L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-28-2014

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GIOVEDÌ 28 AGOSTO 2014 www.italoamericano.com 18 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | La crisi si sente di più a tavola: i consumi alimentari tornano quelli di 33 anni fa I consumi alimentari hanno toccato il fondo nel 2014 e sono tornati indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981. È quanto emerge da un'anali- si della Coldiretti, associazione nazionale degli agricoltori, sulla base dei consumi finali delle famiglie a valori concatenati dell'Istituto nazionale di statisti- ca. Gli italiani nei primi anni della crisi hanno rinunciato soprattutto ad acquistare beni non essenziali, dall'abbiglia- mento alle calzature, ma poi hanno iniziato a tagliare anche sul cibo riducendo al minimo gli sprechi e orientandosi verso pro- dotti low cost. Nel primo semestre del 2014 il carrello della spesa degli ita- liani si è ulteriormente svuotato e pesa l'1,5 per cento in meno rispetto allo steso periodo dell'anno precedente. Si accen- tua la flessione nel reparto dei lattiero-caseari (-5 per cento),e l'ortofrutta (-2 per cento), nono- stante la generale riduzione dei prezzi. In calo addirittura le uova (-3 per cento) che tradizional- mente sostituiscono la carne nei momenti di difficoltà economi- ca. A cambiare è anche la qualità dei prodotti acquistati con un calo generalizzato (-0,5 per cento) per tutte le forme di distribuzione alimentare tranne che per i discount, in crescita del 2,4 per cento a maggio. Un segnale confermato dal fatto che più di otto italiani su dieci (81 per cento) non buttano il cibo scaduto con una percen- tuale che è aumentata del 18 per cento dall'inizio del 2014, secondo il rapporto 2014 di Waste watcher knowledge for Cala il consumo di formaggi e ortofrutta e persino quello delle uova che tradizionalmente sostituiscono la carne nei momenti di crisi economica ta) e Docg (prodotto a denomi- nazione di origine controllata e garantita). ll fatturato del vino e degli spumanti in Italia è cresciuto del 3 per cento e ha raggiunto nel 2013 il valore record di 9,3 miliardi per effetto soprattutto delle esportazioni che per la prima volta hanno superato i 5 miliardi (+7 per cento). A queste si è aggiunto un leggero incremento delle vendi- te sul mercato nazionale che sono risultate pari a 4,2 miliardi (+1,5 per cento). Salva la vendemmia italiana. Cresce il fatturato di vino e spumanti e l'export supera i 5 miliardi di euro risultate pari anche al triplo della media, hanno messo a dura prova il lavoro dei viticoltori impegnati a mantenere le uve sane mentre a macchia di leo- pardo, in zone ben localizzate, si sono verificate anche grandi- nate che hanno distrutto i rac- colti. Il distacco del primo grappo- lo di uva del 2014 è previsto nell'Oltrepò Pavese o in Franciacorta (Brescia) dove si raccolgono le uve bianche desti- nate alla produzioni di spumanti che tradizionalmente sanciscono l'avvio delle vendemmia in Italia. E se il livello produttivo dipenderà dai prossimi giorni si stima che la produzione nazio- nale per il 30 per cento sarà destinata a vini da tavola, per il 30 per cento a vini Igt (indica- zione geografica territoriale) e per il 40 per cento a Doc (deno- minazione di origine controlla- L'arrivo di almeno un paio di settimane di "vera" estate con il sole e l'aumento delle tempera- ture ha salvato la vendemmia che inizierà in Italia nei prossimi giorni, dopo un mese di luglio che con il 74% di precipitazioni in più e circa mezzo grado di temperatura in meno rispetto alla media 1971-2000, aveva ali- mentato grandi incertezze. Dalla vendemmia in Italia dipendono opportunità di lavoro per un milione e duecentocin- quantamila persone tra quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribu- zione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell'indotto per un totale di ben 18 settori coinvolti. Le previsioni meteorologiche fanno sperare dopo che le conti- nue piogge che nel nord sono Il maltempo ha sconvolto i cicli vegetativi delle piante, ma anche la vita degli animali nelle campagne dove nelle regioni del nord è caduta il triplo di pioggia. Nella penisola si sono verifi- cate nel mese di luglio il 74% di precipitazioni in più e circa mezzo grado di temperatura in meno rispetto alla media 1971- 2000. Per effetto della pioggia, del vento e del freddo, le con- dizioni sono risultate proibitive per gli animali in alpeggio dove nelle vallate i continui temporali hanno impedito di fare fieno e le I consumi tornano quelli del 1981 Con il triplo della pioggia, cicli vegetativi delle piante sconvolti ed estate dura per api e mucche al pascolo temperature rigide hanno ridotto la crescita dell'erba, riducendone la quantità a disposizione delle mandrie. Il brutto tempo ha col- pito duramente sia le aziende stanziali, sia quelle che ancora seguono la transumanza, con effetti in termini di produzione di latte e di accrescimento dei singoli capi. Vita dura anche per le api costrette a restare a terra e a rimetterci è la produzione di miele che potrebbe subire un calo fino al 70 per cento nel nord e nel sud Italia mentre nel centro si parla di un taglio del 40 per cento. Le piogge intense, unite alle basse temperature, hanno "affaticato" anche le api, tanto che il raccolto di miele italiano rischia di essere seriamente compromesso e disomogeneo per aree. Ma a preoccupare, se le con- dizioni di maltempo dovessero perdurare, sono anche gli effetti sull'agricoltura e sulla pro- duzione di tutti quei prodotti che comunemente si portano in tavola la cui impollinazione dipende dalle api, dalle mele alle mandorle, dalle pesche alle pere, dalle melanzane all'uva, dai cetrioli alle fragole. Se mucche e pecore non pos- sono andare al pascolo gravissi- ma è anche la situazione sui ter- reni allagati dove è impossibile effettuare le attività di raccolta e quelle di semina dei nuovi cicli di ortaggi. Attesa anche per la vendem- mia che dipenderà molto dalle condizioni che si verificheranno nei prossimi giorni, ma già adesso si conta un aumento dei costi di produzione per difendere Expo. Una leggera inversione di tendenza positiva è attesa per la seconda parte del 2014 perché, secondo le stime, sarà proprio la spesa alimentare, che rappresen- ta la seconda voce dei budget familiari, a beneficiare maggior- mente del bonus di 80 euro al mese concesso dal governo Renzi, per alcune categorie di lavoratori dipendenti, disoccupa- ti e cassintegrati che destinano una quota rilevante del proprio reddito all'acquisto del cibo. viti e alberi da frutto colpiti da condizioni climatiche non favorevoli.

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