L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 15 GENNAIO 2015 www.italoamericano.com 22 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com Gladiatori, belve e battaglie navali ecco lo spettacolo a tutto tondo di un anfiteatro LUIGI CASALE La scorsa settimana abbiamo parlato del teatro. Questa volta concentriamo l'attenzione sul- l'anfiteatro. La parola "anfitea- tro" è formata da due elementi les s icali: "anfi" e "teatro" (greco: amphì + théatron). "Amphì" – da cui deriva anche la parola latina "ambo", che è andata a sostituire in certi casi il numerale "duo" – è avverbio e significa "di qua e di là", "da tutte le parti", "tutto intorno". La trasformazione di amphì (greco) in ambo (latino), e l'uti- lizzo di questo avverbio col valore di "due volte", ha fatto sì che la parola anfiteatro venisse interpretata come "due teatri": uno da una parte e uno dall'altra. greco a Roma era ancora fatta di legno, un edile (il magistrato romano preposto, tra le alte cose, all'allestimento degli spettacoli), nell'organizzare i giochi abbia escogitato la trovata di una cop- pia di teatri ruotanti che ad un dato momento venivano a disporsi proprio come un anfitea- tro. La verità è che i rispettivi manufatti del teatro e dell'anfi- teatro sono strutture del tutto diverse ed hanno storie comple- tamente diverse, sia linguistica che culturale. Anche se poi tutte e due le costruzioni hanno a che fare col vocabolo théatron (visio- n e; s p ettacolo ). D al verbo greco, come ho già detto, theáo- mai = guardo, osservo. Ma per l'anfiteatro si tratta però di un "vedere tutt'intorno, vedere di qua e di là". Sappiamo che la costruzione muraria dell'anfiteatro è tipica- mente italica; tant'è che se si vuole indicare inequivocabil- mente il teatro (originario), lo si dice "il teatro greco". L'anfiteatro è un corpo ellit- tico costruito su zona pianeg- giante, i cui gradoni, a forma di ellissi questa volta, sono una costruzione architettonica pog- giata sopra una serie di gallerie circolari (essenzialmente archi, quindi) con la volta a botte. Erano questi i passaggi attraver- so i quali gli spettatori raggiun- gevano i vari ordini di posti a sedere. Gli anelli concentrici, delle gallerie e dei corrisponden- ti ordini dei posti che le sovra- stavano, andavano a restringersi intorno ad un'ampia arena ovale, nella quale si svolgevano spetta- coli di grande movimento: gio- colieri e saltimbanchi, caccia di belve, battaglie navali, scontri di gladiatori, e altri giochi di squa- dre (due o più anche contempo- raneamente): tutti giochi di forza fisica e di resistenza, più o meno violenti, e soprattutto privi di un testo letterario prefissato. A proposito del termine teatro e della sua trascrizione nelle varie lingue europee, è da notare che in alcune lingue come in francese, il fonema "th" (di théa- tre, thème o thermes) è identico al fonema trascritto solo con la "t". La presenza della "h" (che fa la differenza nella grafia) in effetti è s olo il s egno della memoria storica che all'origine la dentale greca della parola "théatron" era aspirata (th ). Infatti nella lingua greca "t" (tau) e "th" (theta) erano due fonemi differenti. Questa lettura ha generato la leg- genda che in una certa epoca, quando la struttura del teatro

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