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del Battistero di San Giovanni alle Fonti, costruito ai tempi di Sant'Ambrogio nel 386 d.C., poi finito sotto le fondamenta del Duomo. In un altro itinerario, si tro- vano le arcate dell'unica cripta romanica esistente a Milano: una volta a crociera sorretta da diciotto colonnine, una vasca e dei sarcofagi. All'esterno c'è il tratto di strada che unisce San Lorenzo a Sant' Eustorgio: tra le due basiliche, collegate antica- mente da un passaggio sotterra- neo, ci sarebbero state le cata- combe dei primi cristiani mila- nesi. A San Giovanni in Conca, in mezzo al traffico di piazza Missori, si trovano invece trac- ce del culto pagano di Mithra, un dio iranico che nasce in una grotta e il cui culto era di conse- guenza officiato in una cavità. GIOVEDÌ 25 SETTEMBRE 2014 www.italoamericano.com 13 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | LA CITTÀ DEI DIVIETI Il Sindaco prepara i divieti La Vignetta della Settimana di Renzo Badolisani Gli articoli del nuovo regolamento di polizia urbana di Padova sono già stati scritti. Un elenco di ventiquattro articoli che assomi- gliano a divieti ferrei. Quando entreranno in vigore? Tra meno di una settimana se il Consiglio Comunale del capoluogo veneto li appro- verà, con voto e successiva delibera. Il sindaco di Padova, Bitonci, respinge le accuse di eccessivo rigo- re. Per farvi un'idea della situazione scorrete l'elenco dei divieti. In un città che registra una popolazione di oltre sessantamila studenti uni- versitari non si potranno più affiggere i papiri di laurea. E poi? Niente più uova, liquidi, farina, insomma il classico repertorio che accompagna la felicità di chi, da qualche minuto, è diventato dottore, ingegnere o architetto. Regole per tutti, fondamentale è il decoro e il rispetto degli spazi degli altri, tuona il primo cittadino, difendendo a spada tratta il senso del provvedimento che, stando alle previsioni, dovrebbe davvero entrare in vigore facendo diventare Padova, volenti o nolenti, la città dei divieti. Altri esempi? Multe salate per chi attaccherà a pali, inferriate, can- celli l'antifurto di biciclette e motorini. Sei stanco e ti vuoi sdraiare su una panchina, magari per schiacciare un pisolino? A Padova, questo rischia davvero di diventare una chimera. Se i vigili ti scoprono la multa è salata, cento euro, somma equiparata ad una sosta vietata per un'automobile. Logico che non si potranno scrivere frasi d'amore - o di altro genere - sulle cortecce degli alberi, in ossequio ad una salva- guardia della natura che dovrebbe essere regola e non eccezione. Prendi una dura sanzione, però, se stendi i panni alle finestre dei palazzi del centro storico, poco importa se non possiedi terrazzi o balconi. Non si potranno recidere fiori dai giardini: quanti bambini, spesso, distraendo i genitori, lo fanno nei parchi delle grandi città? Poca tolleranza, a Padova non si potrà. Multato pure chi resterà all'in- terno dei parchi pubblici dopo l'orario di chiusura. Un consiglio ai patavini e non solo: controllate sempre che l'orologio vada bene e non faccia scherzi. Tuteliamo la città, conferma il Sindaco. Rischiano multe anche coloro che, all'interno delle mura domestiche, cantano a squarciagola. L'articolo 20, a tal proposito, recita che 'le attività, anche domestiche, dovranno svolgersi senza creare disturbo al vici- nato'. Un modo, sanzionando chi sgarra, per alleviare il bilancio delle casse comunali? Chissà. C'è, ovviamente, chi non sembra accettare supinamente il provvedimento, meditando di ricorrere addirittura alla Corte Costituzionale. Il Sindaco di Padova, intanto, inseguito dai reporters, dribbla con eleganza le accuse di essersi riciclato in uno sceriffo senza cuore. Per carità, alcune norme non possono essere discusse: come quella che vieta di chiedere l'elemosina davanti ai negozi. Così facendo, oltre al decoro della città, si salvaguardano anche le attività commerciali, già in ginocchio da tasse, balzelli e scarse vendite. Condivisibile anche il divieto di bere alcolici nei par- chi, dove passano ore spensierate bambini e bambine, desiderosi di emulare begli esempi, certo non l'attrazione per la bottiglia. Molti altri articoli sembrano però appartenere all'età della pietra. Ecco per- ché sarebbe consigliabile una mediazione tra rigore e normalità. Scoperta un'antica Milano sotterranea accanto al Duomo A Roma basta scavare qual- che metro e si trovano nuove aree archeologiche. Questa volta però, il ritrovamento è avvenuto a Milano. Di fianco al Duomo, sul fianco della catte- drale verso Piazzetta Reale, nel cuore della città, è stato aperto un cantiere con lo scopo di por- tare un impianto di teleriscalda- mento all' Arcivescovado e al Museo del Novecento, ma tutto è stato bloccato non appena le ruspe hanno trovato resti di muri, probabilmente di edifici, che ora gli archeologi dovranno analizzare. A prima vista i ritrovamenti risalgono al 1500, ma le antiche costruzioni potrebbero essere più antiche ed essere datate per- fino due-tre secoli prima. Il Comune vuole capire bene di che cosa si tratti per decidere il da farsi. Da un lato c'è chi propende per ricoprire tutto e rimandare i lavori al dopo Expo, la grande esposizione mondiale i cui cantieri stanno cambiando il volto della città, e dall'altro c'è chi vuole andare avanti per capire subito se la scoperta ha rilievo storico e scientifico. Già durante la costruzione della rete metropolitana milane- se ci si accorse che sotto l'attua- le sagrato della cattedrale giace- vano resti urbani precedenti. Furono effettuate campagne di scavo tra il 1961-'62 e più recentemente nel 1996 quando è stato trovato un tempio pagano dedicato a Minerva. Una parte della storia antica di Milano è già nota da tempo e in questa Milano sotterranea e archeologica, che si sviluppa nelle profondità della terra tra cripte, pozzi, cunicoli, canali, tombe e rifugi, è possibile fare visite guidate. Qui si scopre cosa è rimasto della Milano cel- tica, romana o medievale, ma si ritrovano anche i rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale lungo il canale della Martesana. Nei sotterranei dell'ampio sagrato del Duomo, in particola- re, a quattro metri sotto il livel- lo della piazza, si trova il com- plesso archeologico che costi- tuisce il più antico nucleo della cristianità milanese. Nelle vici- nanze di un tratto di strada romana c'è l'edificio ottagonale Il Duomo di Milano fu costruito sopra i resti di due chiese preesistenti