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GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2014 www.italoamericano.com 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | una parte all'anziano. Poco dopo aver compiuto il gesto, il clima cambiò in modo repentino e la fredda tempesta lasciò spazio a un caldo sole molto poco autun- nale (da qui la terminologia l'e- state di San Martino). La storia si concluse con un sogno. Nella notte Martino vide Gesù con il suo mantello in mano che lo rin- graziava per ciò che aveva fatto. A Venezia, già parecchi gior- ni prima della festa, panifici e pasticcerie mostrano in bella vista il gustosissimo dolce di San Martino, risultato di un mix di pasta frolla, glassa di zucchero e praline, il tutto a forma del santo a cavallo con spada e mantello. Spesso vi si aggiungono sopra cioccolatini, caramelle e gelati- n e , a s e c o n d a d e l g u s t o d e l pasticciere; la stessa pasta frolla può essere ricoperta da uno stra- to di cioccolato. A fianco di questo dolce, è anche tradizione la marmellata e cialde di mela cotogna. Seppur molto apprezzata, la festa di San Martino non è esente dagli effetti della globalizzazione culturale, incarnata nel caso specifico dalla vicina Halloween. "Per i bambini Martino è un o t t i m o m o d e l l o c h e i n s e g n a come un cavaliere possa essere anche una persona di carità" spiega l'insegnante elementare Marta Bertato. Salendo nel nord Europa, in Svezia e in Danimarca è tradi- z i o n e c h e n e l g i o r n o d i S a n Martino si mangi l'oca. Questo deriva dal fatto che Martino, volendo rifiutare l'in- vestitura di vescovo da parte del Papa, si nascose in un convento pieno di oche. Gli uccelli però fecero un tale fracasso che venne scoperto. Così per punizione, ogni anno si arrostisce un'oca. In Germania invece e in altri paesi la festa assomiglia molto a quel- la della già citata Halloween. I bambini si vestono in maschera e la sera del 10 novembre fanno un corteo portando in mano dei lumini accesi, andando di casa in casa, cantando una canzone e facendosi regalare dolcetti e sol- dini. Tornando tra calli e campielli, per vivere in pieno la storia di Martino è doverosa una visita nell'omonima chiesa, situata nel più defilato sestiere di Castello, quasi a sposare il profondo senso dell'umiltà del santo. E lì fuori, sopra l'ingresso dell'oratorio, un bassorilievo del XV secolo raffi- gurante la celeberrima scena di San Martino nell'atto di donare il mantello al povero vecchio. "S. Martin xe 'ndà in sofita/ a trovar ea nonna Rita/ nona Rita no ghe g e r a / S . M a r t i n c o l c ù e o p a r tera… E col nostro sachetìn/, cari signori xe S. Martin". La chiesa di San Martino a Venezia saggio di Dio di nascosto nelle assemblee dei Cristiani, le cro- n a c h e l o t r a m a n d a n o c o m e uomo di straordinaria umiltà e carità, valori di cui l'attuale pon- tefice Francesco (Jorge Mario de durante un gelido e piovoso 11 novembre. Martino stava cavalcando. Alla vista di un povero vecchio coperto sola- mente di pochi stracci, si fermò, tagliò il suo mantello e ne diede Bassorilievo di san Martino a Venezia (Ph. Luca Ferrari) Il dolce di San Martino: pasta frolla, glassa e praline (Ph. Luca Ferrari) Nel Vicentino l'arte contemporanea trova spazio in una vecchia tipografia dell'800 Ha aperto le porte al pubblico "Atipografia", nuovo polo cultu- rale dedicato all'arte contempo- ranea fondato da A ndrea Bianconi e Elena Dal Molin, un artista di fama internazionale e una curatrice con all'attivo numerose mostre e collaborazio- ni con importanti istituzioni in Italia e all'estero. Ben 1.000 metri quadri di spazio in una vecchia tipografia di fine Ottocento, nella piazza di Arzignano, cittadina ancora sco- nosciuta al mondo dell'arte con- temporanea, con la volontà di fondare, in questo piccolo paese della provincia di Vicenza, un polo per la fruizione e la scoper- ta dell'arte con temporanea in dialogo continuo con realtà internazionali. Atipografia, associazione no profit che si sostiene tramite donazioni e adesioni, è sia un grande spazio espositivo, che uno studio e una residenza a disposizione degli artisti, una ter- razza per concerti di musica d'autore, uno spazio per confe- renze e workshop, una web radio attraverso la quale promuovere la vita culturale che si svolge all'in- terno del centro. L'antica tipografia diventerà un laboratorio rimodellato dagli artisti di volta in volta, mante- nendo il dialogo con lo spazio es is tente ma potendo anche aggiungere, togliere e modificare ha detto Andrea Bianconi, fonda- tore del progetto ins ieme ad Elena Dal Molin che aggiunge: non si tratta di un'operazione "mordi e fuggi", bensì di un intervento che nasce dal deside- concerti e incontri che cerche- ranno di mostrare ciò che sfugge allo sguardo, di risvegliare l'in- canto negli occhi dei visitatori. L'inaugurazione dello spazio vedrà l'apertura di Tunnel City, la mostra personale di Andrea Bianconi, artista che nel 2011 ha realizzato un'opera per i 150 anni dell'U nità d'Italia all'A mbas ciata Italia na di Washington DC e nel 2013 ha partecipato alla 5^ Biennale di Mosca e i cui lavori sono nelle collezioni del Msk di Gent e al MoMA di New York. Il tema del tunnel, intes o come vortice in cui tutto avviene dopo e prima l'entrata e l'uscita, simbolo delle infinite possibilità dei significati, è sviluppato attra- verso un ricco percorso espositi- vo che coinvolge lo spettatore. S c h i a m a z z i f a n c i u l l e s c h i mescolati al frastuono di pento- loni e campanacci irrompono nei negozi di Venezia, chiedendo qualcosa in dono (caramelle, soldi, cibo) e prodigandosi come ricompensa in esibizioni canore in dialetto veneziano. N e l l ' a n t i c a R e p u b b l i c a Marinara l'11 novembre è un momento speciale. È il giorno della festa di San Martino. M a r t i n o ( 3 1 6 - 3 9 7 d . C . ) , figlio di un ufficiale romano, nacque in Pannonia, l'odierna Ungheria. Avvicinatosi al mes- Bergoglio) si è fatto deciso por- tavoce. Si racconta addirittura c h e M a r t i n o t r a t t a s s e i l s u o attendente militare alla pari di un fratello, tanto da tenergli puliti i suoi calzari. Visse i primi anni di vita a Pavia fino a quando non entrò nell'esercito. Assegnato alla guardia imperiale, fece parte dei Clibanarii (o Gentili) il cui equi- p a g g i a m e n t o e r a p r o v v i s t o anche di un grande mantello bianco formato da due pezzi di stoffa con la parte superiore rivestita in pelle di pecora. La leggenda che lo consacrò accad- Pasta frolla, mele cotogne e filastrocche per il mantello di San Martino LUCA FERRARI rio di dare continuità alla cultura, facendo dialogare tra loro le esperienze artistiche nazionali e internazionali. Perché A-tipogra- fia? L'alfa privativo, spiega la curatrice, in questo caso, esplici- ta il confronto tra lo spazio cultu- rale e del sapere di un tempo, la tipografia, con quello di oggi, luogo di interazione e di incon- tro. Il debutto della programma- zione culturale è all'insegna dell'Invisibile Narrativo: mostre, Ad Arzignano lo spazio espositivo di Andrea Bianconi e Elena Dal Molin