L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 15 GENNAIO 2015 www.italoamericano.com 14 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | A Pescara l'omaggio alle Costituenti abruzzesi Maria Federici e Filomena Delli Castelli È stato il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, ad aprire i lavori dell'annuale Convegno che Anfe e Cif hanno dedicato a d u e a b r u z z e s i s t r a o r d i n a r i e , Maria Federici e Filomena Delli C a s t e l l i , c o m p o n e n t i d e l l ' Assemblea Costituente e poi d e l l a C a m e r a d e i D e p u t a t i . Ricorreva esattamente il quarto anniversario della scomparsa di Filomena Delli Castelli, mentre Maria Federici è deceduta nel 1984 a L'Aquila. Non formale il saluto del sin- daco alle Costituenti, al contri- buto alla nascita della Carta costituzionale e della democra- z i a i t a l i a n a , r i c h i a m a n d o i l dovere d'essere vigili rispetto ai valori di libertà in una giornata segnata dalla notizia dell'arresto di 14 terroristi neofascisti, ope- r a t o i n d i v e r s e c i t t à i t a l i a n e dalla Procura dell'Aquila. L'introduzione al tema del- l ' i n c o n t r o è s t a t o s v o l t o d a Cinzia Maria Rossi, presidente A n f e ( a s s o c i a z i o n e f a m i g l i e emigrati) di Pescara. Ha reso omaggio alle due Costituenti che hanno fatto parte di quella grande stagione politica e che, insieme alle altre 19 "Pioniere della parità" (democristiane, c o m u n i s t e , s o c i a l i s t e e dell'Uomo qualunque) hanno contribuito a dare all'Italia la più bella Carta costituzionale del mondo. Le 21 donne della Costituente, pur provenendo da "mondi" molto diversi per cultu- ra politica, studi e per estrazione sociale, collaborando trasversal- m e n t e a l l a s t e s u r a d e l l a C o s t i t u z i o n e i t a l i a n a , h a n n o contribuito a sancire i diritti fon- damentali di parità per tutti, sul lavoro, nella famiglia e nella società. All'introduzione di Cinzia Maria Rossi, sono poi seguiti i n t e r v e n t i e t e s t i m o n i a n z e . Intanto il saluto del presidente dell'Anfe Abruzzo, Goffredo Palmerini, soffermatosi sul valo- re del contributo delle 21 donne alla nostra Carta fondamentale, e delle due abruzzesi in partico- Piccinato per il suo Piano rego- latore, alla Pescara dei distrut- tori della bellezza e degli scem- pi edilizi della seconda metà del secolo scorso. In quel contesto F i l o m e n a D e l l i C a s t e l l i s i distinse per la lungimiranza del suo pensiero politico, attenta all'ambiente e alla qualità urba- na, come dimostrò nella sua attività di sindaco. Franca Peluso Aloisi, presi- dente regionale del Cif, Centro italiano femminile, ha portato la sua testimonianza riguardo a Maria Federici, che del Cif fu fondatrice, e del valore cultura- l e e s o c i a l e d e l l ' o p e r a d i Filomena Delli Castelli. La chiusura del Convegno, oltre che dalle note struggenti del "Theme from Schindler's List", eseguite al contrabbasso da Luigi Blasioli, è stata affida- ta alla relazione conclusiva di C a r l o F o n z i , v i c e p r e s i d e n t e r e g i o n a l e d e l l ' A n f e . I n s a l a e s p o s t e a n c h e a l c u n e o p e r e della pittrice pescarese Cinzia Napoleone. GOFFREDO PALMERINI lare, quando per la prima volta, con il voto del 2 giugno 1946 a loro finalmente esteso, le donne erano entrate nelle Istituzioni. Lo storico Licio Di Biase, con essenziali tratti, ha illustrato la vita e l'opera di Filomena Delli Castelli, chiamata affettuosa- mente Memena dagli Abruzzesi, sia nella Costituente che nell'at- tività parlamentare, politica e di amministratore, come sindaco di Montesilvano. Un'opera sapien- te ed illuminata, talvolta di fron- tiera, per la quale subì un'emar- ginazione nel partito in cui mili- tava, la Democrazia Cristiana. Ma che comunque continuò, sia come docente che come giorna- lista nella Rai. Interessante la testimonianza di Francescopaolo D'Adamo, mostrando un documento origi- n a l e c h e d i M e m e n a D e l l i Castelli dimostrava il valore, una lettera invito a votarla del- l'on. Giuseppe Spataro, persona- lità di spicco in Abruzzo e nella politica nazionale, indirizzata ad un politico locale. Quando il voto poteva davvero essere una scelta, con le preferenze, contra- riamente all'attualità che ci ha consegnato un esercito di nomi- nati, ha concluso D'Adamo. Altra testimonianza quella d e l s i n d a c a l i s t a G e r e m i a Mancini, già segretario abruzze- se dell'Ugl e per qualche mese segretario generale di quel sin- dacato. Mancini, peraltro con la s u a o r g a n i z z a z i o n e s e m p r e dimostratosi attento all'emigra- zione, incontrò Filomena Delli Castelli. Sebbene in avanzata età, ella dimostrò un'ecceziona- le giovinezza intellettuale e un grande interesse per i giovani e p e r l a l o r o f o r m a z i o n e . A Filomena Delli Castelli, l'Ugl conferì l'Arcolaio d'Argento, un riconoscimento a personalità abruzzesi distintesi in campo sociale e culturale. L'attrice Rosamaria Binni ha quindi letto due stralci di loro scritti, uno per ciascuna, tratti dai volumi "Scritti ed interventi di Maria Federici" di Alberto A i a r d i ( E d . A n d r o m e d a ) , "Filomena Delli Castelli, una d o n n a a b r u z z e s e a l l a Costituente" di Giovanni Verna – C i n z i a M a r i a R o s s i ( E d . Edigrafital). Il musicista Luigi Blasioli, al contrabbasso, ha a c c o m p a g n a t o l e l e t t u r e c o n brani musicali di forte intensità. Camillo Chiarieri, guida turi- stica ed autore con Pierpaolo Di Simone del volume "La bella Pescara", ha esposto il contesto politico e sociale della Pescara del secondo dopoguerra, passata da città turistica per le sue bel- lezze di città giardino, che aveva richiamato élite intellettuali da tutta Italia e che aveva scelto un grande urbanista come Luigi nazionalità. Rifiutiamo la logi- ca di chi specula sulla morte per i propri interessi, alimen- tando una spirale di odio e vio- lenza. È il momento di stare insieme, di far sentire la voce di tutti quelli, e sono tanti, che di fronte alla morte e alla vio- lenza rispondono con il dialo- go, la solidarietà e la pratica dei diritti. Dove l'odio divide, i diritti possono unire". Si legge q u e s t o a p p e l l o s u l s i t o www.secondegenerazioni.it, che dà voce ai figli degli immi- grati che vivono in Italia. Sì perchè gli autori delle stragi erano parigini di seconda generazione. Questioni terrori- s t i c h e , r e l i g i o s e , e t n i c h e e fanatiche a parte, ha colpito il fatto che gli autori degli omici- di fossero francesi e che tra le vittime ci fossero altri immi- grati che viceversa in Francia si sentivano integrati social- mente, culturalmente, politica- mente e religiosamente. L'integrazione è una que- stione estremamente delicata e q u a l s i a s i i t a l o a m e r i c a n o d i prima, seconda o terza genera- zione affronta l'inserimento personale e dei propri figli, l ' a p p a r t e n e n z a a u n a o d u e società, l'incontro-scontro cul- turale, il rapporto con le radici, come una partita di calcio aper- ta a vari risultati: si subiscono gol, si pareggiano i conti con il p a s s a t o , s i s e g n a n o p u n t i i m p o r t a n t i p e r i l r i t o r n o d i campionato, si accusano scon- fitte pesanti, si patiscono bef- fardi autogol, si prendono rigo- ri, ma si fanno anche grandi rimonte, con un contropiede acclamato da tutti e clamorose rivincite in zona cesarini. Come la storia dell'emigra- zione italiana racconta a più riprese, vivere da immigrati non è facile soprattutto se il clima attorno è ostile, ma non è nemmeno impossibile. Certo è c h e n o n s i h a r a g i o n e n è s i cambiano le cose uccidendo. Conflitti culturali e integrazione delle seconde generazioni Filomena Delli Castelli e Maria Federici Francescopaolo D'Adamo, Licio Di Biase, Cinzia Maria Rossi Continua da pagina 1

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