L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-09-2014

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GIOVEDÌ 9 OTTOBRE 2014 www.italoamericano.com 31 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Rivoluzione in casa Ferrari: nel 2015 via anche Alonso, arriva Vettel vettura vincente. Troppi gli euro sperperati nel corso delle ultime tre stagioni, troppe le promesse non mantenute nei confronti di un popolo, quello ferrarista che vuole voltar pagina. E allora Marchionne ha deciso di piazza- re il grande colpo portando a Maranello colui che ha saputo portare la piccola Red Bull sul pompa magna in Formula Uno da coronare con la firma del due volte campione del mondo spa- gnolo che non ha affatto gradito le mosse dei dirigenti del cavalli- no rampante negli ultimi tre- quattro mesi. Tutto chiaro, tutto definito, ma ancora non ufficiale come dimostrato dalle criptiche dichiarazione rilasciate dallo stesso Vettel lo scorso 4 ottobre a Suzuka: "Volevo una nuova sfida, non posso ancora dire dove, ma sono molto felice – ha dichiarato il quattro volte cam- pione del mondo - lasciare la Red Bull non è stato semplice, ma a volte nella vita devi seguire il cuore". Un cuore che per la quasi totalità dei piloti (meno Hamilton) porta alla Ferrari, la più grande, blasonata e affasci- nante scuderia del mondo. Non si sbilancia ancora un cupo Fernando Alonso che molto pro- babilmente parlerà solo dopo aver messo nero su bianco il suo futuro da pilota in vista della prossima stagione: "A breve farò i miei annunci – ha ammesso lo spagnolo – ma per il momento preferisco concentrarmi sulla pista e sul lavoro che devo svol- gere". Lavoro certamente inde- fesso che non ha però prodotto grandi risultati. Vuoi per degli errori gestiona- li, vuoi per mancanze tecniche, ma anche e soprattutto per l'inca- pacità dello stesso Alonso di diventare leader di tutto il settore corse come lo fu Schumacher negli anni d'oro della Ferrari. Mai in discussione sotto il punto di vista del talento, il principe delle Asturie, ha palesato una reale difficoltà gestionale di uomini e risorse per creare una Qualcosa doveva cambiare e qualcosa è cambiato. Anzi, più che di cambiamenti si potrebbe parlare di una piccola grande rivoluzione Ferrari. Dopo il benservito presentato dal Ceo di Fiat Sergio Marchionne, allo storico presi- dente Montezemolo, reo di non aver saputo traghettare il cavalli- no rampante a nuovi successi dopo l'addio di Schumacher, a fronte di ingenti investimenti, il team di Maranello ha letteral- mente scioccato il circus lascian- alla vigilia del Gp di Suzuka poi dominato, come da copione, dal duo Mercedes Hamilton- Rosberg, hanno ammesso che il 27enne pilota tedesco aveva esercitato l'opzione di uscita dal contratto con la scuderia austria- ca per vestire il rosso a partire dalla stagione 2015. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno silenziato solo ed esclusivamente dal grave inci- dente occorso a Bianchi proprio a Suzuka, che di fatto scatenerà un effetto domino che rischia di azzerare valori tecnici e umani dell'intero mondo delle corse. Da cinque Mondiali consecu- tivi è tra le prime sei al mondo. Mai sotto il quinto posto. E ora la nazionale azzurra è tra quelle sei squadre che si giocheranno la medaglia nel primo Mondiale organizzato dall'Italia. La pallavolo femminile di Marco Bonitta ha travolto la Cina guadagnando un morale altissimo e il punteggio pieno, da capoclasse, per non affrontare subito la prima e la seconda del girone avversario ma guadagnare altri preziosi punti per avvicinar- si al podio. Al Forum di Assago (Milano), incontrerà le altre grandi: Stati Uniti, Brasile e Russia. Poi di nuovo Cina e Repubblica Dominicana contro cui ha già giocato sconfiggendo brillante- mente le asiatiche con un netto 3-1 (22-25, 25-18, 26-24, 25-17) che non ha lasciato dubbi, ma subendo 2-3 (15-25, 25-16, 21- 25, 25-16, 15-8) le caraibiche al tie break, nell'unica partita persa nel primo turno, in questa caval- cata di un team che partita dopo Masterclass delle azzurre a Bari. Italia a punteggio pieno nella final six di Milano per la medaglia nel primo Mondiale italiano di pallavolo NIcOLA ALFANO Il 4 volte campione del mondo Sebastian Vettel pronto a riportare la Ferrari sul tetto del mondo partita, oltre a cementare la squadra, ha mostrato le brillanti capacità personali di ciascuna giocatrice. Nel Palaflorio da tutto esaurito di Bari, con un pubblico che entusiasticamente non ha smesso un istante di sostenere le azzurre (in tribuna Alberto Tomba, il più grande dello sci italiano, e a commentare per Rai Sport il mitico Andrea Lucchetta, che con la "generazione di fenomeni" della pallavolo azzur- Subito in campo Lo Bianco in regia, Diouf opposta, centrali Folie (alla prima volta ma senza errori) e Arrighetti, Cardullo che in questo Mondiale ha fatto tanta panchina, ma è il libero dell'oro del 2002, e Piccinini che confer- ma in classe ed esperienza il suo ra negli anni novanta vinse per tre volte consecutive il Campionato del Mondo), l'Italia ha chiuso al primo posto il girone E, per essere testa di serie a Milano insieme al Brasile, due volte campione olimpico. Il ct Bonitta ha schierato l'Italia con un'altra formazione ancora: è l'ottava in 9 partite di questo Mondiale. A conferma di una squadra malleabile e potente in tutte le sue possibili combi- nazioni. Il passato e il presente della Ferrari: Alonso che saluta, Vettel che arriva Ferrari. La scuderia tornerà a vincere e lottare per il mondiale. È scritto nel suo dna, è scritto nella storia". do trapelare l'ingaggio di Sebastian Vettel, attualmente alla Red Bull e vincitore degli ultimi 4 mondiali di Formula Uno (dal 2010 al 2013). A dire il vero l'annuncio più che dalla Ferrari è arrivato dai rivali della Red Bull che proprio Con l'approdo di Vettel in Ferrari, Fernando Alonso, il grande sconfitto incapace di riportare la Ferrari sul tetto del mondo, lascerà Maranello per rigenerarsi, forse, in Honda. La casa nipponica starebbe infatti preparando un rientro in tetto del mondo per ben 4 anni consecutivi ricordando nella freddezza, nella guida e nell'aplomb, l'indimenticabile essere capitano. Poi esce Lo Bianco ed entra Ferretti, altra giocatrice che si è vista poco, ma ha subito dato una scossa alla squadra. Poi Bosetti, dalle battute decisive, e Chirichella. Come dire in campo un'Italia da 12 titolari. Schumacher. Troppo facile costruire un parallelismo tra l'approdo in Ferrari di Michael e quello di Sebastian, troppo pre- sto per sognare un epilogo simi- le. Ma la verità è che in Ferrari è iniziata una nuova era. Marchionne lo aveva detto: "l'addio a Montezemolo non ridimensionerà il progetto Alonso non è riuscito a vincere il titolo mondiale con la Ferrari A Bari la squadra italiana batte la Cina 3-1 (Ph. Barbara Minafra) BARBARA MINAFRA

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