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GIOVEDÌ 4 SETTEMBRE 2014 www.italoamericano.com 14 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 'Mr volare' nello spazio: Luca Parmitano e l'amore per la vita di un talento italiano Nato a Paternò, in provincia di Catania, il 27 settembre 1976, Luca Parmitano risiede a Houston con la moglie Kathleen Dillow e le due figlie, Sara e Maia. Insignito della Medaglia d'Argento al Valore Aeronautico dal Presidente della Repubblica Italiana nel 2007, è maggiore dell'Aereonautica Militare Italiana, pilota sperimentatore e dal 2009 astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea. Ambasciatore del semestre di che ho poi ritrovato comodi nel mio essere astronauta perché vivere a stretto contatto con cul- ture diverse per sei mesi signifi- ca capacità di adattarsi, di com- prensione, di abbattere le barrie- re culturali e linguistiche, tutte cose che si possono apprendere da giovani facendo l'esperienza come quella che ho vissuto io con Intercultura [organizzazione italiana per gli scambi intercultu- rali]. Insieme alle eccellenze ita- liane in capo tecnologico e RobeRta GReGoRi stata offerta questa possibilità di creare del cibo spaziale per esse- re di conforto alla mia missione ho pensato immediatamente anche ai miei colleghi. Ho pen- sato al fatto che abbiamo dei menu standard a bordo della sta- zione che sono sempre gli stessi e che se riuscissi a condividere con i miei colleghi la nostra cul- tura, anche il genio italiano nel creare delle opere arte comme- stibili, sarebbe un modo di avvi- cinare il mondo all'Italia e di esportare un po' di questa nostra cultura di cui io sono molto orgoglioso. Attraverso l'Agenzia Spaziale Europea e Italiana c'è stata una ricerca di qualcuno che potesse creare questo cibo italiano per lo spazio ed è ricaduta su questo chef e sicuramente in futuro ce ne saranno anche altri per i pros- simi voli italiani ed europei. Quando ho portato poi a bordo questa mia selezione molto classica, si parla di risotto al pesto, di lasagne, di una par- migiana di melanzane, che secondo me è qualcosa di tipica- mente italiano e siciliano, vi assicuro che hanno avuto un successo straordinario che va al di là del semplice mangiar bene e del mangiar sano. È diventato un momento di festa che ci ha permesso di rilassarci, di darci una serata in cui eravamo tutti amici. È stata una bella festa ita- liana. Quindi un grandissimo successo, talmente grande che di fatto ho praticamente finito le mie scorte in una sera. Anche se poi dico sempre che ne abbiamo parlato per sei mesi! L'abbiamo vista sempre sorridente e parlare della sua esperienza con grande entusia- smo e semplicità. Il suo è un esempio di successo e talento, ma anche frutto di un grande impegno e determinazione. Quali sono i messaggi che vuole comunicare in seguito la sua esperienza? Non mando dei messaggi par- ticolari, non è il mio ruolo, sem- plicemente racconto la mia sto- ria. Sono sempre positivo perché penso di aver perso il diritto di non essere contento: ho realizza- to un sogno, faccio un lavoro bellissimo che amo, sono assolu- tamente un privilegiato in que- sto, per cui il mio essere conten- to è un dovere, è un dovere di essere positivo se penso quanta difficoltà c'è intorno a me nel mondo del lavoro, nel mondo dei giovani. A volte i giovani, ai quali adoro rivolgermi perché sono i più importanti, mi chiedono cosa raccomandi per diventare astro- nauta. La prima raccomandazio- ne che faccio è che non tutti pos- sono diventare astronauta. I sogni possono essere elevati a qualsiasi livello, partendo dal più umile arrivando a quello più grandioso e che ognuno deve realizzarsi nel proprio contribu- to, nel proprio sogno senza lasciarsi affascinare da un mondo piuttosto che da un altro. Il più gran consiglio che dò in generale partendo dai giovani, agli studenti, a chi lavora è di fare quello che si ama, ma soprattutto amare quello che si fa. A volte non abbiamo scelta, abbiamo un lavoro, un'attività a cui dobbiamo in un certo senso piegarci per motivi contingenti. dormito. L'abc della nostra vita che lassù, vicino più alla Luna che a casa propria, sono opera- zioni tutt'altro che scontate. E ha pensato, sognato, parlato, si è emozionato, ha sentito la fatica, la stanchezza, la gioia e l'eccita- zione che ci rende così umani. Quaggiù lo diamo per connatura- to al nostro essere al mondo. Lassù però, dove si sente tutta la finitezza e la fragilità della nostra umanità, nel momento stesso in cui se ne percepisce la forza e la potenza per il fatto di essere lì, è tutto differente. Cambiano i punti di vista osservando la Terra da lontano, con tutte le sue piccolezze e meschinità, immersa nel meravi- glioso incanto dell'infinito. Si acquista una saggezza, un sapore delle cose e un gusto della vita differente che poi con sensibilità, modestia ed estrema generosità gli fanno dire: "Sono sempre positivo perché penso di aver perso il diritto di non essere contento". Tornato sulla Terra con l'unico dovere auto-assegnato di "essere contento", ci insegna a credere nei nostri sogni ma anche a riconoscere i limiti, personali e ambientali, lui che è fra i pochi che hanno vissuto nell'infinito assoluto. Il suo è un Tricolore di cui andare fieri, un motivo d'orgo- glio e d'ispirazione per le imprese quotidiane di ciascuno di noi. Parmitano ha creduto nel suo ideale ma ha anche lavorato tantissimo per concre- tizzarlo. Ed è questo l'insegna- mento che andrebbe messo bene in evidenza. Il Focus di questo mese si concentrerà su queste esperien- ze eccezionali che fanno la dif- ferenza: italiani che hanno fatto la storia magari entrandoci in punta di piedi, esperienze parti- colari di vita e vite che sono lezioni per tutti. Il gusto della vita che solo chi ha vissuto nello Spazio conosce Continua da pagina 1 Nello spazio Parmitano ha condotto oltre 30 esperimenti scientifici (Ph. C. Esa-Nasa) scientifico, con la sua missione ha portato nello spazio anche un simbolo della cultura italia- na con un menù tradizionale firmato dallo chef Davide Scabini. La cucina italiana si rivela "spaziale"? È stato un momento molto bello della mia spedizione. Innanzitutto mi piace ricordare che il cibo è un momento convi- viale straordinario. Questo vale sulla Terra, vale in orbita, vale sempre: la cultura umana ruota intorno al cibo come momento conviviale, infatti in una festa, in un incontro c'è sempre qualcosa da mangiare, gli appuntamenti si fanno in un ristorante, in un caffè, quindi è qualcosa che è veramente parte della nostra cul- tura come esseri umani. Noi italiani, in particolare, ci siamo sempre distinti per la qua- lità del cibo, anche per passione che mettiamo nell'arte culinaria, per cui nel momento in cui mi è presidenza italiano dell'Unione Europea dal primo luglio 2014, è stato assegnato come ingegnere di volo per la missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale, durata 166 gior- ni, dal 28 maggio all'11 novem- bre 2013. Nel corso della sua missione, battezzata "Volare'' in omaggio a Domenico Modugno, ha portato a termine oltre venti esperimenti, ha preso parte all'attracco di quattro navette ed è stato il primo astronauta italia- no a compiere attività extravei- colari. Raggiunto telefonicamente, ecco cosa ha detto Luca Parmitano nell'intervista esclusi- va per L'Italo Americano: Dalla Sicilia allo spazio pas- sando, grazie ad un program- ma di scambio interculturale da ragazzo, per Mission Viejo in California. Un passaggio che si è dimostrato importante per il suo percorso sia professiona- le che personale. Sicuramente. L'esperienza vissuta a 16-17 anni fa parte integrante del percorso che mi ha portato oggi ad essere qui. E il fatto che poi abbia lì conosciuto quella che è diventata la mia compagna di vita ne fa qualcosa di ancora più straordinario. Il mio consiglio, in questo senso, è quello di esporsi a questo tipo di esperienza perché viaggiare, vivere all'estero significa metter- si in gioco, innamorarsi di altre culture, apprendere un'altra lin- gua, che vuol dire aprire una finestra su un mondo completa- mente sconosciuto e diverso dal nostro. Queste esperienze ci cambia- no come persone, ci rendono migliori, più esperti, tutti aspetti Missione Volare: cambio di uno strumento. Parmitano è stato il primo ita- liano a camminare nello spazio (Ph. C. Esa-Nasa) Parmitano è siciliano e vive con la famiglia a Houston (Ph. C. Esa-Nasa) In quel caso il mio consiglio non cambia: è quello di amare quello che facciamo perché amandolo ne possiamo essere orgogliosi, diventare bravi e qualsiasi sia l'attività che facciamo se siamo bravi e se possiamo farla con entusiasmo, con orgoglio e lì che diamo il nostro contributo, dal più umile al più utile e non è detto che queste due cose siano in contrasto. Infine, cosa rappresenta per lei l'essere italiano? A volte ci dicono che noi ita- liani abbiamo l'estro, il design, tutto verissimo, ma anche altre nazioni hanno estro, design. Secondo me quello che vera- mente ci rende straordinari, che ci distingue da altre culture è un un'inestinguibile amore per la vita. Io mi rendo conto che amo fortemente la vita e ritengo che vada vissuta fino in fondo e le mie attività, i miei percorsi, le sfide che costantemente mi pongo davanti, la ricerca di nuovi orizzonti, che vanno dallo spazio al voler cercare, anche fisicamente, di superare i miei limiti, rappresentano l'amore per la vita ed è ciò che ci caratteriz- za.