L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-21-2014

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GIOVEDÌ 21 AGOSTO 2014 www.italoamericano.com 26 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Quando le scorse settimane ha lasciato la Juventus, molti lo hanno pensato subito e l'intuizio- ne non è stata tradita: Antonio Conte, con un (eccessivo) contrat- to da circa 4 milioni di euro, è diventato il nuovo allenatore della Nazionale e lo sarà fino al 2016. Come lui ce l'ha fatta anche Carlo Tavecchio: è il nuovo presi- dente della Figc, la Federazione italiana del gioco calcio. Battuto Albertini e bypassati i tentativi di commissariamento (dopo le dimissioni di Giancarlo Abete) della Federcalcio voluti da più parti, Tavecchio si è aggiudicato circa il 63% dei voti: quelli, in sostanza, che erano previsti sin dalla sua discesa in campo. ESPERIENZA E 'PASTA GROSSA' - L'uomo è sicuramen- te di 'pasta grossa' (basti pensare alle incertezze comunicative, o a una recente gaffe a sfondo razzi- sta), ma vanta trascorsi manage- riali importanti. Quello che oggi fa più paura, semmai, sono la sen- sazione di un 'vecchio che avanza' e di una insanabile spaccatura interna al calcio italiano. POLITICA DA 'ITALIETTA' Il clima che si è respirato in tutta la vicenda-elezioni è tipico della prima Repubblica italiana: i poteri forti, coesi e compatti, per proteg- gere i propri interessi; un 'grande tessitore' (il presidente della Lazio, Lotito) che, senza nessuna mistificazione, ha condotto in prima persona una sorta di 'cam- Doppio cambio al vertice: Tavecchio eletto neopresidente della Federcalcio e Conte nuovo ct della nazionale dei suoi poteri forti. NUOVO CT - "L'Italia ha bisogno di un condottiero, e credo che Conte sia quello giusto. L'impegno economico della Federcalcio per il contratto di Conte è in linea con quello per il precedente ct Prandelli. L'ingaggio - ha detto Tavecchio - reso possibile anche dall'interven- to di un pool di sponsor, prevede premi ad obiettivo: qualificazione e eventuale finale degli europei di calcio, miglioramento di cinque posizioni in classifica Fifa". FUTURO INCERTO - A que- sto punto, comunque, è lecito spe- rare che Tavecchio riesca a gestire positivamente la Figc. Dopo la scelta del nuovo Ct, il neo-eletto presidente dovrà selezionare i ver- steFANo CARNeVAlI pagna elettorale personalistica', senza nascondere di aspettarsi in cambio la nomina a vicepresiden- te della Figc. Questi metodi hanno un sapore 'stanco e vec- chio' e portano al risultato del mantenimento assoluto dello sta- tus quo: come si può credere che Tavecchio (71 anni) possa essere fautore di una politica innovativa e 'europea'? Come si può credere che, visti i numerosi debiti di riconoscenza che ha verso i propri elettori, possa togliere il controllo della Federcalcio ai grandi club? CALCIO SPACCATO - La candidatura di Albertini non aveva convinto tutti, visto che, in termini programmatici e di curri- culum recente, non si era disco- stata troppo da quanto proposto da Tavecchio. Se non altro, però, aveva avuto il pregio di proporre un candidato giovane, pacato e soprattutto gradito a calciatori, allenatori e arbitri. La grande vittoria di Tavecchio ha quindi sancito la spaccatura tra la proprietà e il campo. I potenti del calcio sem- brano riusciti a tenere il movi- mento sotto controllo: in questo modo, per quanto in difficoltà, il calcio resterà un affare, prima che una passione e uno sport. Con Tavecchio al timone, la Figc, invece che vero governo di tutto il calcio, sarà rappresentanza solo Carlo Tavecchio è il nuovo presidente della Figc Da Milano alla California sognando di diventare il primo italiano in nFL Calcia come Pirlo, di nome fa Tavecchio, ma col calcio non ha granché in comune. Volendo elu- dere la questione calcistica potremmo definirlo un appassio- nato, più precisamente tifoso dell'Inter, e poco più. Perché in realtà poi ci ritroveremmo solo a parlare di Football americano. Il soggetto in questione, non è Carlo Tavecchio, neo presidente della Figc (Federazione Giuoco Calcio Italiana), ma Giorgio Tavecchio, giovane kicker mila- nese che di qui a qualche giorno potrebbe coronare il suo grande sogno: guadagnarsi un contratto professionistico nella NFL. Attualmente sotto contratto con i Detroit Lions (preseason), Tavecchio potrebbe essere, il primo italiano a disputare una partita nella National Football League. Storia bizzarra quella di questo 24enne di Milano, metà italiano (papà comasco) e metà america- no (mamma statunitense), che dopo essersi trasferito dall'Italia alla California si è innamorato di uno degli sport più seguiti, prati- cati e duri d'oltreoceano. Infatuazione lenta, non certo un colpo di fulmine perché fu mamma Gabriella a spingerlo a saggiarsi in questo nuovo conte- sto sportivo: "Un amico mi chie- se di entrare a far parte della squadra vedendomi calciare – dichiarò Giorgio Tavecchio ricordando gli inizi – molto pro- babilmente perché serviva un kicker. Gli risposi di no, ma quando lo raccontai a casa, mamma mi convinse del contra- rio esortandomi a tentare. Chissà, forse era stufa di vedermi ogni giorno giocare con il pallone di calcio in casa". Santa donna mamma Gabriella, perché grazie a quel consiglio, Giorgio si tuffò anima e corpo nel football ottenendo ottimi risultati. Fatto proprio il diffici- le e delicato ruolo del kicker, seppe mettersi talmente in luce da attirare le attenzioni dell'Università di Berkley a San Francisco. Un onore prima anco- ra che un piacere per un ragazzo italiano cresciuto nel mito di questo grande college americano che Tavecchio difese per 4 anni, tempo necessario per completare il percorso di studi in giurispru- denza, mettendo assieme numeri da capogiro che però non gli val- sero la chiamata al Draft del 2012. Colpo da ko e fine dei sogni? Neanche per idea, perché il buon Giorgio si rimboccò le maniche e continuò a lavorare sodo convinto di poter valere una chiamata nei pro. Ed in effetti il primo squillo del destino arrivò puntuale a marzo 2013 quando Tavecchio ricevette la chiamata dei San Francisco 49ers per giocarsi un posto in prestagione. Inutile sottolineare che in una squadra in cui spicca- va la presenza di un kicker del calibro di David Ackers le chan- ce di farcela sarebbero state poche. E infatti, tagliato a poco più di un mese dalla deadline, Tavecchio non si arrese, prose- guendo la propria sfida intensifi- cando allenamenti e impegno presso la Berkley University: "Devo solo dire grazie alla mia università che mi ha consentito di usufruire del nuovo centro sportivo di UC Berkeley, ad appena 20 minuti da casa. Non ho mai mollato ed il mio agente mi ha constantemente incorag- giato perché era convinto che dopo le buone prestazioni fatte con i 49ers, prima o poi qualcu- no mi avrebbe chiamato". Mai frase fu più profetica, per- ché proprio sulla scia di quanto di buono fatto intravedere con la maglia della famosa franchigia California, Tavecchio si è guada- gnato una seconda chance: la chiamata dei Detroit Lions. Il resto è storia recente di un'ulte- riore crescita culminata nel FreeKick vincente messo a segno alla fine della sfida tra Detroit e Cleveland. Con i suoi sotto, nonostante il touchdown di Fuller, Tavecchio è entrato, ha calciato ed ha porta- to i suoi al successo scatenando la gioia di tifosi, compagni e staff tecnico per il primo succes- so prestagionale dei Lions. Senza andare troppo su di giri, perché in fondo, quel californiano di 24 anni nato a Milano che calcia come Pirlo ma sogna la NFL, sa bene che è ancora presto per alzare le braccia al cielo. NIColA AlFANo Il giovane kicker Giorgio Tavecchio (al centro) con i Detroit Lions Qui Tavecchio nella partita di preseason, sotto ai tempi della Berkley University tici della Federazione: sarà un momento importantissimo, in cui si capirà se e quanto effettiva- mente Tavecchio dovrà distribui- re ricompense tra i propri sosteni- tori (Lotito su tutti). Un barlume di speranza è dato dalle mosse del Coni che, per bocca del presiden- te Malagò, ha annunciato "Grandi sorprese" per la Figc. Potrebbero concretizzarsi nella nomina di Michele Uva a direttore generale. Si tratterebbe, vista la caratura e la preparazione del personaggio (ex dirigente di Lazio e Parma, con esperienze nel basket, nel volley nel Coni e autore di studi sullo sport business), di una svol- ta rilevante, in grado di far imboccare al calcio italiano la essenziale via del rinnovamento. Antonio Conte nuovo allenatore della Nazionale di calcio italiana

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