L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-15-2015

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GIOVEDÌ 15 GENNAIO 2015 www.italoamericano.com 25 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | I l " S o c i a l W o r l d F i l m Festival" è una rassegna dedicata al cinema sociale che si svolge annualmente a Vico Equense in provincia di Napoli. La manife- stazione è organizzata da un team di giovani professionisti guidata da Giuseppe Alessio Nuzzo, 24 anni, il direttore arti- stico più giovane d'Italia. Il Festival, oltre che essere una valida rassegna cinematografica, r a p p r e s e n t a u n m o m e n t o d i aggregazione culturale e sociale, contenitore di critica, sviluppo e promozione. La versione itinerante del festival è tornata, per la terza volta consecutiva, in tour negli Usa con la novità della tappa di New York, svoltasi all'Istituto Italiano di Cultura. Dalla Grande Mela il tour si è spostato a Los Angeles, anche in q u e s t o c a s o p r e s s o l ' I s t i t u t o Italiano di Cultura, dove è stato proiettato il film "The Social Networld" di Fabio Lelli, che ha ritirato il premio come vincitore d e l c o n c o r s o Y o u n g F i l m Factory 2014 del Swff. Durante la serata è stato presentato "Il bambino smette di giocare con lei, perché deve ritornare a casa con la mamma, che ha terminato gli acquisti. Il finale è a sorpresa, infatti, è svelata la cecità della bambina che interagiva agli scherzi del ragazzino soltanto perché era la mamma a descriverglieli. "Il passo della lumaca" è un cortometraggio emozionante e delicato, un incontro tra due mondi completamente diversi, che in pochi minuti riesce a rac- contare una storia senza esaurirla ma facendo in modo che conti- nui nella mente dello spettatore. Il senso del film sta nel concetto di lentezza, di leggerezza e fragi- lità, rappresentato dalla lumaca (senza timore affronta un enorme spazio trasparente come la vetri- na) e dalla bambina che, nono- stante il suo handicap, riesce a "vedere". Il film ha tutte le potenzialità per essere ulteriormente svilup- pato, sino a farne diventare un lungometraggio, lavorando sui tanti spunti appena accennati. Un merito particolare va attri- buito all'ottima colonna sonora realizzata da Giordano Corapi, malato immaginario) e di nume- rosi cortometraggi tra cui "Sulla strada di casa", "Marta con la A" e "La piccola illusione" diretti da Emiliano Carapi, "Tana libe- ro tutti" di Vito Palmieri e "La bas" di Guido Lombardi. I due piccoli e bravi protago- n i s t i s o n o J a i m e R i n a l d i e Matilde Corapi, quest'ultima è la figlia dell'autore della colonna sonora e di Cristina Raffaelli, la casting director del film. La giuria di Diva Universal (canale Sky) ha assegnato il Premio del Canale al film di Daniele Suraci, con questa moti- vazione: "Per la capacità di nar- rare con ironia e tenerezza, affi- dandosi principalmente al mon- taggio di immagini evocative, un incontro tra due solitudini". " I l p a s s o d e l l a l u m a c a " è stato giudicato il miglior corto- metraggio a tematica sociale tra tutti i lavori in gara nella sezione corti del Swff 2014, di cui Diva Universal è sponsor. Il premio è consistito nell'acquisizione dei diritti del corto da trasmettere in tv, la cui prima è avvenuta l'11 agosto 2014. Nel luglio scorso "Il passo della lumaca" ha vinto il premio quale miglior cortometraggio a l l ' E s t F i l m F e s t i v a l d i Montefiascone (Viterbo), anche in questo caso la motivazione mette in risalto il particolare stile narrativo: "Il film di Suraci è un delicato gioco tra l'invisibilità evocativa del suono e la visiona- rietà surreale dell'immagine in movimento. In questo film il Il tempo sospeso del dialogo: 'Il passo della lumaca' proiettato a Los Angeles e New York Jaime Rinaldi interpreta con la piccola Matilde Corapi il racconto che ha la colonna sonora di Giordano Corapi passo della lumaca" del regista Daniele Suraci (Premio Diva Universal al Swff 2014) un cor- tometraggio di straordinaria sen- sibilità, che guarda al mondo dei più piccoli e racconta un breve, ma significativo incontro tra una bambina cieca e un suo coeta- neo. Il film di Suraci mostra, nelle scene iniziali, gli sguardi e i sor- r i s i d i u n b a m b i n o c h e s t a accompagnando la mamma a fare acquisti e, per sconfiggere la noia, gioca con una lumaca che lentamente si muove lungo la vetrina di un negozio di cappelli. Quando si accorge di una bambi- na dallo sguardo triste che abita di fronte, il ragazzino decide di strapparle un sorriso giocando con gli oggetti che trova nel negozio. I suoi sforzi saranno premiati dall'espressione di gioia della nuova piccola amica. L a p r i m a p a r t e d e l f i l m è ricca di spunti e attese, come si s v o l g e s s e i n u n m o m e n t o "sospeso" rispetto agli avveni- menti. Non ci sono parole, ma soltanto movimenti, sguardi, rumori e le azioni dei due piccoli protagonisti. Questo momento "incompiuto" termina quando il musicista romano di talento, autore delle musiche degli spet- tacoli di Gabriele Lavia (tra cui Macbeth, Danza di morte e Il Il regista Daniele Suraci autore dell'emozionante cortometraggio regista usa, con leggerezza, tutte le possibilità cinematografiche di raccontare senza l'uso della parola, recuperando uno sguardo lento e infantile in grado di resti- tuire la possibilità di credere nel- l'immaginazione di una bambina priva di vista, come di ogni spet- tatore". Una menzione d'onore è stata assegnata, al corto, dalla giuria d e l F e s t i v a l s t a t u n i t e n s e "Flathead Lake International Cinemafest 2014", che si è svol- to nello splendido scenario del famoso lago del Montana. Altri riconoscimenti sono v e n u t i d a l " D e l h i S h o r t International Film Festival" in I n d i a e d a " S e d i c i c o r t o International Film Festival di Forlì", che gli hanno attribuito u n a m e n z i o n e s p e c i a l e , d a l " C h i c a g o I n t e r n a t i o n a l C h i l d r e n ' s F e s t i v a l " e d a l "Sunscreen Festival Florida", dove è stato selezionato in con- corso, inoltre, ha ottenuto il Premio della giuria al "Fano Film Festival". WILLIAM MOLDUCCI L'Arlecchino di Rossi contemporaneo e irriverente P er la s tagione di pros a, il Teatrodante Carlo M onni di Firenze ha proposto il nuovo s pettacolo del comico P aolo Rossi. Giorgio Strehler voleva fare di lui l'Arlecchino del Terzo Millennio, e Paolo Rossi gli è rimasto fedele: per varare l'avvio di una collaborazione creativa con quel "ragazzaccio terribile di Paolo Rossi" il Crt Milano, appe- na insediato al Teatro dell'Arte, gli ha proposto di ripartire dalla Commedia dell'Arte. E il comi- co, più funambolico e lunare che mai, si avvia lungo questo nuovo percorso, pronto a abbandonare la sua maschera, quella ormai nota a tutto il pubblico teatrale dei suoi ammiratori, per rivivere nei panni di un "A rlecchino nevrotico e surreale in tono con il Terzo Millennio prossimo ven- turo", proprio come l'aveva definito Strehler. Un Arlecchino contemporaneo, anzi, proiettato verso il futuro, "come uscito dalla bocca di un vulcano": irriverente, buffone, ma soprattutto infernale. Lo spettacolo è ispirato alle 'Opinioni di un clown' di Böll, tra monologo e improvvisazione. Con P aolo Ros s i, s ul palco, Emanuele dell'Aquila e Alex O rciari. U n as s emblaggio di monologhi, canzoni in divenire, fatti personali, ricordi, sogni, sto- riellette e riflessioni sulla profes- sione del comico. Il comico Paolo Rossi Film muto basato sullo sguardo lento e infantile, giocato sull'immaginazione

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