L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-11-2014

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GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2014 www.italoamericano.com 16 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | strumenti di comunicazione come dai social network che hanno rimbalzato la notizia. L'Italo Americano sta scom- mettendo molto sulla sua ver- sione online non solo perchè lo richiede il mercato editoriale ma perchè è lì che ci sono i suoi lettori. Il giornale vuole vivere come vive la comunità italoamericana per continuare ad essere la sua voce. Perchè se appena svegli accendiamo il telefonino, sulla metro clic- chiamo sui notiziari o una volta in ufficio controlliamo le mail, i tweet e i messaggi postati sulla pagina facebook è eviden- t e c h e s i a i m p r e s c i n d i b i l e esserci anche lì. Stiamo investendo le nostre energie per rendere il settima- nale più vecchio d'America, un g i o r n a l e s e m p r e m i g l i o r e e capace di ben rappresentare l'Italia, gli italiani e soprattutto l a c o m u n i t à i t a l o a m e r i c a n a della West Coast perchè possa sentirsi unita e legata al suo patrimonio culturale e lingui- stico anche grazie alle pagine che la raccontano settimana dopo settimana. Ma questa anzianità di ser- vizio deve servire da esperien- za per spianare la strada verso il futuro, per interpretare al meglio lo spirito di una comu- nità che cambia, si evolve, ha e s i g e n z e d i v e r s e a m a n o a mano che passa il tempo. Cari lettori, noi cambiamo attraverso voi, raccontando le iniziative e gli eventi che vive- te in California e nelle 8 comu- nità italoamericane a cui diamo spazio. Insieme costruiamo il futuro di un giornale che da più di un secolo vuole consolidare il nostro essere italiani a una dozzina di ore di viaggio da quell'Italia che molti di noi, durante queste festività, sento- no più lontana negli affetti e più vicina nei pensieri. E insie- me a voi ci auguriamo un pro- spero 2015 e un Buon Natale. L'Italo Americano resta fedele ai suoi lettori, ma si evolve come loro Continua da pagina 1 Da San Nicola a Nikolaus che diventa Santa Klaus e poi Babbo Natale Il calendario cristiano riporta la festa di San Nicola di Bari al giorno 6 dicembre. A questa data è già iniziato il nuovo anno litur- gico (il ciclo temporale delle solennità cristiane celebrate dalla Chiesa) e ci troviamo general- mente nella prima settimana d'Avvento o al massimo nella seconda. Quasi tutte le ricorrenze dei santi di questo periodo anticipa- no l'atmosfera d'attesa propria del ciclo d'Avvento, o perché legate all'idea della luce, o a quella del dono, o a quella della profezia. Si comincia già con la festa di San Martino (11 novem- bre), poi quella di Santa Barbara (4 dicembre), San Nicola, Sant'Ambrogio, Maria Immacolata, Santa Lucia, la vigi- lia di Natale, e fino alla Befana (Epifania, 6 gennaio). A questo proposito ricordo il detto popolare napoletano che recita: "Comme barbaréa, accussì nataléa"; che ci fa calcolare il giorno della settimana in cui cade la festa della Natività del Signore. Infatti, Santa Barbara ricorre il 4 dicembre, Natale il 25. Tra le due date ci sono 21 giorni. Poiché 21 è multiplo di sette, sono giuste tre settimane. Perciò il giorno nella settimana di santa Barbara (4 dicembre: quest'anno, giovedì) è lo stesso giorno della settimana in cui viene Natale (25 dicembre: anch'esso di giovedì). Sfido chiunque a verificare sul calenda- rio. Eppure questa semplice ovvietà ha generato la convinzio- ne tra la gente che "Comme bar- baréa accussì nataléa" si applichi alle condizioni climatiche, quasi a sottolineare la capacità divina- toria presente nelle profezie. Ma ritorniamo a San Nicola. Il nome è di origine greca (for- mato dalle radici di due parole che significano: vittoria e popo- organizza a Vipiteno la sera del 5 dicembre dove accorrono per- sone da tutto l'Alto Adige, e anche dal Trentino e dal Tirolo austriaco. Dall'Europa del nord la tradi- zione del Nikolaus, con le migrazioni storiche verso l'America, passò nel Canada e, da lì, negli Stati Uniti, dove il personaggio si liberò dei para- menti da vescovo, pur mantenen- do il suo nome: Klaus (da Nikolaus) e i colori caratteristici dell'abito. Così Santa Klaus, nelle vesti con cui lo conosciamo oggi, ritornò in Europa e si chiamò Babbo Natale. E anche i Krampus scomparve- ro dalla sua rappresentazione, rendendola più adatta all'idea della pubblicità e del consumi- smo. Da caproni che erano, si trasformarono in renne costrette a trainare la slitta carica di doni. LUIGI CASALE lo) e della parte orientale dell'Impero romano è anche il personaggio. A metà del sec. IV Nicola fu vescovo di Mira, una città della Turchia (oggi Dembre), sulla costa orientale del Mar Egeo. In seguito la sua devozione si diffu- se in tutto l'Oriente, e particolar- mente in Russia. Nel sec. XI gli fu dedicata una basilica anche a Bari; da qui la sua venerazione si estese a tutta Italia. La memoria di San Nicola è ricordata nei riti bizantino e copto. Nel nome di San Nicola sono fiorite molte tradizioni popolari e iniziative di carità in memoria di alcune vicende della sua vita. Tradizioni che poi, come si dice- va, per quella simbologia del "donare" si sono legate alla festa del Natale facendo di San Nicola la figura del Vescovo che benèfi- ca giovani e fanciulle. In questa veste, resa evidente anche nei paramenti sacri della iconografia classica (piviale, mitria e pastora- le), e con questo nome (Nikolaus) la sua conoscenza è passata a tutta l'Europa, sviluppandosi in modo particolare nei paesi nordi- ci come festa di popolo con radi- camento nel folklore delle varie località. In Italia la tradizione del Nikolaus che porta doni, di deri- vazione nordica, è viva solo nella provincia di Bolzano; e anche qui la sua venuta (nelle famiglie, nelle scuole, nelle comunità) è festeggiata con grande partecipa- zione di popolo. Al seguito del Santo, rivestito dei suoi paramenti da vescovo, con chioma e barba bianca, che nelle case e per le strade porta i suoi doni a grandi e piccini, si muovono però anche i Krampus (i diavoli), esseri mostruosi che ostacolano i gesti di carità, i quali nella rappresentazione popolare infliggono pene corporali alle persone che nell'anno non si sono comportate bene, colpendo- le con fasci di rami secchi. Molto rinomata è la festa che si La tradizione nordeuropea di Nikolaus che portava i doni, in America si trasformò in quella di Santa Klaus San Nicola vescovo di Myra è patrono di Bari ed è celebrato da cristiani, ortodossi, bizantini e copti

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