L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-02-2014

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GIOVEDÌ 2 OTTOBRE 2014 www.italoamericano.com 26 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Quando, questa estate, Antonio Conte decise di lasciare la panchina della Juventus, in molti diedero i bianconeri per 'spacciati'. L'immediato conferi- mento dell'incarico a Massimiliano Allegri, poi, sem- brò una 'scappatoia' trovata dalla dirigenza: optare per un allenato- eccessive. Invece le cose sono andate molto diversamente: non solo la Juventus non ha ceduto nessuno dei propri top player, i bianconeri hanno anche dato profondità a una panchina che, nell'epoca Conte, non si era sempre dimo- strata all'altezza della situazione. L'arrivo di Pereyra e Romulo rende il pacchetto di centrocampo Obiettivo Serie A. Senza Conte la Juve può essere addirittura più forte spalle della prima punta. In que- sto modo è quasi sempre fronte alla porta e, pur partendo da più lontano rispetto al passato, ha occasioni da gol ancora più nume- rose. Dire oggi se la Juventus si riconfermerà come Campione d'Italia è impossibile: vincere per il quarto anno di fila sarebbe dav- vero un'impresa, anche conside- rando i possenti rinforzi e la fame della Roma. Di certo, però, i bian- coneri non scenderanno dal trono se non dopo una dura lotta e que- sto è già un grande risultato. I tifosi hanno capito che di Allegri e della squadra ci si può fidare: anche i più critici, oggi, si godono un gruppo che fin qui, ha vinto tutte le partite tra campionato e Champions. Già, la Champions: negli ultimi anni un vero 'campo minato' per la Juventus. La prima di Allegri in Europa non è stata memorabile (faticoso 2-0 al Malmoe), ma è stata vincente. Con il Milan, il tecnico toscano, ha sempre passato il primo turno: è l'obiettivo minimo ma sarebbe comunque un miglioramento rispetto all'ultimo anno di Conte. E poi, nella fase a eliminazione diretta, tutto può succedere. STEFANO CArNEVALI L'argentino Roberto Maxilimiano Pereyra rafforza il centroampo juventino re docile, che potesse gestire morbidamente un anno di transi- zione, sopportando qualche ces- sione pesante senza lamentele della Juve fortissimo e pieno di alternative; Evra è un cursore di fascia di grande esperienza e, quando (e se) ci sarà da giocare CLASSIFICA DI SERIE B CLASSIFICA DI SERIE A con la difesa 'a 4', diverrà impre- scindibile. Davanti si è guardato al futuro: Morata e soprattutto Coman sono giovani promesse che, difficile immaginare il con- trario, potranno essere utili già in questa stagione. In più Llorente, Tevez e persino Giovinco hanno dimostrato di essere ancora tra gli attaccanti più importanti (e meglio amalgamati) della A. E l'apporto di Allegri? Chi si aspettava un 'rompete le righe', dopo il pugno di ferro di Conte, è rimasto deluso: il gruppo non si è sfaldato e pare evidente che abbia gradito l'approccio meno intenso e 'martellante' tipico del nuovo allenatore. Dal punto di vista tat- tico, saggiamente, Allegri non ha ancora proposto la traslazione verso la difesa a 4: l'ex allenatore del Milan ha preferito mantenere il 3-5-2, modificandone alcuni concetti base. Oggi la Juventus gioca un cal- cio più di possesso palla, rispetto al passato; vince più con la pro- pria superiorità tecnica, che con la pressione difensiva e muscola- re; la stessa posizione di Tevez è cambiata: con Allegri, l'Apache svaria maggiormente su tutto il fronte dell'attacco, agendo alle Il parigino Kingsley Coman, attaccante o centrocampista della Juve

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