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GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE 2014 www.italoamericano.com 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Troppa Svizzera per l'Italia: azzurri fuori con onore dalla Coppa Davis contro un giocatore così forte non è bastato. Sono contento per- ché ho giocato quasi alla pari contro chi ha fatto la storia di questo sport". La Svizzera torna a disputare una finale (contro la Francia) di Coppa Davis dopo 22 anni, men- tre l'Italia dovrà provare a non vanificare quanto comunque di straordinario fatto nel corso di questa stagione. Dopo anni di sofferenze ed incertezze, gli azzurri sono infatti riusciti a tirarsi fuori dalle secche degli spareggi e delle continue retro- cessioni in zona B del tabellone. Insomma, guardare il bicchiere tre quarti pieno deve fungere da sprono per ripartire con ritrovata fiducia nella prossima stagione, confidando nella crescita defini- tiva dei nostri talenti. match con un doppio a dir poco eroico. Con rabbia, cuore e un pizzico di fortuna che non guasta mai, Fognini e Bolelli sono riu- sciti a rimandare il discorso alla domenica, quando però re Roger ha ripreso il discorso interrotto nel doppio chiudendo i conti in maniera definitiva. "La partita l'avete vista tutti - ha detto il numero 13 al mondo Fognini dopo il 6-2 6-3 7-6 decisivo - ho dato di tutto e anche di più. Ma Recita un antico e saggissimo proverbio: "Meglio averci prova- to ed aver fallito che non averci provato proprio". Questo deve essere lo spirito con cui provare ad analizzare la netta sconfitta incassata dall'Italtennis maschile in Coppa Davis contro una fortissima Svizzera in semifinale. Un 3-1 tanto netto quanto rapido quello subito dagli azzurri, trafitti da re Federer e Wawrinka. Troppa Svizzera insomma per questa Italia, troppo talento quello degli elvetici al confronto con l'ondivago umore di Fognini e i limiti di Bolelli mascherati in un doppio eroico. Perché dopo aver subito, come da copione, un doppio ko nei singolari d'apertu- ra (doppio 3-0 e pedalare) gli azzurri, con un guizzo d'orgo- glio hanno provato a riaprire il Le leggende non tramontano mai. Si prendono delle pause, qualche volta cincischiano sotto il peso della loro fama, ma poi, quando meno te lo aspetti, tor- nano a ruggire accrescendo la propria fama. Intendiamoci però, tali attitudini appartengono a pochissimi eletti, a persone il cui talento sfugge a qualsiasi tipo di catalogazione temporale. Tipi tosti, alla Valentino Rossi, tornato al successo nella MotoGp ad un anno esatto dall'ultimo guizzo e proprio sul circuito di Misano, dedicato al suo grande ed indimenticato amico, Marco Simoncelli. Primo posto da dottore per il dottore del motociclismo, capa- ce di resistere all'irresistibile Marquez, e di mettere in riga i più umani, ma non per questo semplici da battere, Lorenzo, Pedrosa e Dovizioso. Sognata, sudata, inseguita, ed alla fine, arrivata. Meglio tardi che mai e soprattutto meglio a casa che altrove. Si era capito sin da sabato e poi dal warmup che questa sarebbe stata l'occa- sione più ghiotta. Il nove volte campione lo ha confermato già allo spegnersi del semaforo, quando è andato subito all'attac- co portandosi in prima posizione davanti a Lorenzo e Marquez dopo una serie di sorpassi al car- diopalmo. Il campione del mondo e sinora imbattibile centauro della Honda, ha però messo in pista la solita grinta dimostrandosi affa- mato come al solito. Vittoria sognata, a lungo inseguita e finalmente arrivata Rossi torna al successo a Misano nel ricordo di Simoncelli "Viviamo alla giornata - ha dichiarato il capitano italiano, Corrado Barazzutti al termine della sfida con la Svizzera - in Davis contano molto elementi come superficie, stato di forma e fattore campo. Ovviamente spe- riamo di andare il più avanti pos- sibile nella prossima stagione considerando che questa semifi- nale ci consentirà di ripartire con una preziosa testa di serie". Da valutare infine, chi tra i migliori prospetti italiani potrà entrare nel giro della nazionale: "Ci sono 5-6 giovani di buon livello, sulle tempistiche dipen- derà da molti fattori. Se crescono rapidamente potrebbero anche essere inseriti nel gruppo - ha concluso il capitano azzurro - non ci resta che sperare nella loro rapida crescita". NIcOLA ALFANO Bolelli non ha potuto opporre resistenza alla classe di Federer giro, Marquez ha perso l'anterio- re in frenata, lasciando via libera a Rossi (il primo a tagliare il tra- guardo dei 5mila punti in carrie- ra). Lorenzo, infatti, ha pagato la scelta di una gomma anteriore dura, che non ha funzionato come sperato, e Pedrosa non è stato mai in grado di impensieri- re i primi tre. Quanto a Marquez, ha fatica- to a riavviare la sua RC213V e solo grazie alla caduta in extre- mis di Allei Espargarò ha con- quistato il punticino della 15.ma piazza. Alla fine la Honda (inter- Valentino Rossi è tornato a vincere nel gran premio di San Marino rotta la striscia di 23 vittorie di fila) si è dovuta accontentare dell'ultimo gradino del podio, con Dani che ha piegato la resi- che solo nei suoi sogni avrebbe potuto immaginare di tornare al successo proprio sul circuito dedicato a Simoncelli: "Sapevo che sarebbe stata l'occasione giu- sta - ha dichiarato il Dottore a fine gara - sono partito forte e mi sono divertito da morire dinanzi a tanta gente, tantissimi tifosi e amici: sono davvero contento". Poi la dedica più attesa: "Ricevere la coppa con il nume- ro 58 vale tanto. Aver vinto qui a Misano vale tanto. Ma per me e per tutti gli amici del Sic vale molto più di una vittoria dedica- tagli". Poi un passaggio su come è maturato l'ennesimo successo di una carriera da oscar: "Vincere con questo Marquez non è una cosa che capita spesso, farlo qui Infuocata la sfida con il duo della Yamaha con tanti botta e risposta. Poi però qualcosa è andato storto quando al nono stenza Ducati di Dovizioso e Iannone. Il resto non è esistito con le Yamaha di Pol Espargarò e Bradley Smith sesto e settimo, Bautista, un combattivo Crutchlow ed Hernandez a chiu- dere la top ten. A terra Bradl, 14° Alex de Angelis e ritirato Petrucci. Ma le emozioni che ha rega- lato Rossi hanno surclassato tutto il resto. E anche Marco Simoncelli, a cui è dedicato il circuito di Misano, avrà festeg- giato. Sfrenata la gioia del pesarese è ancora più speciale. Sapevamo che su questa pista la Yamaha era superiore alla Honda, sono stato veloce sin dai primi giri. L'ultimo giro è stato meraviglio- so, con tutta la gente che gridava ci ho messo un quarto d'ora". NIcOLA ALFANO Rossi con il compagno di squadra Jorge Lorenzo Fognini e Bolelli, eroici nel doppio, hanno subito un netto 3-1 della Svizzera in Coppa Davis