L'Italo-Americano

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THURSDAY, JANUARY 15, 2015 www.italoamericano.com 13 ALBANIA, TERRA PROMESSA L'Albania, la nuova America La Vignetta della Settimana di Renzo Badolisani Come cambiano i tempi: l'Albania è una nazione composta da tre milioni di abitanti. Tra questi oggi, ventimila sono italiani. Sono trascorsi oltre vent'anni da quando - arrivando stipati su imbarcazio- ni di fortuna, sfidando le onde dell'Adriatico, partendo da Durazzo o Valona - fiumi di albanesi raggiungevano le nostre coste, cercando fortuna in Italia. Oggi, invece, il viaggio si fa a ritroso e sarebbe doveroso, allora - davanti a questa piccola rivoluzione culturale - porsi qualche domanda. Quasi seicento le imprese italiane che hanno aperto i battenti oltre l'Adriatico. C'è persino qualche pensionato che ha cambiato residenza, mollando l'Italia e scegliendo qualche città albanese. Qui la vita costa molto meno, il clima è simile al nostro e si tira avanti con dignità. Il prodotto interno lordo, il famigerato Pil che tanto inquieta i governanti italiani, è stimato persino in crescita per il 2015, figurarsi. E l'Albania ha fatto domanda all'Unione Europea per entrare ufficialmente nel consesso che conta del Vecchio Continente. Chi ci è stato per turismo, a Tirana e dintorni, ha rac- contato che l'Albania di oggi assomiglia - per la genuinità dei sogni - all'Italia degli anni '50, quella che era pronta a vivere il boom eco- nomico, dando un calcio ai ricordi strazianti della guerra, ricomin- ciando a sognare, provando a ripartire. A quanto ammonta la comunità albanese in Italia? Oltre cinque- centomila persone, ma gli sbarchi tumultuosi di oltre vent'anni fa, con le coste pugliesi trasformate in un formicaio di sognatori e sognatrici, sono un flebile ricordo. Ora sono gli italiani a fare il per- corso inverso. Non a bordo dei traghetti, ma sui sedili di comodi aerei. Un'ora volteggiando sopra l'Adriatico e si è a Tirana. Qui basta poco per aprire un'attività: la burocrazia non è lenta e compas- sata come in Italia. In un mese si hanno tutte le licenze. Partono per l'Albania gli imprenditori, stanchi del retaggio di tasse e balzelli nostrani. Gli studenti o gli operai: vengono pagati in fabbriche ita- liane con gli stessi stipendi in euro che percepirebbero da noi. La differenza è che da noi se non ci fai la fame poco ci manca. Mentre, a Tirana, ci vivi più che dignitosamente. In Albania la metà degli abitanti parla italiano, le Tv entrano nelle case portando vocaboli italiani. Presentatori di talk-shows, attori, attrici e giornalisti hanno scoperto le bellezze del paese. È nata persino una Tv Agon Channel, perfettamente ricevibile dai bouquet dei nostri apparecchi. Non c'è più distanza, pare, tra Italia e Albania. Una sorta di rivo- luzione tra quello che era (o ancora è?) il settimo paese più indu- strializzato del mondo e quello che (erroneamente?) consideravamo solo un paese rurale, dedito alla pastorizia, lontanissimo dall'Europa che conta. Invece, oggi, lo studente che vuole studiare medicina, con discre- te possibilità di trovare poi una buona occupazione, si iscrive all'ate- neo di Tirana, dove peraltro insegnano pure baroni italiani. Chi vuole sfidare la sorte non apre un ristorante a Roma o Napoli, bensì a Tirana e Durazzo. Sempre più i connazionali che varcano l'Adriatico, stanchi di un Paese che promette, ma non mantiene. Emigrare in Albania: solo pensarlo anni fa si passava per matti. Oggi è realtà. Le periferie del mondo nella rosa dei nuovi Cardinali Arrivano da tutti gli angoli della terra i 15 Cardinali annun- ciati durante l'Angelus da Papa Bergoglio, che non smette di sorprendere. Nella lista c'è in sintesi l'idea di Chiesa che il Papa vuole costruire, con più Pastori e meno Curiali e una forte rappresentanza del Sud del mondo e della Chiesa povera. "Nominerò 15 nuovi Cardinali che, provenienti da 14 nazioni di ogni Continente, manifestano l ' i n s c i n d i b i l e l e g a m e t r a l a Chiesa di Roma e le Chiese par- ticolari presenti nel mondo" ha detto il Papa. Tra i porporati elettori ora i Paesi rappresentati sono 18. Il Concistoro del 14 febbraio 2015 si conferma così un passaggio fondamentale nel rimodellamento della Chiesa. È la carità pastorale la chiave d i t u t t e l e n o m i n e d i P a p a Francesco, che non ha guardato alle carriere (c'è un solo curiale n e l l a l i s t a , i l f r a n c e s e Dominique Mamberti), e nep- pure alla tradizione non scritta delle sedi cardinalizie (rimango- no esclusi gli arcivescovi di Venezia e di Torino Francesco Moraglia e Cesare Nosiglia). La geografia disegnata con il nuovo Concistoro conferma la piena fiducia del Pontefice più ai Pastori con addosso "l'odore del gregge" che ai Principi della Chiesa. Solo due gli italiani, E d o a r d o M e n i c h e l l i e Francesco Montenegro, presi p e r g i u n t a d a l l e p e r i f e r i e , A n c o n a e A g r i g e n t o . V i e n e molto rafforzato il legame della Chiesa di Roma con i mondi più lontani, che vengono invitati a partecipare ai massimi vertici. Tra gli Elettori ve ne sono 5 per l'Europa, 3 per l'America latina c o m p r e s o i l M e s s i c o , 2 p e r l'Africa, 3 per l'Asia che, con i 2 dell'Oceania esprimono l'at- tenzione del Papa per la parte meno cattolica del mondo. Il nuovo Collegio risulta così fortemente internazionale, con la presenza di Paesi che non ave- vano mai avuto un Cardinale come le Isole Tonga, da dove arriva il più giovane porporato (Soane Patita Paini Mafi, 54 anni), o da luoghi dove i cattoli- ci sono esigue minoranze come il Myanmar (Charles Maung Bo). Viene premiata una delle p i ù a n t i c h e d i o c e s i a f r i c a n e Santiago di Capo Verde e quella di Morelia in Messico in una regione fra le più travagliate dalla violenza. "Non vi sono nuovi Cardinali per l'America Settentrionale Usa e Canada - dice il portavoce papale Padre Federico Lombardi - perché il loro numero è già consistente ed è rimasto stabile dallo scorso anno"(18 Cardinali elettori e 9 Emeriti per un totale d i 2 7 ) . N e l n u o v o C o l l e g i o Cardinalizio sono oggi rappre- sentati i 5 Continenti, con 73 P a e s i , 5 6 d e i q u a l i h a n n o Cardinali Elettori, tra questi ulti- mi rimangono 34 nominati da G i o v a n n i P a o l o I I , 6 0 d a Benedetto XVI e con i prossimi s a r a n n o 3 1 i n o m i n a t i d a ( T h a i l a n d i a ) , F r a n c e s c o M o n t e n e g r o A r c i v e s c o v o d i A g r i g e n t o ( I t a l i a ) , D a n i e l F e r n a n d o S t u r l a B e r h o u e t A r c i v e s c o v o d i M o n t e v i d e o (Uruguay), Ricardo Blazquez Pérez Arcivescovo di Valladolid (Spagna), José Luis Lacunza Maestrojuan Vescovo di David Francesco per un totale di 125 Elettori. Nel Concistoro del 14 feb- braio saranno eletti Cardinali: Dominique Mamberti prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica, Manuel José Macario do Nascimento Clemente Patriarca di Lisbona ( P o r t o g a l l o ) , B e r h a n e y e s u s D e m e r e w S o u r a p h i e l Arcivescovo di Addis Abeba (Etiopia), John Atcherley Dew A r c i v e s c o v o d i W e l l i n g t o n ( N u o v a Z e l a n d a ) , E d o a r d o M e n i c h e l l i A r c i v e s c o v o d i Ancona-Osimo (Italia), Pierre Nguyen Van Nhon Arcivescovo di Ha Noi (Vietnam), Alberto S u a r e z I n d a A r c i v e s c o v o d i M o r e l i a ( M e s s i c o ) , C h a r l e s M a u n g B o A r c i v e s c o v o d i Yangon (Myanmar), Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij A r c i v e s c o v o d i B a n g k o k ( P a n a m à ) , A r l i n d o G o m e s Furtado, Vescovo di Santiago de C a b o V e r d e ( A r c i p e l a g o d i Capo Verde), Soane Patita Paini Mafi Vescovo di Tonga (Isole di Tonga). Cinque, infine, i Cardinali Emeriti, non Elettori, nominati dal Papa perchè "rappresentano tanti Vescovi, che con la stessa sollecitudine di Pastori hanno dato testimonianza di amore a Cristo e al Popolo di Dio sia nelle Chiese particolari, sia nella Curia Romana, sia nel Servizio diplomatico della Santa Sede". Papa Francesco ha nominato 15 nuovi cardinali FRANCESCA GRAZIANO L'Italo-Americano ITALIAN SECTION |

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