L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-18-2014

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GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2014 www.italoamericano.com 14 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | CAPITALE IMMORALE le mani sulla città eterna La Vignetta della Settimana di Renzo Badolisani Tutti corrotti, da destra a sinistra, in un democratico traffico di illi- ceità e malaffare: ecco cosa ha scoperto la Procura di Roma. Assessori indagati, con i loro portaborse, collaboratori, imprenditori, commercialisti, avvocati, notai. Il Comune messo a soqquadro per via di appalti truccati, gare pubbliche senza bando: milioni di euro elargi- ti a ladri e truffatori. Che, anziché svolgere le attività per le quali si erano visti affidare appalti senza titoli, distraevano elegantemente i fondi, aprendo conti correnti all'estero, nei paradisi fiscali del Mar delle Antille. Uomini politici sempre a caccia di mazzette, cooperati- ve che hanno visto aumentare in modo esponenziale i loro guadagni negli ultimi tre anni. Vincevi un appalto per dare ospitalità agli immi- grati? Incassavi i soldi pubblici, facendo dormire chi proveniva dalle coste della Sicilia sui materassi, per terra. Vincevi un appalto per dare acqua e luce ai campi rom? E chi li ha visti acqua e luce: tutti al buio, sporchi e fetidi. Ed i soldi? Introitati da cooperative marce, con le mazzette fatte transitare su conti correnti di comodo, riferibili a uomini politici di Roma di estrazione di destra e di sinistra. Ecco il Natale della Capitale super-corrotta: la Procura di Roma pare aver scoperto il vaso di Pandora. Malaffare, imprenditori con un passato di terroristi e di assassini. Gente che frequentava i salotti di Roma minacciando, promettendo soldi facili. Prontamente soddisfatti con appalti facili forniti alle loro società di comodo, ovviamente, dominate da fatture false, bilanci taroccati, soldi che transitavano pochi giorni per poi volatilizzarsi all'estero, in Paesi dove i controlli non esistono. Nel mezzo un sottobosco di calciatori, pubblicitari, presentatori televisivi, attrici ed attricette, avvocati e notai, commercialisti e agen- ti: un po' tutti sapevano, un po' tutti si rivolgevano a questa cricca del malaffare per risolvere piccoli problemi del vivere quotidiano. Avere il permesso per transitare nel centro storico della città, non pagare una multa. Addirittura avere una partita di sostanze dopanti per far lievitare i muscoli delle braccia. Uno schiaffo, l'ennesimo, al Sistema Italia: non è un caso che il Paese sia – classifiche alla mano, certo non da andarne fieri – agli ultimi posti in Europa per via di una corruzione dilagante che, indi- stintamente, colpisce tutto lo Stivale. I lavori per il Mose a Venezia? Milioni di euro bruciati in tangenti. L'Expo di Milano? Oggetto di infiltrazioni di camorra e n'drangheta. E poi storie qua e là di malaf- fare, storiacce di politici corrotti, di funzionari dello Stato che si ven- dono anche per poche migliaia di euro. Colpa dei partiti, in questi ultimi vent'anni, aver dato fiducia a persone meschine, senza la mini- ma dignità e spessore. Commercianti biechi prestati alla cosa pubbli- ca. Gelosi del potere che, gradualmente, acquisivano. Pronti a ven- dersi a chi (delinquente e truffatore) offriva di più. Tangentopoli, la grande inchiesta dei primi Anni Novanta, quella condotta dal Pool Mani Pulite di Milano, evaporata? Macchè, riecco il retaggio di soldi sporchi, di appalti vinti con l'odore degli euro, senza avere titoli. A danno della collettività, costretta a vivere, ormai, in città che cascano a pezzi, con strade ridotte a crateri e mezzi pub- blici insufficienti. Donare per aiutare la ricerca e la vita di chi combatte per non perderla Donare per la vita, è vero amore per la vita. Non c'è nien- te di più grande al mondo che aiutare la ricerca. "Non possiamo prevedere le s c o p e r t e , d i s i c u r o s o l t a n t o sostenendo i ricercatori possia- mo trovare nuove cure", osserva il divulgatore scientifico Piero Angela. Dalla Calabria arrivano buoni esempi. Protagonisti i giovani d e l l ' A s s o c i a z i o n e c u l t u r a l e InCanto di Gioiosa Jonica, l'Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie – Linfomi e Mieloma) e famiglie che hanno vissuto il dramma delle gravi malattie rare. Giovani provenienti da ogni parte della regione hanno partecipato al "Gran Concerto di Natale" per l'Ail. Un significativo contributo è venuto dalla famiglia di Rocco Coluccio, grande sportivo e illu- minato imprenditore nel settore della ristorazione e del tempo libero, stroncato a 56 anni da una malattia rara. Per aiutare la ricerca hanno devoluto all'Ail le donazioni fatte a Gioiosa Jonica da chi ha partecipato agli affol- latissimi funerali. Tanta commozione. Rocco ha l a s c i a t o u n s e g n o p r o f o n d o . Ottimista e sorridente, nonostan- te le dure prove della vita. Un anno fa la scoperta del male ter- ribile. Un linfoma rarissimo. E inesorabile. Purtroppo. Ha spe- rato e lottato. Sereno e forte. F i n o a l l ' u l t i m o l u c i d i s s i m o . Sofferente per il male ribelle ad ogni cura, non si lamentava, resisteva, dava forza agli altri. Trasmetteva serenità ai familia- ri. Persino allegria ai ricoverati che andavano a trovarlo nella sua stanza. "Tutti volevano essere suoi compagni di stanza, ma Rocco doveva stare da solo perché non aveva più le difese immunita- rie", ci dice la sorella Giuliana. Aggiunge con la voce rotta dalla commozione: "Rocco sorpren- deva tutti. I medici stupiti dalla sua forza di reazione, anche d o p o p e s a n t i t r a t t a m e n t i . Sperimentazioni e speranze. Ma non c'è stato nulla da fare". Un calvario durato un anno. La lotta deve continuare. Non arrendersi, è questo il messaggio che ha lasciato Rocco. La sorella Giuliana, a nome della generosa e forte famiglia Coluccio, già colpita da gravis- simi lutti, fa una riflessione e lancia un appello: "Rocco vole- va vincere! Voleva vincere la partita più importante della sua v i t a . M a q u e s t a v o l t a i l s u o avversario non era nel campo di gioco. Era in agguato nella vita di tutti i giorni. Un killer silen- zioso. Un nemico mortale gene- r a t o d a l l ' a v i d i t à u m a n a . Quell'avidità che ha alterato le cose più importanti che abbia- mo: l'aria, l'acqua e la terra. Un male, un male terribile, ancora sconosciuto e tra i più rari al mondo. La ricerca andrà avanti e forse tra qualche tempo si avrà i l f a r m a c o , m a o g g i , c o n l a morte di Rocco, la scienza e la medicina hanno fallito. Il pren- men o tale o p p o r tu n ità, p er i pazienti per cui esiste l'indica- zione al trapianto, esistono dei Registri di persone disponibili alla donazione per dare una spe- ranza di vita a coloro che altri- menti non potrebbero usufruire di questa pratica terapeutica". L'Ail precisa che "per diventare donatori basta rivolgersi ad un Servizio Trasfusionale che sia deputato all'arruolamento dei derne coscienza significa aiutare l a s c i e n z a a d a n d a r e a v a n t i . Aiutare chi, domani, si potrebbe trovare nella stessa situazione. Donare, in questo caso, è un g e s t o d i g r a n d e a m o r e e d i altruismo che trovo nell'iniziati- va di Rocco Ritorto, esemplare e degna di nota. Il sorriso di mio fratello e la voglia di fare, di fare e di donare agli altri sia di esem- pio per tutti". L'Ail ricorda a questo propo- s i t o c h e " p e r m o l t i p a z i e n t i affetti da malattie ematologiche neoplastiche e non neoplastiche il trapianto rappresenta una vali- da possibilità di trattamento e guarigione. Si può stimare che nella sola Italia circa un migliaio di perso- ne ogni anno, di cui quasi la metà bambini, potrebbe trovare beneficio da questo tipo di inter- vento". Viene specificato che "generalmente il donatore ideale è un fratello, ma qualora venga donatori a scopo di trapianto. È possibile donare cellule stamina- li da sangue periferico arricchi- to, da sangue di cordone ombeli- c a l e , m a a n c h e d a m i d o l l o osseo". La cultura della donazione. Un regalo per persone straordi- narie che ci hanno lasciato lezio- ni di vita molto importanti e che ci invitano a mantenere alta l'at- tenzione per dare una speranza di vita con quella che l'Ail defi- nisce "la magia delle donazio- ni". Rocco Coluccio, ha lottato fino alla fine per combattere un raro linfoma DOMENICO LOGOZZO

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