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GIOVEDÌ 21 AGOSTO 2014 www.italoamericano.com 21 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Era il 17 luglio del 1970, qua- rantaquattro anni fa, e i cancelli dell'allora stadio de La Favorita, oggi Renzo Barbera, venivano aperti e una folla incontenibile di giovani si riversava sul prato che per tre giorni avrebbe visto non partite di football ma nuove esperienze per i palermitani e per i ragazzi venuti da diverse parti del mondo. Era come se Woodstock si fosse trasferita sulle rive del Tirreno e i giovani siciliani fos- sero divenuti improvvisamente hippy. Sì, per tre giorni, sino al 19, sarebbero stati padroni di quello che era il tempio del cal- cio palermitano e che in quel- l'occasione era il tempio della musica pop e non solo. Insieme alla musica era la sco- le ripetere un altro Festival Palermo Pop 70, si entrava nella società politicizzata e la musica non poteva avere un ruolo pre- dominante a meno di avere scopo "sociale e politico". Joe Napoli, manager siculo- americano, i suoi genitori erano partiti da San Giuseppe Jato in provincia di Palermo per emi- grare a Brooklin dove avrebbero formato una famiglia numerosa, era il manager. Joe voleva ritor- nare nella sua terra d'origine e organizzare il Pop fu l'occasione che cercava. Con l'aiuto di un gruppo di collaboratori e l'impegno dell'Azienda del Turismo rese Palermo la capitale del pop mon- diale, almeno in quei giorni, e allo stadio La Favorita il palco fu allestito lungo tutta la tribuna coperta e la manifestazione pazione. Tra gli ospiti mancarono i Led Zeppelin ma Jimmy Page con- sentì a prestare la sua immagine per il manifesto, i Pink Floyd sarebbero venuti, ma dopo un congruo acconto che l'ammini- strazione comunale non volle versare. I Rolling Stones stavano per scendere convinti anche dal loro bassista, Keith Richard che volentieri sarebbe venuto al sud a incontrare il suo amico Joe Napoli, ma anche loro alla fine mancarono. In compenso però furono pre- senti e trionfalmente, Duke Ellington, Aretha Franklin che ritardò a presentarsi sul palco per via di una molto probabile (c'è chi ancora oggi lo giura) ubria- catura, Brian Auger, Johnny Halliday, per la prima volta in Sicilia, Tony Scott, Kenny Clarke, Arthur Brown che lasciò di stucco gli spettatori sia per il suo abbigliamento e il trucco eccessivi, sia per lo spogliarello che lo portò dritto in caserma davanti a un giovanissimo Boris Giuliano – assassinato poi nel 1979 dalla mafia – e rilasciato per insufficienza di prove grazie alle testimonianze (false) rese da due giornalisti, con la promessa di non ritornare mai più in Sicilia, cosa che avvenne. Si esibirono anche gli Exseption, Phil Woods ma anche i nostrani Little Tony, più vicino al rock che al pop, così come Rosa Balistreri cantante folk e poi Nino Ferrer, i Ricchi e Poveri ma solo perché avevano inciso un disco ripreso da José Feliciano, amico di Joe Napoli che gli fece il favore. Oltre alla Balistreri affermati jazzisti paler- mitani si esibirono e fu un gran- de successo, Enzo Randisi primo tra tutti e il più apprezzato vibrafonista italiano del tempo. E poi c'erano pure Franco Trincale che fu portato in questura per avere urlato un "Nixon Boia", e poi ancora Boris Vitrano, i Moderns, il Clan Free che intrat- tenne, e fu molto gradito, il pub- blico in attesa di Aretha Franklin. Insomma, sul palco, in tre giorni si esibirono circa tre- cento artisti. Intanto il primo giugno del 1970 era morto il poeta Giuseppe Ungaretti e il 18 settembre, sem- pre dello stesso anno, moriva anche Jimi Hendrix, mentre l'an- no precedente, proprio il 20 luglio 1969, Neil Armstrong e Buzz Aldrin, durante la missione dell'Apollo 11, avevano poggiato il piede sulla Luna. Nel mondo era cambiato qual- cosa e lo stadio della Favorita era diventato un luogo dove non portarsi dietro tabù, una zona franca per i giovani che, liberi, si lasciavano andare sul prato ad effusioni amorose, ad abbracci e baci, accarezzandosi e anche spogliandosi per il caldo che bru- ciava la pelle in quell'estate diversa, che era insieme una nuova primavera. Da lì a pochi mesi, e precisa- mente il 16 settembre, il giorna- lista del giornale L'Ora, Mauro De Mauro scompare, viene rapi- to e ancora oggi non sappiamo esattamente da chi. Ma è il 17 novembre del 1970 che Douglas Engelbart, ingegne- re statunitense (morto poi nel 2013), brevetta, primo al mondo, il mouse. Un filo sottile unisce La Woodstock siciliana nello stadio La Favorita di Palermo nella splendida Lampedusa il set del prossimo film del premio Oscar Martin Scorsese Martin Scorsese ha scelto Lampedusa, l'isola siciliana a largo dell'Isola e oggi meta delle migliaia di migranti in partenza dall'Africa, per girare alcune scene del suo nuovo film che si intitolerà "The manipulator". In tre ore Scorsese ha fatto un giro per le spiagge, ha visitato il centro di accoglienza dei migranti e fatto un sopralluogo in altri luoghi di rilievo paesag- gistico. Il regista americano tornerà nell'isola delle Pelagie a fine ottobre o ai primi di novem- bre, una volta ottenute le licenze per le riprese. Le scene a Lampedusa dovrebbero girarsi nella primavera del 2015 e si spera possano portare nuova La Baia dei Conigli, una delle più belle spiagge di Lampedusa linfa a questa splendida isola definita da Scorsese "la Perla del Mediterraneo". Le riprese del film inizieranno alla fine del 2014. L'uscita nelle sale è prevista per l'autunno 2016. Poco si sa del nuovo film del regista Premio Oscar che vinse la statuetta nel 2007 per "The Departed". Secondo le indis- crezioni, sarebbe ispirato alla storia di Alessandro Proto, l'uo- mo d'affari condannato a 3 anni e 10 mesi di detenzione per frode fiscale e manipolazione del mercato. La vicenda ha ispirato il personaggio di Christian Grey della trilogia 50 sfumature di grigio. Ad interpretare Proto sarà Channing Tatum giovane star in ascesa. Nel cast oltre a Tatum anche la topmodel Alessandra Ambrosio e Martina Stoessel e la famosissima Violetta, cantante di casa Disney. C'era una volta il pop teResA DI FResCo perta della libertà, un nuovo modo di vedere la vita. I fermen- ti del '68 erano già quasi dimen- ticati e si affacciavano nuovi miti e chi li conduceva era la musica. Dopo sarebbe stato impossibi- contò ben ottantamila presenze, molte per quel tempo e per un evento in cui comunque Palermo da provinciale, assunse un ruolo e un tenore internazionale non deludendo chi aveva creduto nei suoi giovani, nella loro parteci- Clima Hippy per tre giorni a Palermo con 80mila giovani da tutto il mondo Il manifesto-locandina del Festival Pop 1970 coi Led Zeppelin ancora una volta la Sicilia all'America e, passando dalla musica al famoso "topolino" sono cantanti e musicisti ameri- cani e siciliani che, grazie anche al mouse, riusciamo a sentire e a vedere in quelle che furono le esibizioni del 1970, quando ancora internet era un mondo sconosciuto e proprietà soltanto di alcune forze militari. Le note, però, per noi fortunati che possiamo dire "io c'ero", resteranno nei nostri cuori e nelle nostre orecchie e non perderanno mai il sapore e l'odore dell'erba bagnata che aveva lo stadio illu- minato di notte dai fari e dalla gioia di vivere quella libertà in un mondo che, sembrava, si stes- se aprendo libero per noi. Musica e libertà: a Palermo 300 artisti in tre giorni di concerti Il premio Oscar Martin Scorsese