L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-28-2014

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GIOVEDÌ 28 AGOSTO 2014 www.italoamericano.com 23 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Jacuzzi a cielo aperto a Saturnia, dove le terme dalle virtù curative sono nate per il fulmine scagliato da Giove contro Saturno "Già a qualche chilometro dalle terme di Saturnia l'atmo- sfera cambia. Il viaggiatore che dovesse passare su quella strada ignoran- do la presenza di una sorgente termale rimarrebbe come mini- mo sconcertato. volta una serie di vasche natura- li scavate nella roccia su più livelli. Secondo la leggenda si sareb- bero formate nel punto in cui cadde sulla Terra un fulmine che Giove scagliò contro Saturno a seguito di un violento litigio scoppiato tra le due divinità. Già note ai tempi degli uno stato di abbandono. Strane ed inquietanti leggende circola- vano sulle acque dai vapori sul- furei che salivano dal sottosuo- lo, tanto che qualcuno la indicò anche come la porta degli inferi. Da oltre duemila anni le acque di Saturnia sgorgano alla temperatura di 37°C con una cadenza di oltre 800 litri al secondo. Agli inizi del Novecento, l'a- rea termale accrebbe la sua importanza in seguito alle anali- si chimiche effettuate da alcune Università italiane che confer- marono le proprietà curative delle sue acque. La composizio- ne chimica dell'acqua saturnina sarebbe in particolar modo bene- fica per la pelle, per l'apparato respiratorio e muscolo-scheletri- co. L'unico "prezzo da pagare" è l'odore di zolfo che abbandona il corpo soltanto dopo qualche doccia. Le cascatelle sono accessibili in automobile (il par- cheggio è gratuito) e si trovano ad appena 2 Km dal borgo di Saturnia. Sono consigliate scar- pe di gomma in quanto il fondo delle piscine naturali è scivolo- so. L'accappatoio, specialmente per chi vuole farsi il bagno d'in- verno, è necessario per evitare di prendere freddo tra l'uscita dai vapori e l'entrata in automo- bile. Di notte, un bagno sotto le stelle è un'esperienza indimenti- cabile e fortemente consigliata ma è importante avere con se una torcia soprattutto quando la luna non c'è. Sono da evitare inoltre gioielli d'argento o metallo poiché a contatto con l'acqua sulfurea si anneriscono notevolmente. Una visita a Saturnia non è completa senza una sosta in uno dei ristoranti del borgo dove poter assaggiare le specialità locali come i pici all'aglione (grossi spaghetti fatti a mano con solo acqua e farina e serviti con un'infinità di combinazioni), la minestra di verdura del posto chiamata "acquacotta", o ancora i secondi piatti a base di cin- ghiale debitamente accompa- gnati da un bicchiere del vino più famoso della provincia di Grosseto: il Morellino di Scansano. Dopotutto, per ripren- dersi dal relax termale, che cosa c'è di meglio di una abbondante mangiata in trattoria? Le piscine naturali di acqua sulfurea a 37° di Saturnia Fano, nelle Marche, è attrezzata per più soluzioni turistiche La composizione chimica dell'acqua la rende benefica per la pelle, l'appa- rato respiratorio e muscolo-scheletrico A Fano litorale sabbioso o costa ghiaiosa per i bagnanti e una moderna darsena per turisti nautici Fano è una nota località balnea- re nel nord delle Marche, famosa per il suo carnevale, il più antico d'Italia. Il litorale si suddivide in Lido e Sassonia, entrambi con coste basse: la prima è sabbiosa, la seconda ghiaiosa. A sud è presente la cosiddetta "Piana del Metauro", una delle poche aree pianeggianti delle Marche, che si espande anche all'interno per alcuni chilometri. La costa meridionale si suddivi- de in Torrette, Ponte Sasso e Metaurilia, quest'ultima fondata dopo un'opera di bonifica del ter- ritorio nel 1938. A Fano è presente un impor- tante porto peschereccio; gli amanti del turismo nautico pos- sono contare sull'attrezzato porto turistico di Marina dei Cesari, una darsena moderna e funziona- le dove ormeggiano numerose imbarcazioni. Svariati sono i campeggi che si trovano lungo la Statale da Fano a Marotta di Mondolfo. Sul lun- gomare è già in funzione il tratto comune della Ciclovia Adriatica, la lunga pista ciclabile della costa adriatica, che corre da Fano a Pesaro per dodici chilo- metri. Nel centro storico di particola- re interesse sono: il monumenta- le Arco d'Augusto, da sempre simbolo della città di Fano e porta dell'antica Via Flaminia, la cinquecentesca Fontana della Fortuna, il Teatro della Fortuna, la Corte Malatestiana, sede del Museo Civico e della Pinacoteca, la Cattedrale, la Chiesa di Santa Maria Nuova, la Chiesa barocca di San Pietro in Valle e le Tombe dei Malatesta, un vero e proprio capolavoro di arte neogotica, ospitate nel sotto- portico della Chiesa di San Francesco. Da visitare, nei dintorni, il caratteristico Eremo camaldolese di Monte Giove e la località ter- male di Carignano. Tra le specialità gastronomiche da non perdere è il brodetto alla fanese, piatto tipico della cucina marinara dell'Adriatico. Nella variante fanese si utilizza la "conserva" di pomodoro e l'aceto. Famosa è la Moretta, drink a base di caffè, rum, anice e brandy, nato nei bar del porto per riscaldare i pescatori prima di andar per mare. A un tratto la discesa e le curve finiscono, il bosco di querce scompare, la strada si fa piana e si aprono a perdita d'oc- chio i campi verdi, verdi come il verde d'Irlanda con tutte le sue sfumature e variazioni, forse sono quel benefico calore, l'ac- qua e il miscuglio di elementi chimici che viene dalla profon- dità della terra a rendere così rigogliosa l'erba. Ma se al viag- giatore distratto non bastasse tutto ciò per rimanere sorpreso, le nebbie che salgono dai canali d'irrigazione paralleli alla strada dovrebbero certamente risve- gliargli la curiosità. Ogni tanto questi gas si sollevano dai cana- li formando banchi sfilacciati alti appena mezzo metro che attraversano la carreggiata e invadono come un mare di panna i campi rendendoli simili a nuvole viste dall'alto. Nel bianco spunta un albero da frut- to, un recinto, mezza pecora. Sembra quasi che qualcuno sia passato con una di quelle mac- chine che fanno la nebbia sui set cinematografici". Questa descrizione di Niccolò Ammaniti, nel suo romanzo "Ti prendo e ti porto via", è una perfetta introduzione al paesaggio magico dell'entro- terra collinare Maremmano- grossetano custode delle celebri acque termali. La principale attrativa della zona sono le cascate del Mulino e del Gorello con le loro "pisci- ne naturali", vere e proprie Jacuzzi a cielo aperto, comple- tamente gratuite, accessibili giorno e notte. La sorgente ter- male nasce da un cratere vulca- nico (sotto quello che oggi è Il Terme di Saturnia spa & Golf Resort) e scorre successivamen- te lungo un ruscello naturale (detto il Gorello) per circa 500 metri, dove un dislivello crea una cascata che lambisce un antico mulino e forma a sua Etruschi i quali avevano indivi- duato nella sorgente virtù "mira- colose", a partire dal 280 a.C., furono i Romani i primi a creare veri e propri edifici per lo sfrut- tamento terapeutico della sor- gente. I nobili romani usavano sostarvi durante i loro viaggi da o verso Roma. La città di Saturnia si trova- va, infatti, sul tracciato della Via Clodia, un'importante arteria commerciale dell'Impero. Alcuni resti permangono ancor oggi presso la Porta Romana situata all'ingresso del paese. Nel Medioevo, la città conobbe Le cascatelle sono accessibili gratuitamente giorno e notte luCA Dell'AquIlA

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