L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-2-2014

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GIOVEDÌ 4 SETTEMBRE 2014 www.italoamericano.com 20 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Quando la Sicilia era conside- rata una meta imprescindibile delle proprie visite ufficiali da sovrani di ogni nazione, trovarsi ad accogliere, ad esempio, l'im- peratore prussiano Guglielmo II a Catania, non era impresa da poco. Era il 1914 e il prosindaco Giuseppe De Felice Giuffrida per poco non venne alle armi, sfidato a duello dai componenti del consiglio della sua città per disaccordi sulle manifestazioni di benvenuto al sovrano. A Palermo il Kaiser (così era chiamato) fu ospite, e accolto in pompa magna dalla città, nel palazzo del Principe di Trabia che diede in suo onore un son- tuoso ricevimento, prima di recarsi a Siracusa dove incontrò il miliardario americano riservate recite al Teatro Biondo, sontuosi banchetti, conferenze e quant'altro. Le celebrazioni non furono in tono minore a Partinico, in pro- vincia di Palermo, dove era stato eletto deputato nel 1897, in occasione dell'inaugurazione della bandiera al ginnasio citta- dino. Intanto, il 28 giugno dello stesso 1914, con un gesto omici- da, viene colpito con un colpo di pistola l'erede al trono astro- ungarico, l'arciduca Francesco Ferdinando insieme alla moglie Sofia mentre era in visita uffi- ciale nella città bosniaca di Serajevo. Gavrilo Princip fu l'at- tentatore, studente e membro della Mlada Bosna (Giovane Bosnia) di chiara matrice politi- ca mirante all'unificazione di tutti gli Jugoslavi. oggi si legge nei libri di scuola. Settanta milioni gli uomini coin- volti nel conflitto, nove milioni e oltre i soldati morti e più di cin- que milioni i civili caduti. Mentre gli stati confinanti, dall'uno e dall'altro fronte, vole- vano coinvolgere l'Italia negli scontri, Roma resisteva, e resi- steva pure e soprattutto il Ministro degli Esteri marchese Antonino di San Giuliano, cata- nese di nascita ed esperto di politica e dell'amministrazione della "cosa pubblica". Di ben altro avviso era un altro siciliano, Napoleone Colajanni, che con i suoi compa- gni parlamentari era per la parte- cipazione alla guerra. Il ministro e marchese Antonino di San Giuliano chiese due mesi e mezzo di tempo per preparare una politica espansionistica, suo antico sogno per la sua patria. Non fece in tempo: morì per un attacco cardiaco prima del tra- scorrere del periodo richiesto. Nel frattempo i porti siciliani dovettero ricorrere all'aiuto mili- tare delle navi italiane per pro- teggere il suolo patrio. Finita la guerra, passano gli anni, la radio "canta" e parla, le notizie e i programmi si inseguo- no tra le stazioni in onde corte, lunghe e medie e Palermo e Catania (ma sono già passati venti anni e siamo nel 1934) sco- prono la possibilità di collegarsi con una linea aerea civile, lasciando "a bocca asciutta" Messina, Trapani e Caltanissetta che si fecero promettere miglio- ramenti nei pubblici trasporti ma che non furono mai attuati. Il 12 aprile 1932, al Salone Internazionale dell'Automobile alla Fiera di Milano, era stata presentata la "Balilla", vettura finalmente accessibile a molti italiani. In Sicilia erano stati incrementati i chilometri delle strade ferrate ed erano state pure costruite strade di bonifica per 420 chilometri. I "pedoni" o coloro che non usufruivano di mezzi pubblici per il trasporto, erano sottoposti a ferree regole e molti provvedi- menti giunsero a loro carico. Furono multati quei pedoni che camminavano sotto i marciapiedi e nella stessa direzione delle autovetture, in quanto costituiva- no pericolo per queste ultime che, invece, avrebbero dovuto potere individuarli se proveniva- no dall'opposto senso di marcia. Insomma, non si era liberi di camminare nella direzione che si desiderava, a decidere erano le autorità governative! Intanto, lo stesso anno, don Vincenzo Vanni Calvello Principe di San Vincenzo, a Palermo sposa donna Stefanina Mantegna dei Principi di Gangi. Testimone di nozze Italo Balbo, gran gerarca d'Italia. La Sicilia non è ancora "a sta- tuto speciale" (mancano due anni) e molti isolani entrano a far parte del primo governo provvi- sorio democratico italiano: Salvatore Aldisio al Ministero degli Interni, Bernardo Mattarella al sottosegretariato alla Pubblica Istruzione (accusa- to da Gaspare Pisciotta di essere stato il mandante della strage di Portella della Ginestra e da Danilo Dolci di essere colluso con la mafia), Epicarmo Corbino economista e Vittorio Emanuele Orlando, già presidente del Consiglio dei Ministri che in seguito ebbe l'incarico di costi- tuire l'ufficio di presidenza della Camera e il palermitano Pietro Tomasi della Torretta quello del Senato. Nel 1934 viene anche ucciso dai partigiani il professore Giovanni Gentile, educatore e filosofo e che aveva dato un grande contributo alla formazio- ne della maggiore enciclopedia italiana. Sfogliamo, adesso, veloce- mente il calendario e lo scenario cambia: siamo nel 2014 e imma- giniamo che sia già il 20 settem- bre. Sofia Loren spegnerà 80, lunghe candeline come lunghi Guglielmo II di Germania fu accolto a Palermo nel 1914 A Ciminna 300 foto per raccontare il dietro le quinte del film Il Gattopardodi Visconti e Burt Lancaster Trecento foto, di cui cento inedite, raccontano il dietro le quinte del set cinematografico de "Il Gattopardo", capolavoro della cinematografia italiana e del regista Luchino Visconti. Il film fu girato nel 1963 e fu tratto dal- l'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, vincitore della Palma d'oro come miglior film al 16º Festival di Cannes. Il film racconta la storia di una famiglia nobile siciliana tra il 1860 e il 1910, ambientata tra Palermo e il feudo agrigentino di Donnafugata, dopo lo sbarco a Marsala di Garibaldi quando si assiste, con distacco e con malin- conia, alla fine dell'aristocrazia e all'ascesa sociale dei latifondisti La celebre scena del ballo del film "Il Gattopardo" di Luchino Visconti come nuova classe sociale. Le foto verranno esposte nella piazza Matrice di Ciminna, in provincia di Palermo. La mostra fotografica dal tito- lo "Il set del Gattopardo in 300 immagini" mostra Luchino Visconti che spiega a Burt Lancaster come aggredire Ciccio Tumeo, fa vedere il regista che spruzza sul viso della principes- sa Maria Stella Salina del boro- talco per far apparire ancora più realistico un lungo viaggio in carrozza, la costruzione dello scenografico palazzo del princi- pe o la famiglia Salina nella chiesa madre di fronte una miria- de di riflettori e operatori. La mostra racconta i novanta giorni di lavoro per la realizza- zione del film a Ciminna, tra- sformata nella Donnafugata di metà Ottocento, i backstage, i luoghi del set e il pranzo del Gattopardo. Da Guglielmo II alla Loren teResa Di FResCo Wanderbilt che era giunto nella città aretusea a bordo del suo yacht "North Star". Stessa grandiosa accoglienza e ospitalità nel palazzo Trabia fu riservata a Vittorio Emanuele Orlando al quale furono anche Vienna considerò il gesto come la bandiera dello starter per dare il via alle ostilità e fu così che l'Austria e l'Ungheria dichiararono guerra alla Serbia. È l'inizio della Prima grande Guerra Mondiale come ancora L'erede al trono austroungarico Francesco Ferdinando con la moglie Sofia e Gavrilo Princip: il suo attentato diede inizio alla I Guerra Mondiale sono i suoi anni che hanno attra- versato due secoli e che hanno visto la guerra, hanno vissuto la fame per vederla trasformata in fama e gloria, in successo, amore, famiglia, affetto e abbrac- ci. Abbracci di un pubblico inter- nazionale che la ama e che la stringe a sé come simbolo di un'Italia che, in nome dell'arte, di quell'arte che è il cinema, l'ha consacrata in America con una statua, una statuetta che è l'orgo- glio e il massimo riconoscimento per chi fa il suo mestiere. Quella statuetta ha il nome magico di Oscar. Giov anni Gentile, educatore e filosofo fu ucciso nel 1934 Due scatti dietro le quinte del film

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