L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-02-2014

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GIOVEDÌ 2 OTTOBRE 2014 www.italoamericano.com 25 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | wILLIAM MOLDuCCI La musica va 'Fortissimo' se accompagnata dal talento nei 30 anni di attività di Franco Fasano Franco Fasano è un cantante e autore di indubbio talento, conosciuto per canzoni di suc- cesso interpretate da lui stesso e da artisti quali Mina, Fiordaliso, Anna Oxa, Andrea Bocelli, Fausto Leali, Drupi, Massimo Ranieri e Peppino Di Capri. Tra le tante citiamo: "Ti lascerò" (vincitrice di Sanremo 1989 con Anna Oxa e Fausto Leali), "Regalami un sorriso" (interpre- tata da Drupi), "L'ultimo gesto di un clown", "Non si può mori- re in eterno", "Certe cose si fanno" e "Matrioska" (incise da Mina). Franco Fasano ha parte- cipato a quattro edizioni del Festival di Sanremo e da anni scrive canzoni per lo Zecchino d'Oro. È anche l'autore del brano "Mi manchi", che, dopo essere stato portato a Sanremo nel 1988 da Fausto Leali (4° posto), fu scelto da Andrea Bocelli per il suo album del 2006, intitolato maggiori successi e quelli scritti per altri artisti (che li hanno resi famosi nel mondo), oltre ad alcuni inediti. Con tre "effe", fortissimissi- mo, il compositore chiede ai musicisti ancora più forza. Nella musica scritta si usa per indica- re il momento in cui il suono deve essere più forte possibile e tutti devono dare il massimo. Nel suo ultimo album le canzoni sono state arrangiate da diversi musicisti, ogni brano è stato quindi riadatta- to secondo il loro gusto musi- cale? Assolutamente sì. Ognuno si è espresso liberamente secondo le proprie caratteristiche. La cosa che mi è piaciuta molto è che a un certo punto tra alcuni di loro è nata anche una colla- borazione. Il rischio secondo qualcuno era che il disco non avesse un'uniformità nell'ascolto e si avesse il sentore di un puzzle Kenny G. Una grande soddi- sfazione. Ho saputo da Tony Renis che Andrea stava provando "Mi manchi". Pare che abbia scelto la track list di "Amore" tra i classici della musica italiana e latina, che cantava da ragazzo quando faceva piano-bar. Quando poi ho visto che, David Foster arrangiandola (senza saperlo) ha tenuto molte idee del mio primo provino pia- noforte e voce, mai pubblicato, non vi nascondo che ho provato una forte emozione, perché la canzone per "tornare a casa" ha dovuto emigrare in America. Sublime anche Kenny G., che con il suo "suono" ha sapu- to davvero "camminare a piedi nudi dentro l'anima …". Quanto è importante la musica live? Credo che la musica "live" sia la prova del nove per tutti, di qualsiasi epoca o età. L'energia e le vibrazioni che si creano quando si ascolta un artista dal vivo non si possono né ripren- dere ne trasmettere più di tanto. L'onda emotiva che avvolge un pubblico si somma umanamente e arriva sul palco e la perfor- mance dell'artista senza saperlo resta unica, di quella volta lì. E anche se "Fortissimissimo" è stato realizzato in studio, di fatto è un disco dove la musica passa dal cuore di chi ci ha suo- nato, cantato, e collaborato. Quali progetti in cantiere per quest'anno? Grazie a "Fortissimissimo", che tra le altre contiene "Goccia dopo goccia", la prima canzone che ho scritto per lo Zecchino d'Oro (lo storico festival italia- no famoso nel mondo dedicato alla musica interpretata da bam- bini fino a 11 anni), sono stato invitato per il secondo anno consecutivo a curare la produ- zione artistica della 57esima edizione. Un lavoro bellissimo ma allo stesso tempo molto impegnativo. Ho accettato volentieri perché fare musica con e per i bambini ti obbliga ad avere quell'attenzione particola- re, quel senso di responsabilità che si ha solo quando si ha a che fare con i bimbi. Qual è il segreto dello scri- vere canzoni per i bambini? Innanzi tutto considerare i bambini, bambini. Sono come spugne che incamerano molto facilmente melodie e concetti, in maniera molto più istintiva e libera di noi adulti, senza pre- concetti o sovrastrutture menta- li; e poi si deve rispettarli per- ché sono esseri piccoli, ma non per questo burattini. Una canzo- ne per bambini ha la responsa- bilità di entrare nel loro mondo, che da quel momento diventa loro e noi adulti siamo spettatori delle loro reazioni. Tenerezza, immediatezza e allegria dovreb- bero essere sempre in pole posi- tion quando si scrive per l'infanzia. Franco Fasano è nato ad Albenga, in Liguria, e da 30 anni lavora come cantautore e compositore tipo compilation. Credo che il risultato all'ascolto smentisca questa ipotesi perché tutti hanno lavorato sulle mie carat- teristiche vocali. Il fatto poi che i brani fossero tutti scritti da me ha dato un'ulteriore uniformità nella sostanza melodica. Tra i brani di "fff" ci sono "L'amore che mi devi", scrit- ta con Bruno Lauzi e "La luna", scritta per Mia Martini, due grandi artisti. Dell'esperienza con Lauzi potrei scrivere un libro da cui trarre un film. Vi dico solo che per me Bruno è ancora oggi un esempio di libertà e spazialità artistica e umana. Quando un autore scrive nella stessa vita: "Il poeta", "La tartaruga" e "Almeno tu nell'universo" vuol dire che ne ha vissute almeno tre. Riguardo Mia Martini posso solo dire che dal 1982 l'ho incontrata sempre sulla mia strada artistica fino a quando alla fine del 1994 mi rimpro- verò per non aver mai scritto per lei. Scrissi "La luna" per un progetto che aveva in atto e che purtroppo non riuscì a incidere. Andrea Bocelli ha inserito il brano "Mi manchi" nell'al- bum "Amore", eseguito insie- me al sassofonista americano "Amore", che ottenne il disco di platino per le vendite negli Stati Uniti e nel Canada, entrando nella "Billboard 200" statuni- tense. Il brano fu inciso da Bocelli insieme al sassofonista americano Kennet Gorelick (originario di Seattle), meglio noto con il nome di Kenny G. Per festeggiare musicalmen- te i suoi cinquant'anni, di cui oltre trenta di attività, nei mesi scorsi Franco ha pubblica- to un doppio cd, "fff Fortissimissimo", con i suoi Andrea Bocelli ha interpretato "Mi manchi" di Franco Fasano L'esordio ufficiale di Fasano fu al Festival di Sanremo nel 1981 Disegni per De Andrè e'Creuza de mar', pietra miliare degli anni '80 "Proporre a gruppi di adole- scenti l'ascolto di un disco come 'Crêuza de mä', una vera pietra miliare nella storia della musica, è stato molto stimolante, perché ha permesso di riflettere con loro sulla figura di Fabrizio De André, che in larga parte già conoscevano, e sulle peculiarità e i temi del disco, che invece la maggioranza di loro approcciava per la prima volta. I ragazzi hanno così avuto modo di con- frontarsi con ciò che accomuna e avvicina i popoli del Mediterraneo". Si concluderà il 5 ottobre il progetto "Genova-Mediterraneo e ritorno: un viaggio a disegni animati attraverso Crêuza de mä, l'undicesimo album registrato in studio dal cantautore genovese Fabrizio De André di cui que- st'anno ricorre il trentennale della pubblicazione avvenuta nel 1984. L'album, realizzato in collabo- scambi commerciali nel mar Mediterraneo. Un idioma, che, in secoli di commerci e viaggi si è arricchito di numerosissime parole provenienti da greco, arabo, spagnolo, francese, ingle- se. Il progetto è stato ideato dal regista Matteo Valenti in colla- borazione con sette scuole d'arte e l'artista spezzino Nicola Perucca e ha previsto l'illustra- zione a disegni animati delle can- zoni dell'album che seppe fonde- re world music e canzone d'auto- re. Al centro dei testi vi sono i temi del mare e del viaggio, le passioni e la sofferenza espressi anche sul piano musicale, attra- verso il ricorso a suoni e stru- menti tipici dell'area mediterra- nea, nonché all'aggiunta di con- tributi audio non musicali regi- strati in ambienti portuali o mari- nareschi, come le voci dei vendi- tori di pesce a Genova. Una delle illustrazioni che ritrag- gono Fabrizio de Andrè razione con Mauro Pagani, è interamente cantato in genovese, la lingua della Repubblica di Genova, tuttora viva, che è stata per molti secoli una delle più usate per la navigazione e gli

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