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GIOVEDÌ 2 OTTOBRE 2014 www.italoamericano.com 22 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com Sposarsi per la donna è prendere un velo ed entrare in una nuvola, per l'uomo è portare a casa la moglie LuIGI CASALE Dei termini celibe e nubile tutti sappiamo il significato, non fosse altro per avercelo trovato scritto sulla carta d'identità in un momento della nostra vita, alla voce: stato civile. È la condizione personale del cittadino o della cittadina, adulti, pubblicamente accettata e dichia- rata di fronte alla collettività, pre- cedente il matrimonio dei sogget- ti interessati; e perciò ufficial- mente riconosciuta (e registrata) dall'amministrazione dello Stato. (Tant'è che tra i documenti necessari per contrarre matrimo- nio viene richiesta anche una cer- tificazione di "stato libero".) La serie completa, che si usa trascrivere nei pubblici registri Evidentemente, prima di arriva- re alla forma astratta dell'opposi- zione grammaticale maschile/femminile, queste paro- le mantengono una loro caratte- rizzazione in base al sesso della persona denotata, alla sua funzio- ne specifica, alla cultura del gruppo sociale e alla tradizione linguistica (la pratica dell'uso della lingua o semantica storica) della comunità. Non tutte le lingue hanno la medesima caratterizzazione, le quali pur conservando le stesse parole, ne usano solo una, indi- stintamente per l'uomo e per la donna: basti dare uno sguardo al francese (célibataire), o ad una delle altre lingue indeuropee. La stessa cosa succede con marié(e) (sposato) che si adatta al maschi- le e al femminile per indicare la persona sposata, mentre in italia- no resiste la distinzione tra mari- tata e ammogliato. Il caelebs dei latini era l'uomo non ammogliato (anche vedovo). Ed è la forma che si conserva nell'italiano celibe. Mentre nubilis è la ragazza in età da marito. Da nubo (nubo, nupsi, nuptum, nùbere = velarsi, prendere il velo da sposa, spo- sarsi) legato a nubes (nuvola). Come dire "entrare nella nuvo- la". Metafora di un certo effetto che ben si adatta ai comporta- menti delle ragazze che, trovato lo sposo, sognano il giorno delle nozze. (Ma forse questa è una mia suggestione dovuta alle espressioni moderne come "esse- re tra le nuvole".) A proposito di "nozze", notia- mo come anche questa parola derivi da nubo. Secondo lo sche- ma: nubo → nuptus e nupta (lo sposo, la sposa) → nuptiae (le nozze). Tenendo ancora un piede nella lingua (e nella cultura) latina vediamo che i Romani denomi- navano lo sposarsi dell'uomo. Mentre la donna "si sposa a un uomo (nubit = prende il velo in favore di N...)", l'uomo "si porta a casa la donna" (uxorem ducit = conduce – porta a casa – come moglie M....). Dallo stesso verbo duco (duco, duxi, ductum, dùcere = condurre) si sono formate anche le parole sedurre e seduzione. Quanto a uxorem (uxor = moglie), poi, oltre che nella parola uxoricidio (omicidio del coniuge), la troviamo nella paro- la della parlata napoletana 'nzura' ('nzurare [uxorare] = ammogliarsi ; 'nzurato [uxora- to] = ammogliato) usata per lo sposarsi dell'uomo. Per la donna si usa mmarità (maritarsi) come in altre regioni d'Italia. dell'anagrafe, e riportata sui documenti dello stato civile com- presa la carta d'identità, è: celibe o nubile; coniugato o coniugata; divorziato o divorziata; vedovo o vedova. Non sarà di poco rilie- vo notare che, contrariamente alle altre parole della serie, utilizzate per le diverse condizioni di stato civile, la coppia delle parole celi- be/nubile si specializza come opposizione semantica: celibe = uomo; nubile = donna. Proprio come tante altre coppie comple- mentari di termini della famiglia, che indicano rapporti di parentela. Celibe è l'uomo; nubile è la donna, così come: padre/madre; marito/moglie; fratello/sorella; genero/nuora, per restare nella lingua italiana.