica tra Francia e Brasile quando allo stadio Rose Bowl di Pasadena, a Los Angeles, gli spettatori furo- la squadra di Mazzarri. Neanche il tempo di posare i bagagli e l'affetto dei tifosi nerazzurri si era fatto sentire: è stato subito inaugurato l'Inter Club Philadelphia, dedicato ad Andrea Ranocchia, il primo nel mondo che prende il nome del capitano. Abbracci, sorrisi e foto di rito per i tifosi accorsi ad accogliere l'Inter nel Philly Inter, il primo Inter Club della Pennsylvania, stato che raccoglie una nutrita comunità italoameri- cana. Prima di rimpatriare poi, la squadra ha fatto tappa a Washington nel negozio Brooks Brothers, che fornisce le divise "non da gioco" al club. steFANo cARNeVAlI Funziona il 3-5-2 di Walter Mazzarri, allenatore dell'Inter Il difensore brasiliano Dodò

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